momenti di vita
da sfoggiare insieme,
ballerò con te
sulla scia dei tuoi desideri
e ne farò preziosa casa
per vivere della tua felicità!
Ti parlerò d'amore,
tutte le volte
che ne avrai bisogno,
sarò il tuo magico mantello
per nasconderti
dalle fredde intemperie
che ti assaliranno
per abbatterti,
non avere paura
sarò la tua luce di pace.
Fidati del mio cuore
che forte e senza rinunce
batte per te.
Oh dolce angelo
dalla chiara pelle come latte
e scuri fili di seta
che come capelli
adornano il tuo dolce
roseo viso fanciullesco,
a volte triste e fragile
sotto la bugiarda luna.
Io ti amo d'amore vero
senza misura di tempo!
Oh dolce candido
profumato fiore d'estate,
non appassirai mai
nel giardino delle mie forti
e sicure braccia
perché ogni parola d'amore
che ti dedicherò,
sarà perla d'oro
per un dimante d'anima
come la tua,
a farti danzare
nel valzer della vita,
fino a toccare il paradiso
in ogni profondo respiro
che di me ti parlerà,
e a me ti legherà,
per parlarti d'amore
fino all'uscio della tua vita.
ma le profondità sono sfuggenti
nelle tante indulgenti narrazioni,
sicché il nostro recondito remoto
esser può sol reciproca carezza
finché non ci soccorre il desiderio
che cancella le nostre ritrosie,
finché non silenziamo le parole
per affidarci ad altri conversari.
Così mi avvolgo nelle tue fattezze
accolto nella tua corporeità
pur conscio che dell’anima tua schiva
tanto ancora vorrei poter svelare,
e tanto ancor mi fingo possedere
almeno per il tempo di un amplesso.
E tu mi accogli pur e in me ti avvolgi
sapendo che di me tanto non sai
e tu forse non vuoi neppur sapere
né io comunicare ti vorrei
se non coi soli cinque sensi ignudi
e coi loro linguaggi reticenti.
Così le alterità nostre sovrane
divengono reciproche custodi
di questa fantasmatica passione,
contemplazione in tremula penombra
di tutto ciò che in cuore immaginiamo,
mentre ciò ch’è più autentico di noi
sfuggir deve alle luci della mente.
Seguito "storico" del testo precedente, entrambi elaborati su appunti di giovinezza
Qual terra sei, ché fertil tu m’impregni
come dopo un inverno il rifiorire,
che immagini e parole mi consegni,
che vorrei nel mio cuore custodire
senza che si smarriscano d’attorno
le malïe di questo nostro amplesso
che conclude, nel volger di un sol giorno
tante stagioni mie di solo sesso,
d’amorazzi dispersi tra i ricordi,
poi cinici abbandoni dolorosi
dopo giorni d’erotici bagordi
nell’illusion che fossero amorosi.
Ma nulla riesco a dir, finito un viaggio
che in troppo navigar mi ha reso stanco
e sento pure naufrago il linguaggio
mentre infine m’accuccio qui al tuo fianco.
E intendo, nel silenzio del momento,
corsaro con fantasmi sempre in guerra,
significar profondo appagamento
d’inchinarmi a baciare la tua terra.
come un poema silenzioso,
un vasto palcoscenico
di enigmi e meraviglie,
ove gli astri,
simili a saggi narratori,
narrano leggende dimenticate
nel fluire inesorabile del tempo.
La luna, imponente e benevola,
si erge a custode dei sogni
celati nell'intimo dell'animo,
irradiando con il suo etereo
splendore argentato
le aspirazioni più recondite
e le speranze sopite.
E mentre le stelle
si esibiscono in una danza
nel tenebroso abbraccio della notte,
il vento sussurra
i segreti dell'universo,
rammentandoci che ogni cuore,
come un astro errante,
segue il suo cammino
nella vastità dell'infinito.
Così, nel silenzio
di questa notte,
ci abbandoniamo,
sospesi tra la terra e il firmamento,
pronti a redigere,
in versi luminosi,
la nostra narrazione tra le stelle.
Poiché ogni sogno
è un viaggiatore,
e ogni notte rappresenta
il suo palcoscenico eterno.
Chiusa nel tuo mondo
Tra i salti nel vuoto
Ed il bianco di coca
Ne coglievo i resti
i suoi occhi indigo
sprigiona in me ardente ardore.
Ha dimenticato il mio sole caldo
nel suo vascello come astro d'amore
in quei fluttui delle sue tribolazioni.
Ero al suo fianco
come ancora di salvezza
per non farla annegare,
conficcata nella sabbia
della sua velata indifferenza.
Ignara sei tu, segreta rosa
della mia imperitura passione.
Nel tramonto, il rogo imponente
di ogni stagione del cuore
in queste mie rughe,
parla di lei e del suo profumo.
Segnato io, dalle ali spezzate,
mi trascino sul tappeto del tormento
come una condanna senza respiro
tra aculei sanguinanti
che per te m'infliggo
ogniqualvolta scelgo d'amarti.
taciturna e impenetrabile,
un alito di affetto inesauribile
si insinua con tenerezza tra noi.
La lealtà in amore,
quale astro rifulgente
illumina il cammino con fulgore incandescente e colmo di brama.
Tortuosi sono i sentieri dell'animo,
ove la lealtà sboccia
con fervore inestinguibile.
Quale ombra fedele
che segue senza mai svanire
il nostro legame d'amore,
incapace di saper mentire
guardando dritto
negli occhi dell'altro.
Il tempo, avversario inesorabile,
ci induce nelle reti delle sue prove
con ghigni beffardi,
ma il nostro patto è indissolubile,
non può frantumare ciò
che è stato saldamente plasmato!
La lealtà è il vincolo
che ci mantiene congiunti,
nel fragore della bufera
e nei frangenti di smarrimento.
Mi affido alla purezza
del tuo sguardo profondo,
cristallino e sincero,
ove la lealtà volteggia
quale pensiero d'amore.
In questo profumato giardino
celato all'occhio profano,
il nostro affetto prospera,
esultante e sovrano,
sotto le chiome innamorate
dei nostri sguardi!
La nostra lealtà nella relazione,
simile a un talismano potente
ci avvolge e ci orienta
con una guida amorosa,
verso oltre l'infinito!
E noi, due spiriti puri
in un ballo celestiale,
con l'impegno perpetuo
in un vero sentimento
che non conosce tramonto,
ci fondiamo l'uno a l'altra
per non perderci mai più
nei flussi dei tempi,
che trascrivono stele d'oro
piantate sul fertile terreno
del nostro indissolubile amore.
Era una notte liquida
schizzi di fango e addii
tu che gridavi resta
quand’ero andato via.
.
Domani sono tanti
i nostri anniversari
io ho i capelli bianchi
tu sei una geografia.
.
Domani sono mille
le nostre conversioni,
sei sempre in prima fila
e non applaudi mai.
il crepuscolo timido
nelle sfumature rosse ovattate,
una mappa d’amore incomparabile
in quella ardente fiamma
che lentamente,
originandosi nel cielo, svela.
Sono io, sognatrice naufragante,
nel profluvio dei miraggi
che fluiscono nelle emozioni.
Acque salmastre
bagnano i miei desideri
quando poso le mie labbra
nell’etere riflesso sull’oceano
mentre provo a baciarti immaginandoti.
E il mio cuore afflitto
canta malinconia
mentre la tua immagine deforme
ondeggia, svanendo fulminea.
La tua figura indistinta
arriva come un baleno
nella burrascosa calma
nel baldacchino dei miei sogni,
come una coltre
che scalda l'anima.
Un raggio di sole
sul candido tappeto di neve
tra esili bucaneve
a donare incanto puro ai miei occhi.
Mi perdo nei meandri
dei tuoi panegirici,
pulsanti d'amore quando lo vivi
sulla falesia del tuo cuore,
carezze lievi sulla mia pelle.
Sono io, vento solitario,
che sospira per poter quietarsi
nel tempio del tuo plenilunio!
Effimera sospensione,
percettiva, resiste all’inevitabile,
quel respiro che
non darà vita nei giorni avvenire!
Le sfumature dell’animo
danzano come dolci falene,
come un’aurora boreale
nel pensarti incessantemente.
Ed io, chiusa
in questa sfera di cristallo,
continuo a vivere questo sentimento
che, come un bel souvenir,
tu agiti e ammiri per poi adagiarlo
nell’angolo dell’indifferenza,
ignaro del mio amore per te
che, quasi come una fragilità,
nascondo ancora con remore
ogniqualvolta sono con te.