in queste notti d'inverno buie e fredde
Te ne sei andata via senza più soffrire
ma hai lasciato in tutti noi un vuoto nel cuore
Mi sono rimasti solo dei bellissimi ricordi di te
La tua assenza è indescrivibile ma ti porterò
sempre nel mio cuore
Buon viaggio zia angelo bianco sarai la mia stella luminosa sul mio albero di natale
è come la neve che si scioglie
penso a chi non c'è più
al tempo che indietro è andato
ha viaggiato su rotaie
ammalate graffiando
muri gonfi di cemento
e dispersione di calore
penso com'è veloce la luce
è veramente straordinaria
solare, ci scalda facendoci da madre
se pensassimo a quanto fortunati
siamo saremmo al settimo cielo
ma tempo non abbiamo
pensiamo che è scontato
abituati così, illuminati
da quando siamo nati
il dono più grande
che molti lo desiderano
per la carestia, troppa miseria
mangiata dalla lussuria
a tradimento mentre si soffre
Amo la dolcezza della tua voce,
amo la tenerezza dei tuoi occhi,
amo la delizia dei tuoi sorrisi
si dirigono quotidianamente per il verso giusto,
veloci vengono ad arredare,
abilmente e con buon gusto,
l’atmosfera sempre in penombra del mio cuore!!
All’atteggiamento calmo e sereno,
di simili meraviglie, chiude gli occhi,
e si rilassa, felice, alla tua raffinata dolcezza,
crede e si abbandona ad assaporare
quanto di benevolo riesce a trasformare
in mio stato d’animo, inconsciamente,
nel mio profondo oramai, non ho più dubbi,
sarà pure una mia folle idea,
ma la felicità inizia ad esistere
quando arrivi tu, che fiduciosamente felice,
infondi la tua stessa felicità alla mia anima!!
buca i confini del tempo
Fa caldo in casa, c'è un'aroma profumato
ed il cane nel cortile che abbaia
e il gatto che fa le fusa
Pentole borbottano ed il profumo di cibo che si diffonde
in tutta la casa
Nel freddo spuntano le prime viole
non si cancella il dolore della guerra
sta nel cuore rimane lì e si chiede
se deve prepararsi, ma le melodie del cuore vincono sempre
bellissime sono, si lasciano sfiorare
se sapessero quanto amore danno forse canterebbero
la tristezza di una sola melodia
Danzerebbero in sguardi pensierosi
giorni, rivolti al sole, che coperto rimane
nei silenzi, nei respiri, come segno di pace
nelle preghiere silenziose rivolte ad esseri
distrutti fuori e dentro di sè
nella propria anima, perdendo pure lei
cercandola, senza trovarla
Scritta a quattro mani
Circoli viziosi
che appesantiscono pance e circoli
a viziare sensi che alleggeriscono il peso
di vite offese dal far di pochi.
Compagni di un viaggio a parte
tra debiti e crediti, seduti su emozioni
oppure ad onorare riflessioni
nel piacere di prendere o dare
tra ossessioni e visioni.
Ma la maggioranza
vuole galleggiare sui gommoni
anziché tentare
un ritorno all’uomo nuovo
predilige evadere e tv.
Un adagiarsi, dopo avere perso
carichi d’amore, doveri e virtù
- oro, incenso e mirra -
nel solito mare di guai.
Pregi lasciati alla deriva
e derisi per quattro soldi
e due balocchi. Reputati
inutile zavorra
che non permette
di raggiungere più in fretta
il muro del pianto
- quello vero
naturalmente -
E’ autunno,
spogli sono i rami degli alberi,
e l’asfalto è un tappeto
di foglie gialle.
Il cielo è grigio,
un tiepido venticello
mi accompagna nel parco,
dove giocavo da ragazzo.
Nel profondo silenzio
di questi viali,
tanti ricordi
mi passano nella mente
che mi prende la nostalgia
della lontana giovinezza.
Un passerotto
svolazza da un ramo all’altro,
poi,
si posa su uno e ci rimane.
Penso alla mia vita di oggi,
a cui devo tenermi aggrappato,
senza farmi amareggiare
dalle fantasie del passato,
dagli errori commessi,
da quello che potevo fare
e che non ho fatto.
Intanto,
il passerotto è volato via,
insieme al vento,
ma comincia a piovere,
piano,
mentre io vado via,
camminando sulle foglie gialle
dell’autunno.
doppo pochi mise ca si' nnato.
Nun te ll'hê mparà a scrivere,
né a leggere: nasce ggià mparato.
Nun è nnecessaria 'a traduzione,
nun tene bbisogno 'e spiegazione.
S'ausa spisso...è cchiena 'e vita.
sape 'e bbuono: è ddoce...sapurita.
È na parola tarmente facile,
ca nun s'ha dda manco studià.
P' 'a dicere nun hê essere strologo
e nun hê essere bravo a pparlà.
Però te dà nu calore, nu cunfuorto,
n' emozione ca nun se ponno spiegà.
È na parola, ma pare n'abbraccio:
è cchiena d'ammore e umanità.
È na parola ca se dice c' 'o core,
chiena 'e sentimento, chiena d'ammore.
P' 'a dicere nun ce vo' 'sta granne abilità:
è facile, ognuno sape dicere "mammà."
Giovanna Balsamo
frutto dei bagordi del giorno prima,
la sveglia non ha ancora suonato,
ti alzi più del solito assonnato.
Nel bagno il giorno ancora non c'è.
senza occhiali confondi water con bidè
poi ti siedi e aspetti qualcosa,
che non avrà certo profumo di rosa.
Qualcosa inizia intanto a farsi sentire,
contro la panna del di' prima vai a inveire,
un odore pungente interrompe l'impasse,
la toilette diventa una camera a gas.
Evacuando il dolore di pancia va via,
sul fondo del water intravedi una scia,
decidi quindi di terminar questa poesia,
è giunto il momento di far pulizia.
E mi afferro ad un filo d'erba
Per non cascare
Nell'immensità dell'universo
Crescevo sotto l'infinito
Ed un turbinio di stelle
Accompagna la mia veglia
Quando riguardavo la mia immagine
Sotto l'orsa a studiar le carte
Vedevo tutto diverso
Come se nel cielo
Il lento muover delle stelle
Avesse cambiato verso.
Così rimembro io
La perduta voce
Di quell'amore che volle
Lasciarmi solo
Ma più tremendo
Insieme con il corso
Del cielo trepidante
Ed il filo d'erba che mi sostiene
Cambia al variare della stagione.
nuovi inquilini tornano a dar calore,
per undici mesi in letargo in cantina,
rieccoli a casa tra salone e cucina.
Escono dal cartone alla spicciolata,
tra i bambini la festa è cominciata,
vanno sull'angolo più bello dell'appartamemto,
non pagando l' affitto senza pentimento.
Con loro portano anche le caprette,
che campeggiano vicino le casette,
tutti trovano posto a casa mia,
facendomi sentire più in compagnia.
Loro son degli osservatori niente male,
a tavola han notato che manca un commensale,
ma essi la nascita han missione di portare,
mentre il lor silenzio tu lo sentirai gridare.
Anche mentre ti aspetto,
con la stessa frenesia di sempre
vedo come ti prepari, sei bellissima
negli occhi hai di già due stelle,
cedo già all’emozione,
sarai meravigliosa, come sempre!!
All’apparir trasformerai tutto in gioia,
come sempre, tremeranno le mani
nel dirti che sei più dolce di una poesia,
all’aggrapparmi al tuo abbraccio
pieno di speranza, sentirai soltanto
il richiudere la porta del tuo cuore,
io mi accomoderò al secondo piano,
è lì che conservi tutto il bene,
che mi appartiene!!
Nessuno ancora
tranne pochi fantasmi
hanno sorvolato il sito
Danzano comparse
tastando il terreno
ma l’inganno serve
per non dimenticarsi… di sé
Strano, questo modo di vivere… davvero strano
E’ un sistema che lega le mani
che vincola il presente e demanda
ad altri personaggi
il tuo esistere.
- così, non sarai mai libero -
Ti prego, lasciami cadere.
L'amore è un braccio pronto a sollevarti,
e adesso che ti ho perduto,
necessito di sprofondare.
Giù.
Toccare l'abisso.
Il profondo di un vulcano.
L'angolo più remoto di un tempio distrutto,
di un ricordo dimenticato.
Come una foglia che cade dalla sua quercia
e che il vento porta esattamente dove nessuno la troverà mai.
Esattamente come te, amore mio.
Dove te ne sei andato senza più corpo?
La mia anima ti è venuta a cercare e il suo involucro resta ancorato al respiro.
Necessito di liquefarmi,
di sgretolarmi, di frantumarmi completamente,
di diventare cenere.
Perché solo così posso tornare
in fasce bianche tra le braccia della luce.
Ho bisogno di cadere.
Ti prego, lasciami cadere.
i piu' attendon l'alba nella propria dimora,
il lavoro chiama i più mattutini,
i treni arrivan con i puliti finistrini.
La notte ancora avvolge tutto,
ma il suo buio sarà presto distrutto,
le prime voci s'odon nel vagone,
pian pianino si riempie la stazione.
Il rumore delle rotaie è già cadenzato,
il ciuf ciuf è un miraggio dimenticato,
le porte si aprono e chiudono in fretta,
sale gente con in man la schiscetta.
Una nuova giornata è già iniziata,
ognun con in dote i propri desiderata,
di nuove emozioni il tuo animo è ingordo,
mentre un baldo controllore sale a bordo.