Il cuor sobbalza a gonfie vele
fra pensieri e sorrisi
sapendo che un giorno, a breve
sarai con me nel letto accanto
e bacerai le labbra ferme.
Il corpo e' indeciso e forse
di amor non vuol piu' sentir e ne delle sue pene.
pratica inesatta di mandar giù groppi.
tocca alle preghiere scomodare il forse
vestire la croce e rimpatriare l'anima.
nulla che assicuri di uscire indenni dalle ripetute nascite.
tu sei prigioniero dei risvegli
e della pigra carrozzeria di carne. Chiaro?!!
sorseggia la notte,piuttosto
e prova a vedertela con l'ossatura di una vergine.
magari allena i tuoi occhi
al travaso degli oceani.
dicono che hai affisso le tue esequie di inchiostro
allo sbadiglio del tempo. Vero?
inutile diaspora di un cuore
povero di accaduti.
Il bullo firma
il suo estuario di violenza,
torchia col buio della ragione
la vita indifesa dell’altro
e lo sporca di soprusi
e lo sporca di vergogna
e lo intrappola nel silenzio
e lo intrappola nella paura.
Il bullo precipita nell’odio,
vince a scacchi con l’arroganza,
ma è solo un germoglio ammalato
gettato in un cuore accecato
che spera d’essere aiutato
a ridipingere d’amore
sé stesso e l’altro.
La diversità abbraccia il mondo.
È trama d’orgoglio
che ordisce l’incontro con l’altro,
orlo d’anima, prezioso come gemma,
spogliato dal battito stupido del pregiudizio,
sguardo d’umanità
disegnato sul petto del rispetto.
La diversità
è il colore della bellezza
che vive per il mondo,
una cicatrice di magia
posata sul tempo d’ogni vissuto.
mi manchi
nella metró e in mezzo ai quadri.
Nei vestiti che cambio ogni giorno,
nella mia barba che ti piace così,
nel letto in cui la notte ti sogno
mi manchi.
Nel prurito che mi sta divorando,
mi manchi
nel tempo che spreco pensando a te.
Nelle parole che non ti dirò mai,
nel terrore che ho di perderti ancora,
nell'ansia di rivederti un giorno,
mi manchi
tra queste righe che non leggerai.
Haiku 5-7-5 ispirati da un haiku sullo stesso tema dell’autore Kalotins.
Dalla miseria
deriva l’ignoranza
e torna indietro.
Dall’ignoranza
deriva la miseria
e torna indietro.
Indifferenza,
di cuore e mente assenza
senza coscienza.
Indifferenti
di fronte ad altrui stenti
poco accoglienti
04/02/2025
metto ad ardere un ceppo di mia legna,
a quel ceffo che incombe mi avvicino,
quel volto cui la vita ognun consegna.
Stesso è l’ardor che fin da ragazzino
di passion questa vita ancor m’impregna
e l’intimo sentir rende divino
quel poetico amor ch’entro me regna.
Ma sento avvicinarsi la mia notte
e il fuoco del pensier divien più fioco,
disorientato tra illusive rotte.
Non più orizzonti fiammeggianti invoco,
c’è solo un buio che la vita inghiotte
mentre il tempo mi sfugge a poco a poco.
son qui, cristalli di luce e di mare,
pronti a mettersi in coda
dietro i ricordi che amo salvare.
Se vuoi proprio vederli,
mi chiederanno con garbo il consenso
per farsi scoprire
senza celare dettagli e colori.
*
Stesura 08/02/2025
siffatto mare
ci accompagna lontano
oltre la consuetudine dell'orizzonte
fino a perderci
nell'illusione del cielo
che continua a cadere
nei suoi spazi
e mentre il vento
trascina il mare
le parole inutili
sono sopraffatte
dal vocìo delle onde
Nasce una notte
e siamo qui a guardare
le vecchie stelle
come ci appartenessero
e il dondolio
della specchiata luna
lievemente vaga
va a rotoli,chi sono io in questo
tempo di dolore.
Un tempo di sofferenza
tra cielo e mare ,tra risvolti
di incredibile follia dove il
respiro sempre più affannoso
si intreccia nel cielo nuvoloso.
Chi sono io
dove I bimbi non trovano
più quella carezza ,quei
modi gentili , quell'abbraccio
sincero ,chi sono io ,
un punto nell'universo.
Parole disperse nel vento
nel cielo stellato ,
tra le onde del mare
tra un sospiro ormai
sempre più stanco.
Chi sono io mi domando
ma le risposte mai pace
troveranno,lassù tutto
splendente mentre il mondo
non sa più di niente.