non dimentichiamo mai
quanto è bello vivere
alla luce del sole e correre,
correre a perdifiato
urlando viva la libertà.
Una libertà che ci hanno sottratto
e che tanti non potranno più ritrovare
in questa vita perduta per motivi ignoti.
Schiavi del sistema e del potere
condizionati e forse programmati
per una vita a breve termine.
Vivere è un costo
e se il soggetto non rende,
non serve più, bisogna isolarlo,
lasciarlo morire d'inedia e stenti.
Indubbiamente non si può accettare
questo ignobile decadentismo globale.
E un senso di imminente apocalisse
Serpeggia sordamente
Questa terra non è la nostra serra
Dove un tempo pioveva
Lacrime di pioggia
nella mente sua
e pioveva forte
ed il vento aiutava la sua voce
voce d’innocenza…
E il silenzio nascondeva la vergogna.
Lacrime di pioggia quella sera
non bastava nemmeno una preghiera
mentre il giorno spariva
tra la pioggia e il vento
fra le stelle e il cielo
i suoi occhi non parlavano
valevan solamente
non rivedere il giorno.
Lacrime di pioggia
d’innocente creatura…
Derubata della sua vergine età
che il silenzio nascondeva
e la pioggia consumava lentamente
la sua voce.
Forse dovrei imparare a volerti più bene,
almeno per le infinite emozioni
che da sempre mi destini,
non riesco a smettere di pensare,
quanta felicità ho potuto cogliere
nel troppo tempo insieme!!
È finalmente arrivato il momento,
devo impegnarmi di più,
se il cielo ci ha destinati insieme,
non è mai tardi per incominciare a condividere,
l’uragano di emozioni che custodisco nel cuore!!
È immenso l’elenco dei sentimenti
siamo all’ultima pagina, della nostra bellissima
amicizia, e all’aurora di un autentico capolavoro,
da sempre mi aspetti senza riceverne mai niente,
ora otterrai tutto quello che chiederai,
tutto il buono che sinora
ho imperdonabilmente trascurato!!
non ha radici.
eppure, fermo,
verde e rigoglioso,
resta lì, a regalarmi riparo e ombra
quando il sudore
sgorga copioso
dagli affanni dei miei giorni.
La mia isola,
non ha fondali.
eppure, senza un perché, resta ancorata
pronta ad accogliermi
ad ogni naufragio,
quando il cielo turbinoso
devasta incurante
i passi faticosi del mio cammino.
E questo luogo che chiamo casa
non ha fondamenta
eppure trattiene in se l'essenza stessa del mio essere
e mi consola nel pianto e nel dolore
e mi tiene salda in un materno abbraccio per non lasciare che io mi perda
errante tra le macerie del mio cuore.
E mi fermo a guardare
un ruscello che sale,
un gatto che scappa
inseguito dal topo,
un lupo ferito
da un timido agnello.
Mi è forse dato di volta
il cervello?
Eppure è così
ne sono sicuro,
l’ho visto l’ho visto
l’ho visto lo giuro.
E come se questo
non fosse abbastanza
mi fermo a guardare
per caso . . . così:
un cane che corre
intorno alla stanza,
in cerca di un vano
per fare pipì.
Mi sembra normale,
almeno non graffia
e appena mi giro
si accosta e mi annaffia.
Non puoi farci niente
è il mondo moderno,
sempre più strano
confusionale.
Ti adegui, ti impegni,
ti credi arrivato
e invece rimani
ogni volta . . fregato.
che meridiana confusa tace
e non ancor sollievi di più
gentil cura che reca in dono pace
non esser diverso da sua statura
che vuolsì nobilitar umana face
invero non entrar in loco oscuro
se vuoi consiglio dalla luce
Ancor non sperar in cosa triste
ma al cor allieva solievo
e piacevol tempo e liste
che breve vita per l'evo
ed è sogno a cui seguir piste
a cui seguir vino che bevo
Quanto ti trattano male: diventi
più forte ...
Non è la gentilezza qualcosa
di non necessario, essa è fondativi
ma quando cerchi la beatitudine
segui il Cristo sulla Croce
che come lui accompagno l'ore
in cui venturi sereno il fuoco amico
della conoscenza ambivi,
arcano gimno-sofista,
e tra alambicchi e sospiri
meditavi sulla veridicità del testo
e sul sapore dei Whisky
così nella sera il villaggio sereno
tace e candidamente ammira
sul suo fuoco d'occaso l'antipode
dove l'alba fiammante sdecliva
par tutto nuovo e forse sereno
come quel dì materno in cui
la prece si mutò in rossore
e di quel calor pieno
che la speranza avidamente
trattiene - feroce.
Così l'alba sveglia le membra
e la speranza incoraggia lo spirito
sono forse giorni di pace
poiché v'è saggezza
grazie a seguir di Dio il consiglio.
Qualcuna con la forza dell’universo,
di cui posso fidarmi ciecamente,
ti porto sempre con me
come un raro tesoro, preziosa come il pane,
l’amore che ci unisce, è sempre a due passi da noi,
sempre ci ruota intorno al cuore,
sempre amorevole di una tenerezza
che invade misteriosamente,
per realizzarci il meglio, sei un dono della vita,
se stasera sei qui sul mio cuore,
fra le tue braccia di dolcezza
si affaccia l’amore!!
Mi accontento non oso la minima resistenza,
per conservarmi sulle sponde di così
tanta beneficienza, colmo di gioia
intorno non vedo
altri voli di sogni che contengano la dolcezza,
e il riposo fra le tue braccia!!
Dicono
Varia e mutevole cosa è la donna
pelle di carta straccia.
Ho lasciato correre nero liquame
parole, solchi per ogni brandello
appeso a questo filo di carne.
Ho lasciato fare
strappato le braccia all’orgoglio
ceduto il nervo, scavato le ossa
succhiato il dolce peccato
e poi ho ingollato rosse colate
prosciugato crateri bollenti
abbiamo attorcigliato le carni,
ci siamo fatti nodi stretti,
con le lenzuola i grembi avvolti.
Mi camminavano dentro schiere di uomini in fiamme
lame di organi, piume di frecce di sangue.
Ho ripulito ogni strazio, bruciava tutto.
Ti ha sbattuto la fuga al mio letto,
mi hai suonata, corda di violino
e ho inghiottito ogni ritmo.
Con quale lirica oggi volgi le tue vele altrove?
sui polpastrelli segnavi note d’amore.
L’ira arde e travolge, divelta l’anima, il corpo
gettato sul ferro, discendo tra le ombre
perché possa io schiuma sul mare fare a pezzi
ogni nave, esserti rovina, regina senza corona.
Possa io bruciare ancora.
Gloria agli Dei
In quest’inno di rigenerazione
Apritevi Fuoco, Acqua, Terra, Aria, Energia Vitale
Tutto è in me
Cammino tra voi, glorioso Dio e gloriosa Dea.
Gloria a voi energie supreme
Gloria a voi Dei fonti delle mie forze
A voi che nulla vi ha preceduti
Gloria a Madre Terra nostra nutrice
Gloria ad Eros, la passione dei sensi,
il principio creatore di tutto
Senza di voi nulla potrebbe esistere e divenire
Non vi sarebbe luce
Ne pietra filosofale ne elisir di lunga vita
Gloria a voi che date tutto e non ricevete nulla.
Oh essenze immutabili
Invisibili ai miei sensi
Voi che andate oltre ciò che i miei occhi riescono a vedere
E le mie orecchie riescono a sentire
Voi che avete tutte le forme
E tutte le forze esistenti
Re e regina dei cieli
Della Terra
Dei corpi celesti …
E del vuoto universo
Dei del giorno e della notte
Dei dagli innumerevoli nomi
Che avete incoronato il Drago della saggezza e della conoscenza
Tra le mille colonne dei templi
E le lunghe fila di torri
Appaiono le vostre statue che si innalzano verso il cielo
Voi possessori delle innumerevoli forze che risiedono in me
Voi che siete nel mio corpo,
Nel mio spirito
E in tutti gli esseri
Voi che siete nelle terre abitate e disabitate
Voi che siete dove nasce la Luna e tramonta il Sole
Voi che siete dove nasce il Sole e tramonta la Luna
Voi che siete in questo mondo e negli altri mondi
Non vi è nulla che sia privo del vostro essere.
Benedette siano le vostre energie …
L’ambizione di Zeus
L’intelligenza di Athena
La creatività di Efesto
E le mille altre vostre energie
Sono la nostra vittoria
Trasformano gli uni negli altri
La realtà del pensiero
Nella realtà del mondo fisico
E sconfiggono le ombre
Son come semi che germogliano o rimangono chiusi
È la differenza tra chi crea e chi non crea
Al fine di realizzare se stesso
Tra chi sale verso l’Olimpo
Ottenendo la vittoria
E chi
Nelle ore più buie
In mezzo ad un vento turbinante cosparso di frecce
Sprofonderà alle porte degli inferi
Berrà sangue
Che scende in un arcana pioggia
E sarà arso dal Fuoco.
Oh Dei dalla luce viva e penetrante
Il divenire è trasformazione
Moriamo e rinasciamo in ogni istante
Perché ogni istante ci trasforma.
Oh Dio e Dea
Che io possa risorgere ancora
Superando me stesso
Nel mio cammino su questa Terra
Facendo crescere le vostre forze in me
Morto e risorto innumerevoli volte.
Logos profondo
provieni dall’alto
indistinguibile e immacolato,
un foglio bianco.
Sei radicale libero
unità di fondo
per tutti uguale, pathos
a nutrimento. Ma
senza accettazione
dell’inaccessibile
accentui solo conflitti
di interessi terreni, e mai
trovar pace potrai.
Perché sei carta assorbente,
di superficie che affligge,
il Dna e dintorni
da cui prendi spunto
e l’irrazionale vesti
mentre scrivi
il tuo distintivo
e singolare libro.
Cercando qualcosa
In una voce monca
Graffio e scavo
Cercando parole che non scivolino via
Un bagliore di luce nella pioggia
Anche solo tristezza
Qualcosa di bello
Continuo
Finché non lo trovo