Vorrei volare via 
Trattenere nel mio cuore 
Soltanto l'armonia 
Un canto fluido 
Senza stonature
Leggero come le nuvole
Distante dalle orde
Di esecrabili misteri
Che conducono al patibolo 
Gli ingenui desideri 
La mia vita è un macigno
Incatenato al fosso
Di sordide illusioni 
Tra un non devo
E un non posso
Rimango sospeso 
Nel limbo di un sogno 
Per quanto assurde
Siano le pretese
Di un quadro astratto
Troppe foglie secche 
Sono rimaste appese
Sui rami del mio baratto
Senza più radici
È questa terra incantata
Dall'ignobile indifferenza
Si diventa matti
A vivere come ratti
Tra un passo falso
E un boccone avvelenato.
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Profilo Autore: Francesco Gallina*   Sostenitore del Club Poetico dal 09-05-2024

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Tornerà quel crepuscolo civile
alitando condensa sui testi in ghisa;

quei minuti strani di niente, prima di rifare tutto,
misureranno la stanchezza
di orgasmi nell'euforia spianata.

Sarò lì: scampata, per un altro soffio,
un'altra mezza dittatura,
a pulire i cocci rotti da qualche ubriaco
che finalmente dorme.

Tremeremo a quel crepuscolo.
Sarà il più bel momento senza emozioni,
prima che tutto vada meglio
senza il privilegio di percepirlo.
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Profilo Autore: Nicola Matteucci  

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Al rogo delle umane follie
il fumo sarebbe di colore scarlatto
al pari di quel sangue versato
da chi, vittima di guerre insulse,
non sa o non può mai ribellarsi.

La furia dei venti alla deriva
devasta la terra dei cuori migliori
ed infinito lo sdegno si solleva.
Ma tutto accade quasi sottovoce.
È protesta soffusa, non rivolta.

Cercando spazi non contaminati
dai presunti poteri dei re abietti,
nel viaggio sconfinato per la pace
persino la ragion s’affida al sogno.
Anche al miraggio, ove servisse.

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Profilo Autore: Aurelio Zucchi*   Sostenitore del Club Poetico dal 04-03-2020

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mendicante
proemio celeste
senza giulivo empireo
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Profilo Autore: Laura Lapietra  

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Tracce di bianco eterno 
in un labirinto di cristalli 
dove il calore 
è un miraggio 

I vicoli desolati 
abbracciano i marciapiedi 
in striduli lamenti 
mentre l'asfalto si trasforma 
in un lago di vetro 

Alberi spogli 
carichi di brina 
note ghiacciate 
che cantano nel vento 

Sguardi perduti 
dove ogni sorriso 
è un eclissi 
mentre le forme 
si dissolvono 
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Profilo Autore: Carmine Ianniello  

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Esistono altri giorni, amore mio?

Sai, quei giorni presi in prestito al mattino

usati fino in fondo e consumati,

vissuti come fossero un regalo,

non scritti in nessun altro calendario,

giorni privi di nome e di futuro.

.

Giorni nostri, dipinti di passione,

privi di ore, senza giorno e notte,

fatti di tempo che non è trascorso,

senza ricordi, senza investimenti,

lontani dal passato mille anni.

.

Eppure nostri più di tanti altri,

eppure vivi, eppure scritti a fuoco,

nel luogo più profondo della terra,

in quella grotta dove si conserva

la storia scritta dell’anima del mondo.

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Profilo Autore: Andrea Borselli  

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La poësia, si dice, vien dal cuore.
E’ metafora in ver, vien dalla mente
ché il cuore, benché evochi l’amore,
è sol pompa che va ritmicamente.

La mente è psiche, fonte d’emozione,
e pur se dà dimora ai sentimenti,
non esclude un appello alla ragione
senza cui poësia vive di stenti.

Un dì fu scritto il “De rerum natura” (*)
poema didascalico latino,
quindi dico “non è l’uva matura” (**)
alle volpi che alzando un lor ditino

ritengano spocchioso il poëtare
su legittime ipotesi scientifiche
che crëazione voglian confutare
mediante descrizioni immaginifiche

tradotte in versi, ch’abbiano sfiorato
una questione antica quanto l’uomo,
punto crucial: Essente oppur Creato?
Un tema che richiederebbe un tomo

senza giunger poter a soluzione.
E della vita analogo mistero:
abiogenesi e quindi evoluzione
o tutto per divino magistero?

Di appassionare tutti non mi aspetto
né ch'esser possa “poetico” inteso
quel profondo sentir dell’intelletto
di fronte al grande enigma a noi sotteso.

(*) Tito Lucrezio Caro, primo secolo a.C., poeta e filosofo epicureo.
(**) La volpe e l’uva, celebre favola di Fedro “…vulpes… uvam appetebat...quam tangere non potuit, descendens ait: ”Nondum matura est, nolo acerbam sumere".

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Profilo Autore: Sisifo Gioioso  

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In navigazione tra docili bufale, 

inondato da ingannevoli fake,

al largo di un personal web

allargo la rete con un social net


la realtà sempre più distorta,

piattaforme dolci fette di torta,

post virali e simulazioni virtuali,

ali per volare ali per cadere


la guida sicura senza mani,

nel frigo la lista per la spesa,

spera l'uomo nell'intelligenza artificiale,

spira l'umano nell'artificiale intelligenza.

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Profilo Autore: Paolo Delladio*   Socio sostenitore del Club Poetico dal 12-05-2024

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Oggi sono passato dal tuo asilo,
Con le lacrime avrei riempito il Nilo,
Ricordando quando ti accompagnavo,
Lasciandoti della solitudine ero schiavo.

La porta è sempre la stessa,
Par di veder sul vetro te riflessa,
Cerco la bidella per condivider emozione,
Ma mi dicon che dall' anno scorso è in pensione.

Non è cambiato quasi niente,
C'è qualche bambino che corre innocente,
Mentre tu ora sarai sul tuo sellino,
A scorazzar in città sul tuo motorino.

Esco allora dal cancello sconsolato,
Varco la sua soglia quasi senza fiato,
Ricordando quel tempo che fu,
E che ahimè ormai non c'e' più.
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Profilo Autore: Stornello Meneghino  

Questo autore ha pubblicato 456 articoli. Per maggiori informazioni cliccare sul nome.

Dove abita il vento?

Forse in una conchiglia

o in un ciel di meraviglia!

Fra i panni ad asciugare

o su è giù per queste scale?

E se abitasse per le strade,

in un bosco o per i prati,

e se vivesse fra i capelli

o nascosto nei cappelli?

Forse abita nel mare

con i pesci e le lampare,

fra ali di farfalla

o fra i rami che ora agita?

Io lo so dove abita il vento,

abita in ogni silenzio

fra nuvole d’argento.

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Profilo Autore: rosa dei venti  

Questo autore ha pubblicato 904 articoli. Per maggiori informazioni cliccare sul nome.
Credevo di non aver fine
Come immobile pensiero 
Nella voragine 
Dell'assoluta adorazione
Il dolore scaturisce
Dall'inesplicabile punizione 
Vorrei tanto essere
Indissolubile come il tempo
In ogni frammento 
Che governa l'umore 
Di ogni stagione 
Libero di eludere le leggi
Dell'amore
E della maledizione 
Ripeto l'errore 
Chi sono io chiese l'uomo 
A un condannato a morte
La domanda è ancora lì 
Sospesa nel grigio silenzio 
Di luci e fiati pervasi
Dalla futilità dell'esistenza 
Quanto vorrei che la mia vita
Bruciasse all'istante 
Senza fare domande 
Pensare perennemente 
A quanto sarà importante 
Un solo infimo istante 
Le mie mani sono infrante 
Nella luce povera di spirito 
Che oscilla sopra la follia
Della mia anima vuota
Il cuore batte per qualcosa 
Forse lacrime dimenticate
In qualche solco deriso
Dalla miseria del mondo.
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Profilo Autore: Francesco Gallina*   Sostenitore del Club Poetico dal 09-05-2024

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E’ il gusto dell’arte che rallegra,
l’arte semplice, pura e stratega,
che non trova riparo nella forma
e sorprende se stessa e chi la forma.

Ne più di aulicismi o retoriche la riempio,
perché l’arte è sentimento dello scempio,
il malessere che noi ormai viviamo
ed ogni giorno dal concepimento patiamo.

L’arte è la forma della semplicità,
colei che salva dalla malvagità,
che aiuta nei momenti di negatività
e salverà quando tutto crollerà.

Questa lode non sarà eterna,
domani la noia incomberà sulla terra,
ogni uomo ne sarà afflitto
ma chi vincitore e chi sconfitto.

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Profilo Autore: Soul  

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Flaccide consistenze

tra massicce masse

di muscoli slegati

da ragione e cuore

e liftinghizzate apparenze

ci accompagnano nel viaggio

tramutato in speranza


di non cadere

tra dirupi e tentazioni

in quel divenire

agnelli o lupi

di un inutile sacrificio.


Vorremmo

essere come angeli

anche se poi

per poter volare serve

iniziare a rullare dritti

e, il decollo

potrebbe anche stupirci.


Ma incapaci ci limitiamo

e circoscritti al limbo

nemmeno i diavoli ci vogliono


per le nostre anime

pregne del nulla

ché nemmeno valgono

un due di picche.



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Profilo Autore: Bowil da Wilobi  

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Tre colpi forti 

il terzo più del primo

e fu un fatto transitorio

dove il mai è assente

e niente è infinito.

.

Da quale costellazione arrivo

o da quale pozzanghera fangosa

assumo la mia unica forma

ammesso che siano forme

queste elettriche fattezze

Mi piace

che non sia stato veloce
l’andare da allora a qui

fingendo una crescita

e un sollevarsi.

.
Il tornare non mi interessa

e non saprei come fare

a sistemare tutte le ombre

che coprono il sole

continuando a giudicarmi

al passato.

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Profilo Autore: Andrea Borselli  

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vicino al mare
ho scelto una casa
per sognare
in fila i banchi
in silenzio il signore
padrone ospitale

anche se mi sono fermato
scuro più che mai
stufo d’una vita
che nessuno sa spiegare

lui paziente ascolta
ma non parla
così non credo
possa aiutarmi

di leggere ho poca voglia
e delle sue storie
finisco bibbia o vangelo
a dormire sul piazzale

mi coglie la sera
lato guida
aggrappato al volante
ancora
alle solite visioni
d’una madre al vespro
tutte finzioni
di mistero
da quell’istrione d’un prete

hai voglia a confessare
sbadiglio invece
prima di riprendere la corsa
contro altri signori
che all’appuntamento
ma quanto fanno male

e tu signore che mi dici
di pregare
pure hai preso a calci
certi farisei nel tempio

perché non ricominci


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Profilo Autore: puerlongaevus  

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