oggi quattro di Luglio,
seduto qui davanti ai miei cancelli,
il treno stride e intorno un gran subbuglio,
m’invita a ricordare,
i tempi ormai passati, gli anni belli,
d’estate erano biondi anche i capelli.
Ciarlano i miei vicini di giornata,
ma non li sto a sentire,
com’eran belle quelle mille lire,
con cui presi un gelato alla mia amata,
una rosa sbocciata,
di colpo all’improvviso il suo profumo,
m’inebria come questo venticello;
un odore di fumo,
dal treno borbottando fa un anello.
Si spegne ora il ricordo,” Pronto, pronto,
son Mario, ma mi stai ad ascoltare?”
Mario con me vien sempre qui ai cancelli,
lucenti di corallo ha gli occhi belli,
non ha nulla da fare,
ma siamo vecchi per andare al mare.
S’allungano le ombre, il cielo è scuro,
una luna abbagliante,
mi dice che un filino di futuro,
ancora mi è rimasto agonizzante.
Io vengo dal profondo degli abissi, da un inferno,dove il fuoco scorre, dentro le mie vene, dove pareti scure,sono adornate da specchi,che ti osservano.
Dove non vi sono segreti, dove tra tanta oscurità, il tuo IO davanti agli specchi, viene messo a nudo.
Interrogo,tra polveri e fumo, la tua anima, la tua bocca, pronuncia peccati non certo innocui.
Desideri sopiti, che con abilità Porto alla luce di un fuoco innato.
Non ho bisogno, di pronunciare incantesimi, basta solo che tu mi guardi.
Io stessa sono magia.
L'esigenza mia, comanda ai tuoi istinti, di non concedersi nessun limite, di spingersi oltre l'impossibile, di ascoltare, sensazioni, desideri, di seguire il Ritmo ipnotico e seducente a cui ti conduco.
Senti il tuo cuore, battere follemente, il tuo corpo cade in labirinti infiniti, dove l'unica via d'uscita è il piacere,che esigo e che do.
E se i tuoi occhi,il tuo respiro soddisfatti, incontreranno il mio sguardo impertinente, il tuo desiderio, sarà quello,di percorrere,ancora ed ancora, gli abissi di quei labirinti Infiniti, per perderti di nuovo,nel mio sguardo estatico.
cosa sia la quattordicesima mensilità,
e' una pratica in uso in qualche Paese,
dove doppio viene retribuito il mese.
È una sensazione che ben fa stare,
veder la propria paga raddoppiare,
si lavora sempre alla stessa maniera,
e tutto raddoppia senza far preghiera.
Chi ha pensato questa gradita usanza,
meriterebbe una foto nella mia stanza,
a mo' di Santo andrebbe adorato,
proposto al papa per esser santificato.
In vero non so a chi ciò attribuire,
porto a casa senza alcun benedire,
poi guardo in busta le varie trattenute,
e le imprecazioni spontanee son venute.
tra brivido e agonia,
Anima spossata.
è lì sul marciapiede
e ferma il mondo...
spalanco la braccia,
calpesta, sovrasta, disarma.
etereo nell'etere,
vivace tra le nuvole,
di uno spartito senza tempo.
il suo tragitto è illuminato, dal fioco riverbero,
di alcune fiammelle.
Una fanciulla seducente,
avanza velocemente.
Un Mantello rosso,col cappuccio sulla testa,
Copre la folta chioma scura,
che parecchi occhi attira.
Sotto il vestito nero, le lunghe gambe, coperte da suadenti,calze a rete
ed uno stivaletto lucente,
Dove nasconde bene un piccolo stiletto.
Con mano lenta lo prende
e lo osservava con ironia,
Tenendolo stretto nella sua mano , dalle affilate unghia, laccate di nero,
pronta a difendersi
da qualche tipaccio strano.
Nel bosco oscuro,
che puzza di sporco e falsità.
prosegue , l'anima ribelle, oscura e tentatrice,
per nulla indifesa.
Ma un'ombra le si para
davanti all'improvviso
convita di sorprendere la fanciulla.
Ma ella ha forza e coraggio.
alza gli occhi
e si trova di fronte ,
un stolto opportunista
che con ghigno feroce
allunga il braccio
per afferrarla .
Ma la fanciulla con mossa svelta
brandisce lo stiletto
e gli sferra un colpo, uccidendo anche l'orgoglio.
Rosso scarlatto,su foglie gialle, il cielo si scopre, svelando le stelle.
Dopo aver disinfettato lo stiletto, ed averlo riposto nello stivaletto,
Sistema il vestito, che poco nasconde,di quella bellezza esuberante
E riprende allegra ed oscura,il cammino.
Lasciando il fetente morente,
In quel bosco buio e puzzolente.
Dal tempo inabissato
sarei voluta fuggire
tutto si era fermato
come il mio sentire.
Rimasi annaspando
amorfa, senza colore
l'unione allontanando
al tempo del grigiore.
Nebulosa congiunzione
non predestinata da Dio
in obsoleta abnegazione
soggiogava un fragile io
Non giaceva mai misura
nella fredda arroganza
misera scialba mistura
d' esibita ridondanza
L'esimio esperto oratore
tirava labbro nel suo atto
tronfio del suo spettatore
ammaliato dal suo tratto.
Presumeva carenza di difetto
ma l'animo triste emerse puro
mutando e turbando suo intelletto
che all'ambiguità eresse alto muro.
Infine giunse tempo di verità
non designò alcun vincitore
decretò fine di mera ottusità
ripristinando perdute libertà.
Mi ospiti in un sogno incredibilmente meraviglioso,
l’amore non sbaglia mai
se è fragile e dolce e protegge come fai tu,
immenso dono, fra le tue braccia
mi sono dato una calmata
incredibilmente devo dire, ora sto bene!!
Sentimenti unici e autentici,
dicono che la cosa più giusta è amarti,
anche se non mi sarà difficile, la tua fiducia
ha donato la forza di resistere, non c’è forza
più potente del tuo amore,
siamo sempre d’accordo
e sono in grado di svelarti quello che provo,
ti benedico perché nei momenti
più importanti sempre accanto ci sei tu,
tu vivi nel mio cuore e nel tempo necessario
voglio abitare nel tuo,
il mio sogno, è assomigliarti almeno un po’!!
a metà della notte
La strada nelle vene
Non son principessa con il naso all'insù
Ché a chiudersi nella corolla di un fiore
son brave tutte
La mia ombra si adatta all'ora
Ti sfiorerà lenta
Sono l'occasione che ti farà ladro.
Un giorno,una gatta si guardò allo specchio, osservò la sua immagine riflessa,sorridendo soddisfatta.
Dopo due anni di sedute da un analista, il risultato erano solo ,soldi e tempo sprecato.
Passava il suo tempo, ad acquistare vestiti costosi, gioielli vistosi, leggere continuamente libri,tra cui " il galateo" che però, giaceva impolverato su una libreria.
Aveva l'anima di una donna facile, la convinzione di essere seduttiva, ma non si rendeva conto, che era solo una donna, che elemosinava attenzioni.
La seduzione è una cosa a parte, uno sguardo, una movenza, un fuoco che arde, un incontro senza taboo, con erotismo a regola d'arte.
Tutto ciò che è fatuo, volgare, premeditato è spreco di energia.
Con le mani sui fianchi, quasi come fosse ,davanti ad un cliente, vide tutto ciò che luccicava: i gioielli e gli strass del vestito.
La gatta,una sera, come sempre, cammina incerta,sul tacco dodici.
Entra,in Un bar affollato,da amici e da qualche perdigiorno.
Chi fa spreco di denaro, chi ha la mente annebbiata, osserva gli occhi audaci,coperti da due strati di mascara,che elemosinano sesso.
La mercanzia un po' cadente, si offre agli sguardi lucidi ,per via di qualche bicchiere in più, dei perdigiorno.
Chi cerca sesso facile, chi lo offre, dentro ad un bagno stretto e poco pulito, si concede orgasmi falsi e veloci.
Dopo due bicchieri di vino, si attacca al primo ubriacone accanto a lei, dopo essersi chiusi nel minuscolo bagno, La gatta urla: " scopami idiota!" E in un attimo,tutto si conclude.
Ridendo come una stupida, sbattendo le ciglia tinte, si fa offrire ancora da bere.
Sicura di essere la dama al centro dell'attenzione,non comprende che in realtà è una semplice e oltretutto banale,gatta morta.
Nello stesso giorno,In un luogo senza tempo, uno specchio riflette, l'essenza vitale.
La leonessa ,si guarda ed osserva soddisfatta la sua bellezza eterea, che non è solo fisica,ma molto di più.
Un vero fuoco,che neppure l'acqua potrebbe spegnere, rigenerato sempre, da una personalità forte, dominante, la passione che è vita, la ribellione,la natura,l'istinto.
Adesso,nel bar affollato,fa il suo ingresso,ed Ogni sguardo,si posa sui suoi Occhi selvaggi che regalano brividi veri, emozioni surreali.
E se la leonessa si concede, di lei non potrai dimenticarti.
Aver vissuto l'estremo e sensuale incontro, sarà un ricordo indelebile.
Commiserando la gatta, La leonessa le offre da bere, d'altronde, l'intelligenza e l'ironia, vincono sempre sulla rabbia e la stupidità.
Dopo un sorriso accattivante,esce dal locale.
La gatta morta non comprende,non potrebbe.
La stessa sera,Tornata a casa,si butta sui libri, magari li, troverà risposta.
Ah! Il galateo!
Magari dovrei iniziare a leggerlo?
Pensa, mentre osserva il libro, da dove tenta di togliere,lo strato di polvere accumulato.
Cosa legge? Cosa cerca?
Non lo sa neppure lei.
Nel luogo senza tempo,la leonessa si accomoda sul sofà, con in mano, una coppa di ottimo champagne.
Pensieri eterei e misteriosi, la fanno sorridere.
Morale della favola: La classe non è acqua,non la compri,o c'è l'hai o non c'è l'hai.
È innata, come la sensualità,la bellezza, la passione.
L'illusione non vince sulla realtà e le impronte di una leonessa,non possono essere cancellate da quelle di una gatta morta.
e nemmeno l'ho cercato altrove.
Forse ha deciso di nascondersi, o forse
sono io che non lo voglio più raccogliere.
Perché dovrei curarmi questa notte,
elevare l'anima al cielo, se domani
al risveglio qualcosa di malato sulla terra
mi ricorderà che è da egoisti restarsene in alto
a non muovere un dito?
Sicuramente vincerebbe il senso di colpa
e mi trasformerei in pietra, per cadere.
Preferirei piuttosto diventare iperico nella scarpata,
e farmi raccogliere.
si va tutti insieme in pizzeria,
ci si accomoda alla spicciolata,
la tavolata è stata già prenotata.
Arriva il menu dal tempo consumato,
lo sfogli veloce e un po' svogliato,
tanto sai già la pizza che vorrai ordinare,
i tuoi gusti ahimè non li sai cambiare.
Ognun prende ciò che più gradisce,
nei bambini tanta gioia si percepisce,
per loro la Margherita è la più gettonata,
pensando a Cocciante mi vien una risata.
A stretto giro arrivan le rotonde bonta',
mozzarella che fila in gran quantità,
poi tra una chiacchiera e un boccone,
ahime' tutto arriverà a conclusione.
Alla fine la vita è una mangiata di pizza,
si assapora piano con qualche bizza,
che poi sia andata bene oppure male,
finirà comunque con un funerale.
Orgogliosamente sono fiero di te,
creatura incondizionatamente, Unica e Irripetibile,
nessuna al mondo potrà mai cambiare
il sentimento che sento,
mi favorisci, sei la dolce opportunità,
riesci a risolvermi tutti i problemi,
la mia valigia è piena di te!!
Perché non ti stanchi mai di ripetermi,
lotta sempre, mi hai
catturato l’anima, e quello che sento in cuore,
è meraviglioso, me lo dimostri
nei pochi attimi anche se resti in silenzio,
insieme condividiamo i momenti più difficili,
in te c’è dolcezza che parla d’amore
amore che mette in pace la coscienza
mi accetti, e tu sei la benvenuta nel mio cuore
sei l’occasione che cambia la vita!!
un nuovo sentiero
nel labirinto del cuore
in fuga dalla uggia tristezza.
Una corda da afferrare
con tutto il coraggio
per non perdersi dentro
ubiquitando paturnie!
E oltre ogni speme
un nuovo respiro,
un nuovo sentimento
in lacrime senza fiato.
Ed è magia sotto il sole,
un pianto represso nasce
ma che si tramuta in silenzio
mentre feconda l'amore
nel nitente mio cuore
ove ramifica animando vita
che nell'anima esplode.
Per lei splende autentico
l'amor come diamante
per illuminare il suo volto
riflesso nel cielo dei sogni,
promettendomi nel suo miele
da donarmi e nutrire consolando il mio tribolo
che disegnava lesto
la sua essenza persa
nei venti delle mie avvilite
delusioni e cineree amarezze
tramutate in fulgida gaudia letizia floreale d'amore!
Oh lei, solo lei ormai
era la luce vermiglia
nel mio azzurro paradiso,
armonioso eco corochiré
nell'anima mia rapita,
gaia gemma d'amore
sul ramo del mio zelo per lei!
Oh lei, lei che non sol
tutto questo è per me
nel firmamento infinito
del mio destino,
lei l'amore agognato,
inatteso e approdato,
lei, l'amore della mia vita
lei, l'amore...
L'amore che
non sapeva fosse.