Il cuore disperso
nel cielo della traversia
Impara a vivere
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Profilo Autore: Laura Lapietra  

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Da qui 

riesco a vedere l’inverno 

cristallizzato su un pugno di case 

da qui lo accarezzo e lo adagio 

alle finestre rettangolari 

dove il raccoglimento delle nuvole 

danza  tra le ombre della stanza  . 

Se potessi vorrei portare il pigolio

 in un nido dei boschi o una melodia 

nel silenzio delle vie. 

Troppe mancanze 

hanno strade asciugate  dal vento e

 il cielo  non più sorvegliato

scivola giù e 

gira , gira , sopra la mia testa.

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Profilo Autore: Caterina Morabito*   Socia sostenitrice del Club Poetico dal 14-03-2014

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Shoah

Vorrei ricordare l’ingenua neve
nel suo tentativo di coprire sangue
per illuderci forse che ogni cosa
possa essere occultata, mai esistita.

La memoria, però, travalica il bianco,
va oltre ogni filo spinato, oltre ogni arma.
Supera distese perverse, malanime,
recinzioni incomprensibili e fa la storia.

Io amo cantare le gesta dei miei eroi
ma devo, perché voglio, rammentare il male
per fare in modo che mai più si ripeta.

E tuttavia, davanti a un foglio immacolato,
mi chiedo, oggi, cosa può fare un verso
se non il verso all'impotenza umana.

La mia poesia, che tanto chiamo in soccorso,
non é capace, neanche lei, di lenire dolore.
Solo pregare.

*
26/01/2023
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Profilo Autore: Aurelio Zucchi*   Sostenitore del Club Poetico dal 04-03-2020

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Pioveva un fumo nero

nel cielo di Auschwitz,

i miei cari non c’erano più

e l’anima tremava

ad ogni grido nazista,

ad ogni sevizia consumata

su questi brandelli di pelle,

su questi involucri

di corpi vuoti

derubati anche dei nomi.

Pioveva un fumo nero

nel cielo di Auschwitz,

nell’indifferenza del mondo,

nei silenzi di Dio,

fra mura di filo spinato,

fra il cigolio stremato dei vagoni.

Pioveva un fumo nero

nel cielo di Auschwitz,

era un mondo assassino

a decidere delle nostre vite.

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Profilo Autore: rosa dei venti  

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Viaggio della memoria dove
mente e cuore non dimenticano
dove la crudeltà corre sui binari del
dolore ,dove a grandi e piccoli
hanno  tolto la loro dignità, ogni attimo
distrutto da chi si era impossessato
del loro potere, ma nessuno più  deve
dimenticare quanto l'uomo
di tanta cattiveria senza pentimento
siano stati capaci di come l'uomo
tanto dolore
abbia procurato .
Viaggio della memoria per le vittime
dell'Olocausto di quei bambini
di tanto coraggio.
Lacrime continuano a bagnare
i nostri visi mentre i ricordi
sono sempre più  decisi ,
di quei cuoricini che battevano
all'impazzata quando le loro mani
dalle madri venivano strappati.
Una vergogna di un dolore
incontrollabile
tu uomo mai potrai dimenticare,
il cuore ascolta ancora il dolore
mentre il viaggio della
memoria continua ad urlare il suo
terrore. Luoghi  impressi nella mente
nessuno mai ricordi cancelleranno.
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Profilo Autore: Rita Angelini  

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Nella sua consistenza par delicato,
Da Madre Natura è stato creato,
Anche la sua forma è assai particolare,
A chitarra partenopea par somigliare.

Va accarezzato a mo' di tergicristallo,
Come si fa con una sfera di cristallo,
Il tatto ne rimane assai lusingato,
L' oro in confronto par cartonato.

Nel mentre tutto ciò accade,
Di repentin durezza il tuo corpo s' invade.
La morbidezza che parea come un tasto,
Con forma contundente fa contrasto.

Così tanta elegante e simmetrica sinuosità,
Crea variazioni volumetriche ad ogni età, 
Che il culo per sempre abbia gloria,
In quattro quartine ne faccio memoria.
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Profilo Autore: Stornello Meneghino  

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Limerick AAbbA.


Ventisette gennaio: la memoria
d’una pagina orribile di storia…
ma l’alzheimer la mente
svuota ormai della gente
e s’approssima altr’evo senza gloria.


27/01/2025


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Profilo Autore: ioffa  

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E così ricordiamo

quel che più noi temiamo:

che nel mondo s'espanda

quella folle domanda.

- Quale razza migliore

si ergerà nel grigiore

di striscianti coscienze

tra paure e violenze? 

E così ricordiamo

quel che bene sappiamo:

uguaglianza e giustizia 

fanno poca notizia, 

ma soltanto con loro

vi può esser decoro. 


Mi sorprendo e spavento

quand'ancora nel vento

vedo finti sorrisi

verso cuori derisi. 

Quelle ipocrite lingue

di grettezza son pingue. 

Ignoranti commenti

giudicanti: serpenti! 

E così ricordiamo, 

ma non sempre capiamo:

siamo tutti fratelli

di un sol puzzle tasselli

e non serve memoria

se col cuor fai la storia!

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Profilo Autore: MArTe  

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La solitudine 
È una fedele compagna 
Con lei puoi parlare 
Sempre
Di qualsiasi cosa
Non ti lascia mai 
Non dimentica nulla
E il suo silenzio 
Vale più di tante parole
Sparse
Nel vento del nostro tempo
I miei sentimenti 
Si sono abbattuti 
Contro il muro dell'indifferenza 
Astrusa ormai
È la nostra esistenza 
Ho perso il valore dell'amicizia 
Non so più cos'è una donna
La strada è lunga 
Ma ho ancora accanto 
La mia fedele compagna.
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Profilo Autore: Francesco Gallina*   Sostenitore del Club Poetico dal 09-05-2024

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Poeta in giovinezza, un silenzio di quasi mezzo secolo e mi rinnovo poeta nel virtuale

Quel giovin non son più nel novecento
solitario poeta nel mio mondo,
cantor silente sol per me facondo
senz’eco d’un fuggevole momento.

Or cammino movendo cauti passi
a tentoni giocando a mosca cieca
e l’anima consegno in ipoteca
ad angeli e talora a satanassi,

a lettori ed autor che non conosco
dei quali ignoro il volto e la dimora
cui, come avessi eterëa Interflora,
invio fiori raccolti nel mio bosco.

Le parole che affido a cotal vento,
frecce o carezze ch’ho lanciato in cielo,
evanescenti in quello che rivelo
in gioia, indifferenza, o in un lamento,

corron per questa che mi par magia,
un virtuale ch’è pur tempo reale
e pei sentier di tanti cuor risale.
È avventuriera oggi la poesia,

per me che mi ritrovo attor di scena
istrïone dal volto mascherato,
perché ad affabular m’ha affabulato
qual luce che ha ammaliato una falena.
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Profilo Autore: Sisifo Gioioso  

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Viviamo istanti deviati
oltre le leggi di tendenza
oltre gli istinti
socialmente smussati


e non possiamo innamorarci
liberamente
veicolati come siamo
da criteri di mercato
da modelli patinati
da impulsi plastificati.


Incappucciamo scelte
e sovente le impicchiamo
per una fame artificiale che mai
riusciremo a soddisfare
ponendoci su piazza, spiazzati
dalla nebbia tra le idee
nebulosi grovigli
di dubbiose certezze
per essere
solo copie conformi a vacche
non sempre … solo da latte.


Rientra in te
il cuor ti reclama
a coscienza pone obiezioni
che s'infiamma
e dentro … bruci.



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Profilo Autore: Bowil da Wilobi  

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Clap, clap, clap! 
Ancora, dai!
E batti le mani per
Il tuo idolo
E strappati i vestiti!
Clap, clap, clap!

Eccolo, parla!
Senti la folla, 
Senti che boato!

Clap, clap, clap!
"Oh quanto è bravo,
Oh, quanto è bello!"
E clap e clap e clap! 

E poi ci sei tu
Che altro non sai
Che fare clap, 
Che altro non sei 
Che uno spettatore 
E fai clap, clap e ancora 
Clap, clap, clap! 

E nella folla 
Ti perdi
E altro non sei che 
Clap, clap e clap... 
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Profilo Autore: Lars  

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Anime nel vento

bruciano come le ferite della storia,

son lembi di pelle scuciti

dai cieli della vita,

numeri tatuati d’orrore

su bozzoli di scheletri appassiti.

Il cigolio d’un vecchio vagone

è il triste carillon del terrore,

la morte s’aggrappa ai fili spinati

in un grido affamato di dignità:

ecco l’inverno più buio

del respiro dell’umanità.

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Profilo Autore: rosa dei venti  

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un grigiore intorno
che non ti dico

a parlare in panchina
solo un ricordo d’amico

vado sulla passeggiata
infagottato
come un passero
dal freddo intirizzito

entro al caffè sul viale
altre nuvole in testa
vapore in tazza

una tisana farà bene
nessuno parla

gioco a bigliardo
con palle rotte
già di mattino
figurati tutto il giorno
a gettoni e bigliardino

quando torno per pranzo
è tutto spento
però la casa è accogliente
e sul divano
m’aspetta fedele
il silenzio
compagno di stanza

poi salgono certe ombre
dalle scale
anche loro diafane e digiune
così ci beviamo insieme
calici in abbondanza
giusto una paglia
la sera è fatta

alla stessa ora
ascolto la vecchia
sullo stesso piano
a portare la monnezza
e nella toppa sempre a girare
una chiave sbagliata

come del resto
ci passo le notti
a far scattare la serratura
d’una vita bloccata


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Profilo Autore: puerlongaevus  

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Un gomitolo di battiti

rannicchiati nel fumo

albeggia straziato nell’aria

in un saccheggio di volti anonimi

deportati dalla folle ideologia

di storie senza più memorie.

Tremano i disegni del disprezzo,

Auschwitz è un cielo di filo spinato,

un’atroce fabbrica dell’odio,

un’indelebile nevicata di morte,

l’inciampo imperdonabile dell’umanità

scolpito sulla pelle dei pochi sopravvissuti.

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Profilo Autore: rosa dei venti  

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