Ti amo, ho bisogno di fornirti ulteriori dettagli,
tu sei l’unica creatura che mi vuol bene,
in tutta questa realtà, voi donne non siete,
tutte uguali, il tuo sorriso emerge
abbondante di sincerità,
nell’immensa marea di diffidenza che devo ammettere
infastidisce e impressiona!!
Ma tu ben sai prendermi, determinata
e perfetta se qualcosa prende importanza
punzecchi fino a quando non intuisci,
che l’hai perfettamente conquistata,
usi tutti i tuoi sorrisi, giustamente per combattere
possiedi sorprendenti sguardi a disposizione,
né contieni e ne fabbrichi all’istante per addolcire,
sino a quando invischiato in simili circostanze
confesso di esser innamorato di te,
e gradisco essere ammesso
fra le tue scelte!!
ci siamo stati tutti
per qualche buona nuova
ad aspettare
nella sabbia dei giorni
tutti
in questi luoghi manomessi
nel puzzle più confuso
sotto stelle fisse
ad aspettare ricomporsi
lucenti selci di civiltà
tutti sospesi ai crocevia
persi nel fumo
un mondo nella testa
e uno strano in terra
intanto si sono scritte fiabe verosimili
scagliandole nei venti
in altri soffi d’albe
guizzi del tempo
difficili da raccontare
solo da cavalcare
amor che ci traversa
in lingua universale
E ancora ti chiamo amore.
Per il gusto di cercarti
per la voglia di amarti e viverti ...
e sfodero dal mio petto i palpiti di follia
la febbre mia scuote l’amata tormentata .
Dal mio cuore l’arma migliore curo …
i profumi dei ciliegi che hai nell'anima ,
l‘ardimento ,per dirti ancora che ti amo ;
l‘audacia di un‘imprudenza spaventosa .
E ti chiamo ancora , amore ! Perché ?
Lemma sfacciata che a te fa paura ,
per due come noi ,i prodigi avventurieri
si cercano nel tunnel dei sospiri .
Non dovrei evocarti !
Attaccarmi all’insensibile delizia ,
l’inottenibile amore che in me scorre
nella sola in acqua di grondaia .
Nelle ombre scure contorcermi !
Abbattermi per non respirare aria ,
in me spezzo rami già morti ;
la storia d’amore di una sola avventura .
Resto a mani vuote
aspetto sempre un tuo saluto …
sconfitto ,lascio a te la preda ;
nel bosco taccio gli echi degli incantesimi .
È bello chiamarti amore !
il primo gennaio sempre puntuale,
un giorno che si passa in compagnia,
mangiando una lasagna in allegria.
Poi arriva piano piano il caffè,
color che ami sempre vicino a te,
l' ennesimo panettone stai per aprire,
il cielo fuori si appresta ad imbrunire.
Passa così un giorno particolare,
in cui tutto intorno appar anormale,
per le strade non ci son neanche i cani,
tutto resterà chiuso fino all'indomani.
La sera poi metterà ordine alle cose,
si tornerà a prender i pensieri ove li si ripose,
ognun riprenderà il proprio destino a trafficare,
con un nuovo calendario da sfogliare.
Buon 2023 a chi anche con i milioni,
di rughe di una vita vissuta,
si ritrova ancora con la voglia
di sperimentare un altro anno,
nuova vita, nuova storia, la voglia sempre
la stessa di riprovarci, il cuore
bene aperto a vista sul mondo!!
È il nostro cuore che si aspetta ancora il meglio,
sa benissimo che dovrà pur arrivare
un anno o l’altro dovrà pur capire
che è ora di cambiare, le creature
chiedono di essere apprezzate,
di essere comprese sia nelle grandi imprese,
sia nelle piccole cose, ognuno ha diritto
di ricevere quello che merita, quello che produce,
ci hanno insegnato che dobbiamo
andare sempre avanti, e strada facendo
potremo incontrare sogni e tutto l’amore del mondo,
che non arrivano mai, intorno c’è solo vuoto,
un vuoto arido, un vuoto inumano!!
che attraversano la steppa
e sette le direzioni della valle
il sole asciuga la terra,
in modo indescrivibile
- un arcobaleno è la terra
ed il sole che la rischiara -
nei contadini fermi al campo
Quanto dolore in cuore sa tacere il vecchio,
che dal finestrino osserva l’ultimo passare
della gente, mai vista prima tanta gente,
tanta confusione proprio al momento,
che si appresta a partire!!
Non hanno nessun senso di familiarità,
nessuna intenzione di rientrare al proprio nido,
nessuna mancanza del calore di un vecchio,
per un anno intero, ha tutti affascinati,
e catturati più delle vetrine lastricate a festa!!
Più dei carretti tradizionali bardati di sorrisi
per non cambiare una virgola alla felicità,
al cuore aperto dei bambini festanti
che si divertono a bussare agli usci delle case,
l’anno vecchio se ne va, urlano festanti,
mentre il vecchio tremante apre le braccia,
per abbracciare tutti, ma nessuno ha più tempo per lui,
nessuno vuol più sentire il suo nome,
al vedere tutti così distanti, raddrizza quel che può
la schiena, recupera un po’ di forze
le ultime lacrime, si avvolge del suo mantello, e si avvia,
l’indifferenza è l’unica cosa che non le riesce sopportare!!
Hai visto i cervi dopo i bramiti?
No - ed i salici divini? Con essi
fanno l'amore, e aspettano
la gestazione. In inverno
le cerbiatte sono in attenzione
ed è la foresta che copre
silenziosa il suo cielo arboreo
- ormai spoglio di verde -
ma irto di spini e bacchetti.
Hai mai visto la foresta d'inverno?
Ed il saluto gentile delle gemme?
Timidamente canto a te
Io guardo alla mia vita
Piccola clessidra
La mia vita è come un mare in burrasca
Di abbassa e si rialza
Che vegli dall'alto dei tuoi monti
Perché il mio Dio
Dalla vastità del mare alle gracili pozze
Stendi la tua mano
Alla bassezza della terra
Mostrati come un faro
E mani che bramano il tuo volto
Aleggia coi pensieri
Del mio umido capo
Manca il respiro
Un attimo indistinto
Di ansia, di tormento
Ma come una pugnalata
La luce taglia d'improvviso
L'acquosa nebbia
E luce fu
E con la luce i colori
Il verde, l'azzurro
Respiro di nuovo
E vedo, adesso vedo
Le montagne, le campagne
E lì, all'orizzonte, tu
Che mi vieni in aiuto
Mi prendi la mano e mi sussurri
"Andrà tutto bene, ci sono io ora"
Un attimo indistinto
Di amore, di affetto
Di eterno desiderio mai compiuto
Ma il vapore è ancor nell'aria
E allor mi chiedo
Se sol è illusione
E ancor ti penso, ma non ti vedo
Né luce, né colori
E allor mi chiedo
Se sol è illusione
Un attimo indistinto
Di follia, di amore
Troppo lo spazio si affolla
linee di cielo e terra -- e tanto brucia.
incontrando qualcuno è un'abitudine,
la risposta è spesso scarica di virtù:
si ode: 'Bene, grazie e tu?'.
Ma la bugia che si cela dietro queste parole,
spesso è una matassa dalla grande mole,
problemi in gran numero e quantita',
che ognun di noi nasconde qua e là.
Gli occhi però parlano chiaramente,
che non brillino a volte è evidente,
invece il cuore rimane ben nascosto,
spesso a una bugia lascia il posto.
La vita intanto passa velocemente,
diventa normal mentir spudoratamente,
ognun con i propri affari nella testa,
che al mondo vela fingendo festa.
Ritorna alla casa del padre,
la dove i tuoi passi incerti
hanno iniziato a camminare,
là dove mani sapienti
ti mostravano il lavoro
con solerzia e abbandono.
Là devi tornare, e ricordare
i profumi, gli aromi di spezie, le farfalle
e il grano maturo, i cavalli
al lavoro nei campi da arare.
E ritrova le voci, i canti
le serenate al chiaro di luna,
Il parlare fitto tra un bicchiere
di vino e il sorriso sereno
di un bimbo che corre.
Sentili sulla tua pelle,
come carezze, non scordare
che tu gli appartieni.
Sono arrivato al parco,
in mezzo al verde
e al profumo di primavera.
Mi siedo sulla panchina vuota
per riposare un po'.
Un gatto
mi salta addosso
e mi fa le fusa.
Stamattina sono uscito presto,
quando il buio piano piano si ritira
e inizia a spuntare la prima luce.
La mattina presto
è tutto più bello:
i colori, i rumori, le luci…
l’atmosfera è diversa
dal resto della giornata.
Camminando camminando
mi sono fermato al bar,
ho consumato un cornetto
e un cappuccino…
Fare colazione al bar è piacevole,
c’è più gusto.
Ora,
mi fermo solo dal fornaio
a prendere il pane
e me ne vado
dritto dritto a casa.
Davanti al piattino che fuma
mi costringo torpore
contro gli sbuffi di nebbia
del fiato di ognuno che non sei,
ma anche i leoni della piazza
sottostanno a un destino che non sono
e al marmo stuprato da sconosciuti.
Dovrei sempre avere una penna
per cambiare le cose, disegnare
una sinestesia, ad esempio,
e mangiare il tuo tatto
ogni mattina
per cura.