Sonetto classico.
Nel tüo sguardo affogo come stronzo
quando s'aziona in bagno lo sciacquone.
T'osservo, ascolto e sembro un gran coglione
che senza ber¹, di te rimane sbronzo.
Il mio cervello sogna, vaga a zonzo
mentre mi guardi e vado in confusione.
Non riesco a dirti qual è l'emozione
mentre ai tuoi occhi il cuore mio abbronzo.
Poche ore al mese, ma poi torno a casa
e lì mi basta il semplice pensarti
per dei neuroni far tabula rasa
e ad occhi aperti subito sognarti
col cuor che la ragione lesto sfasa
nel vano sogno che fa di baciarti.
¹: bere.
04/02/2025
Vieni adesso, dolce notte,
nella danza che cattura lo sguardo.
Si incendiano già le mie mani,
colorate di desiderio, di accarezzarla
piano e dolcemente nel suo sorriso.
Ci sono aromi del cuore nell'amore
che divoriamo sotto le stelle cadenti,
sul tappeto di petali di rose rosse.
Inebriano i nostri sogni sbocciati
sulla lavagna della nostra storia.
Incanto di luce nel buio, mi abbagli
gli occhi che piangono gioia,
immersi nelle onde sonore del cuore.
Sei un magnifico miraggio che riflette
la mia anima persa per te per sempre.
Oh notte di sudore
che il passo rallenti,
spudorato è il mio istinto preferito,
il mio abbraccio è un lucchetto d'oro
e la mia amata è il respiro profondo
che scoppia di acuti sussurri.
Il tempo che passa senza mai voltarsi
non saprà mai come separarci
se il nostro sentimento è quello
di chi si ama più di se stesso.
Ho preso il ritmo
del tuo vento di Grecia
che qui prende il sale da sud
e poi accarezza le colline.
.
Striscia come le mie mani
quando ti corro appresso
per un primo bacio sincero.
Salgo poi le scale del tuo golfo
e immergo gli occhi nei tuoi.
.
Ho preso il ritmo e il passo
del tuo sorriso primaverile
amandoti fin dopo l’orizzonte
perdendoci anche stamani
per far dell’alba un suono
di tutte le creature innamorate.
ed ho il cuore
che batte forte
lo so non ho più l'età
del primo sole
ma più osservo il cielo
e le stelle sembrano tanti cuori
ci sarà anche il mio insieme al suo
due comete dentro un cielo meraviglioso.
Sono qui a parlare d'amore
anche se ne ho dimenticate tantissime
forse perché l'inverno
è stato freddo e gelido
o perché qualcosa mi sfuggiva dalla mente
ma non l'amore
quello mi è rimasto inciso
dentro il cuore
non mi ha giocato brutti scherzi
come han fatto le parole
ed ora che non ho finito
ti dico che ti adoro
e sono qui ad aspettare
che arrivi quel giorno
come ogni momento
con un leggerissimo vento
la parola che non dovrà mai finire.
Ti amo.
http://youtu.be/4dnpcLnObw4?si=DoRmf7fIypLId-9g
perché non ho niente di meglio da darti
Ti scrivo questa poesia
perché il mio sogno è amarti
Ti scrivo questa poesia
perché da lontano si è più sinceri
Ti scrivo questa poesia perché
sei in cima ai miei pensieri.
Ti scrivo questa poesia perché ti penso di notte
ti scrivo questa poesia perché la vita è piena di lotte.
Ti scrivo questa poesia perché al momento giusto la leggerai
ti scrivo questa poesia perché sto pieno di guai.
Ti scrivo questa poesia perché la notte ancora non è finita.
Se mi stessi vicino vedrei l'aurora
Ti scrivo questa poesia fugace come un secondo
ti scrivo questa poesia senza volere uno sconto.
Ti scrivo questa poesia che anche questa non potrà mai cambiare la vita
ti scrivo questa poesia
che sia di buon auspicio
per una storia infinita.
quando esci nel chiarore
del mattino
e la sera
tra le ombre del sole che muore.
Cercami
tra le vie del mercato ,
assiepate di folla,
o seduto tra i banchi di scuola.
Cercami
in ogni piazza vuota,
dietro le vetrine appannate dei bar,
e nelle auto che incroci
lungo la strada di casa.
Cercami
quando il buio ti avvolge,
nel letto, accanto a te,
in ogni sogno che consola.
Cercami
sono dietro ogni
porta che apri ,
lungo ogni strada
che percorri.
Cercami
nei campi bruciati dal sole
o coperti di bruma gelata.
Lungo i filari di vite,
sotto ogni zolla di terra,
dietro ogni filo di erba,
o sulla cima ondeggiante dei pini,
dietro ogni ramo o foglia.
Cercami
lungo le ripe del fiume,
tra i sassi e le gaggie,
alla fine di quel sentiero
di montagna,
nell'acqua di ogni lago
dove ti specchierai.
Cercami
in ogni nuvola bianca
sull'azzurro orizzonte del mare,
lungo spiagge calde di sole,
in ogni onda che ti bagna,
in ogni orma sulla sabbia.
Io sono dovunque mi cercherai,
perché sono il vento
che ti accarezza i capelli,
la pioggia che ti bacia il viso,
l'aria che respiri.
Io sono dovunque tu sarai,
perchè sono dentro di te,
parte della tua anima
come tu della mia,
sono una piccola fiamma
nel buio,
un nulla fatto di fuoco,
sono un pensiero leggero
che si nutre di poco,
e niente ti chiede,
se non di restare
sempre con te,
nel tuo piccolo cuore.
tutto sarà a gonfie vele.
Dimentichiamo il passato
dimentichiamo ogni reato!…
Ormai è tutto finito
istinto antico
di un uomo ferito
che corre da solo
e sente il suolo
con le scarpe
e ti pensa
come fossi arte.
Arte benedetta tu sei
fra amore e Dei
per rimarcarle con vigore
al vento che attraversa il mare
fino a raggiungere la città perduta
nel tuo cuore chiuso in un angolo
senza spiragli di allegria e serenità.
Vorrei forzare la serratura di ferro
della tua ragione arrugginita
dall'egoismo che ti copre e ti scalda
lasciandoti macerare in un bagno
di lacrime e lamenti senza rimorsi,
che ti ridestino dal sonno convulso
che ti scuote lasciandoti cadere
in fondo al buio senza speranza.
Vorrei capovolgere il tuo dolore
ferito dalla crudeltà del destino,
in una cicatrice da portare fiero
sulla pelle del cuore che, guarito,
assapora la vita
nella sua complessità,
ammirata dal vertice della tua anima,
libera come un rapace ribelle
che sovrasta incondizionato
su quegli obiettivi che fanno
respirare ancora
il senso di conquista.
Capovolgo ancora i tuoi silenzi
sotto il cielo immobile del tuo lutto
trasformandoli in parole che scavino
tunnel fino a raggiungere il cuore,
perché è da lì che rinascerai ancora
senza morire ancora sotto
il braccio della scura maschera
della depressione, che a passo svelto
ti lascia bere al calice del suo veleno.
nuoto in una goccia d'amore,
sto immobile senza parlare
qui immersa nel muto stupore.
Perché mi trascini nel vento
di un sogno che soffia distante?
Cos'è questo mio perdimento
del fermo intelletto sapiente?
Non basta una corda intrecciata
per viver il ponte sul vuoto,
rimango dal volo ammaccata
sull'orlo attraente d'ignoto.
Proteggo dal gelo del mondo
un cuore che trema bruciando
tra fiamme d'un fuoco profondo.
Di sguardi l'amor sta vivendo.
l’assenza di paure in piena notte,
sia essa ghiaccio figlio dell’inverno
o soffocante in opprimente agosto.
Ho visto stelle correre al riparo
al sopraggiunger di maligne nubi
ed altre, a mo’ d’affascinanti donne,
spogliarsi d’ogni ultimo brillante.
Per tre giorni ed anche per tre notti
a Santiago ho fatto compagnia
mentre adescando il fiero nostro marlin
pescava invero l’estremo suo coraggio.
Bonacce è vero che ne ho mandate
ma il mio vecchio mai ha più saputo
di quanto ancora sono amareggiato
per le tempeste che non gli ho evitato.
Se mai qualcuno ti dovesse dire
che solo d’acqua sarei fatto io,
non annuire e sii anzi tentato
di venire a vedere la mia anima.
Esistono altri giorni, amore mio?
Sai, quei giorni presi in prestito al mattino
usati fino in fondo e consumati,
vissuti come fossero un regalo,
non scritti in nessun altro calendario,
giorni privi di nome e di futuro.
.
Giorni nostri, dipinti di passione,
privi di ore, senza giorno e notte,
fatti di tempo che non è trascorso,
senza ricordi, senza investimenti,
lontani dal passato mille anni.
.
Eppure nostri più di tanti altri,
eppure vivi, eppure scritti a fuoco,
nel luogo più profondo della terra,
in quella grotta dove si conserva
la storia scritta dell’anima del mondo.
le tue carezze sulla mia pelle,
fredde come la neve del tuo cuore.
Brucia la mia anima,
mentre arde d'amore al solo
tocco del tuo sguardo mentre sei qui.
Bagnate parole pronunci sottovoce,
prive di verità, spazzano come fiume
ogni speranza tra le mie mani.
Divampo al solo pensiero di perderti,
tra la lava del vulcano che erutta
parole di passione e sentimento,
messe a tappeto solo per te!
Sei acqua che quieta la mia ragione
senza spegnere la luce
di raggiungerti
per fondermi in eterno.
Sono fuoco che ti prosciuga,
divorandoti nel calore dei miei baci,
dolci e veraci, musica orchestrale.
Sono la futile parentesi indesiderata
nella tua stagione senza ancora
che mi voglia trattenere in te.
Sei tu per me, quel combustibile
che, acceso nella notte senza tempo,
brilla di scintille luminose
ad abbagliarmi il respiro che ti urla,
quel "ti amo da morire, da morire."
Sei calma acqua di mare
in superficie,
antartica come i tuoi gesti
che sprechi nella tua distrazione.
Io, io quel fuoco di fulmine
che si scaglia per amore bruciando
nell'acqua che non può bere
per goderne la sua essenza pura,
tu, il flusso della mia vitalità,
ristoro della mia sete senza fine,
agonia senza pace che consoli, mai.
All'ombra di un giorno disfatto,
sul cuore non cala il riposo,
vuol solo vibrare nel petto
con ritmo da folle curioso.
Sentire del volo il mistero,
giocare col fuoco notturno,
sperare di credere al vero,
viaggiar in un blu taciturno.
All'ombra di un giorno finito,
nel cuor v'è ricerca d'amore.
Sta cieco di fronte all'ardito
pensiero che emana calore.
Spezzando il dolore in frantumi,
percuote di luce la vita.
Le lacrime scorrono a fiumi
su quella guarita ferita.
Fosti brivido inatteso,
forte nodo nella gola.
Fosti folle desiderio,
Fosti vento, sole e sale.
Risi e piansi sentimenti.
Masticai fiumi ansanti.
Con un'anima tremante,
vissi istanti, intensamente.
Oggi, il cuore chiuso, muto,
cerca vuote spiegazioni,
mentre il giorno gira spento
tra ricordi e delusioni.
Sei ancora dolce sogno,
sempre viva tentazione.
Sei mancanza sulla pelle;
nel grigiore, sei colore.
Posso anche non cercarti,
posso ridere agli scherzi.
Ma d'inganno ci si spegne
e negli occhi zuppe spugne.
Se l'amore fosse saggio
a sé stesso basterebbe,
ma vuol litri di coraggio.
Vetri rotti, specchi e schegge.
Sei presente nell'assenza,
come fuoco che non brucia,
come vento in una stanza,
come sabbia tra la pioggia.
Vivo ancora le tue labbra.
Mani erranti sulla pelle.
Occhi pieni di domande,
corpi sciolti tra le stelle.
Era tutta fantasia:
io volavo, tu pensavi.
È del folle la magia,
ma tu, saggio, non amavi.
Sei vincente, forte e fermo,
galoppante nel deserto.
Mentre io respiro l'acqua
e dal mondo mi nascondo.
Sento ancora le tue braccia.
La paura uccide lenta
come lama, taglia e schiaccia.
Vedo ancora la tua faccia.
Fosti brivido inatteso,
forte nodo nella gola.
Fosti folle desiderio,
Fosti vento, sole e sale.
Resti vuoto e grave suono,
resti un lampo e poi un tuono.
L'infinito in un secondo,
piuma e piombo, centro e sfondo.
Sarò folle e senza senno,
ma l'amore vive solo,
non si compra, non si paga,
ma si espia come un dolo.
Tu non m'ami, resta lì.
Vivi, sogna, credi e ridi.
Lascia andare nell'oblìo
quel che mai fu stato mio.
Nel silenzio e con distanza,
tra le lacrime e i sorrisi,
sarai raggio di speranza
per grondanti sogni stesi.
Sarai ciò che non è stato,
come un fiore mai sbocciato.
Sarai forza e turbamento,
luce e buio in un momento.
Fui per te curiosità,
sol quesito di scoperta.
Ma la noia, dama esperta,
già inseguiva novità.
I miei pianti? Il tuo cappotto,
per vestire le bugie,
per celarci sopra e sotto
le tue ansie per le mie.
Promettesti un'amicizia,
ma fu solo l'ingiustizia
di qualcosa a cui credetti.
Eran solo trabocchetti.
La tua immagine lucente,
già macchiata di dolore,
sembra imbroglio e gioco folle.
Serro il cuore duramente.
Caro te, che sempre sei
mondo bello da scoprire,
io non sono quel che vuoi,
ma non merito il tuo agire.
Tu prometti e ti distacchi,
menti, scappi, bruci e neghi
ti difendi dagli attacchi
del mio affetto. Ti dilegui.
È pesante l'armatura
che sul petto tu ti porti.
Leggerezza ne è la cura,
ma è in te, non nei rapporti.
Caro te, ti lascio andare.
Il mio cuore resta fermo.
Trama fissa sullo schermo.
Ridi, sogna e non temere.
Che i tuoi giorni siano belli,
acque chiare, soli e stelle.
Vola in alto, credi e balla,
Del tuo vuoto sarò culla.