nei momenti di quiete
quando vi date riposo sul mare e
unite la terra al cielo
e di gioia
cantate ai gabbiani ,
agli alberi ,
alle pietre,
alle case,
alle rocce .
Quale meraviglia
è il vostro gioco
che mi fa sollevare la testa .
Gennaio traspare
bianche piume filate
di leggerezza
impregnate d'azzurro.
distante ormai da qualunque sogno,
ostaggio della banda degli amorfi,
immagino così i miei colori.
In questo primo incedere del giorno
di luci questa strada si colora
con i sorrisi d’alba consenziente
e lampi dei ricordi miei migliori.
E sull’asfalto tutto si trasforma.
Quel grigio par che viri nell’azzurro
e i motori più rumor non fanno
‘sì che un po’ di quiete si solleva.
Calcato dalle orme del dissesto,
fiaccato, un giardino fronte casa
sbadiglia e poi nell’aria esso si scuote
al fiato emesso dalle irate rose.
Nessuna meta almeno oggi assilla.
Mi gusto il giorno come fosse miele,
m’illudo di volerlo archiviare
nell’albo sacro di quelli miei migliori.
Attorno, ogni cosa non delude,
un attacchino non spoglia il poster
d’un mare che mi guarda e mi domanda
quand’è che torno per toccare l’onda.
Frenesie romantiche, le mie!
Di bel non trovo sol che qualche traccia
lasciata dall’inchiostro di un poeta
che può solo firmare un’armonia.
*
Antologia TRA I RIFLESSI DELLA POESIA a cura del Gruppo On line (Facebook) Riflessi di Poesia, pubblicata da Amazon 2022
che a lungo ogni sera,
con tenerezza infinita,
un tempo trascorso
lentamente la mia madre accarezzò,
nella casa d'Inverno
dalla neve sepolta,
in cui prima che io muoia
ancora le mani voglio immergere,
laddove limpida e immensa scorre la Neva,
verso San Pietroburgo eroica e stupenda,
per lunghi anni
dal crudele assedio straziata
di feroci soldati
dalla divisa del colore dei lupi,
ove, nella bella stagione,
dai ghiacci libera,
la terra mia profuma!".
L’amore ti sta bene, sei sempre sorridente,
creatura di gran classe, dovunque ti incontro,
salto dal veicolo, e non voglio sentire ragioni
vengo subito a baciarti, è un mio dovere!!
Sai bene, non vorrei mai distoglierti,
lo sguardo di dosso,
starei volentieri, tutto il giorno di servizio
sulle tue morbide labbra, perché questo
immenso amore, continui sempre
a crescere, ed io sempre al posto mio
nel tuo cuore, e tu sempre al mio fianco,
la gente dice sempre che siamo
un gabbia di matti,
si ma rinchiusi in una gabbia di autentica felicità,
con sempre addosso l’amore,
ad un passo dalla primavera,
amarci così è cosa facile!!
Col canto delle suole e degli squilli
Sono sonori gorgoglii...
"Come crescono in fretta!"
Congesti, mucchi di vesti, di marca o logori
E si passano di fianco con gli occhi spenti
Si salutano due conoscenti:
"Hey!" Lui e "Hey!" Fa lei
E poi riprendono i passi...
Va bene... Ciao... Ci vediamo...
Nemmeno il loro nome ricordavano
In fretta scappano dall'onta di disagio
Adagio, verso l'onda umana che li cingerà accogliente
Osservo la città
'o muoccolo se stuta 'int'ê mmane chianu chiano.
Ô pprincipio 'a sciamma è nu bellu fuoco ardente,
te cuoce quann'a tuocche: è fforte, preputente.
Corre e ffuje 'o tiempo, 'a miccia se cunzumma
e llassa 'int'a ll'aria ll'addore agre d' 'o fummo.
Ntanto ca pienze ô passato, a cchello ch'era...
'e nnotte, 'e juorne passano...e llenta cola 'a cera.
Il canto semplice del cielo
si tiene tra le stelle.
Sono posti generosi
di lacrime e preghiere
desideri appesi come frutti al ramo
implosi
come bolle di sapone .
E poi saranno bagliori lucenti
emotivi e fragili
e poi saremo leggere ombre
che la notte fiorisce.
… e si sta leggeri
come mucche ai pascoli .
ma la voce era la stessa
il sintomo, gli dissero,
era senza implicazioni
eppure la più incerta
sapeva del silenzio
ma come in un ricordo
sembrò quasi assecondare
i giorni successivi
si videro i legami
e già dopo il digiuno
nessuno più credeva
il seguito fu per sempre:
il trasporto
l'annebbiamento
il corpo abbandonato
io potei dargli
solo un'altra morte
e dirgli che domani
saremmo ritornati.
Da te, è senza ombra di dubbio,
il posto più bello che c’è,
l’angolo migliore di questo mondo,
c’è tutto un altro mondo fantastico
tutto da vedere e tutto da scoprire,
quante emozioni!! Alla prima occhiata,
si pensa subito tutto questo sarà
ben difficile da governare!!
Innocentemente quante cose ci sono successe,
ogni cosa qua dentro è necessaria,
niente resta impassibile
a tutto offri una mano, in un lampo diverti,
mi sembra di avere a che fare
con un centinaio di mani, sei tu la padrona,
di questa stupendo regno, non sprechi mai
il tuo tempo, da te le magie pregiate
da semplici pensieri, nobili privilegi,
mi consegni, intrattenendomi a lungo qua dentro,
e persino ringraziando per esserti venuto a trovare!!
Lei bacia i crocefissi
glielo dico che è solo legno e plastica
ma ha i suoi riti pagani
i suoi feticci di falsa sacralità.
Mi piacciono le sue mani
quando scarta una caramella
e se la porta alla bocca
con noncuranza, indifferente.
Potrei divertirmi per ore
a fare dispetti alle sue cose,
potrei truccarmi col suo rossetto
e indossare qualche suo foulard.
Ho le dita infilate nello stipite
quando chiude la porta
ma non soffro e rimango ligneo
e potrei fischiettare nel dolore
la marcia trionfale dell'Aida
ma sarebbe cosa da tutti
meglio un pezzo di Reinhardt,
Django Reinhardt,
che so che non le piace.
Potrei pure prendere i suoi trucchi
e gettarli nell'organico
come sfregio alla sua noiosa routine
delle spazzature incasellate.
Potrei anche chiederle di amarmi
come fosse l'ultimo respiro
e al suo sì potrei ridere di lei
fragorosamente, senza ritegno.
Ma non farei nulla di tutto ciò
rimarrei solo e fermo
su quella sedia, a rimirarla
dalla mia bianca prigione.
quando negli occhi dei bambini,
ci vedono scritte pagine,
che parlano di futuro.
Come sono carnali i nonni
quanno hanno davanti,
un bimbo che con un loro figlio,
ha tanta somiglianza.
Come sono belli I nonni,
quando con gli occhi luccicanti,
commossi piangono lacrime,
che sembrano punte di diamante.
Come sono belli I nonni,
quando con le faccine stanche,
si fanno dipingere i capelli d'argento,
da una luna tonda e bianca
Come sono carnali i nonni,
quando accarezzano dita piccoline,
e le stringono forte al petto,
come se fossero gioielli.
Come sono scugnizzi i nonni,
quando con lo sguardo birbante,
raccontano una storia del passato,
un tantinello intrigante.
Come sono delicati i nonni,
quando sotto il peso dell'età,
per non rischiare di cadere,
devono spesso appoggiarsi.
Come sono affettuosi I nonni,
quando stringono al seno,
come un fiore sbocciato,
qualche bel nipotino.
Com'è triste, com'è brutto,
quando i nonni se ne vanno:
tremano con la mano,
mentre si avviano salutando.
Intanto che si allontanano
e come stelle vanno brillando,
cento angioletti dal cielo,
cantano loro una ninna nanna.
Voglio mandar giù un altro boccone,
del tuo amore, voglio accuratamente ripiegarmi
avvolgermi di nuovo, nella coperta di lana del tuo amore,
voglio ritornare l’uomo più tranquillo de mondo,
insieme a te, sto sempre a mio agio!!
È un bel pezzo, che manchi, voglio ritornare indietro,
senza di te i miei occhi
non riescono ad abituarsi a questo nuovo anno,
né approfitto per chiederti,
se io ancora nel mio cuore ti porto,
se non mi stanco di chiederti di risederti accanto,
negli attimi che resti senza parole,
non senti di doverti curare più di me,
per caso, non ti dispiacerebbe,
aiutarmi?