Ondeggi con carezze per dimostrarmi affetto,
sempre sfogli con qualcosa di magico,
mi abbandono completamente
quando stiamo parlando, io volo,
da uno schianto di pace e di tranquillità,
confronto il tutto con il mondo in cui vivo,
niente possiede la tua preziosità!!
Averti vicina è dolcissimo,
è divino tenerti saldata fra le braccia,
sarà amore sarà affetto,
questo amore incondizionato
che parla con gli occhi,
forse sono troppo ossessivo,
chiedendoti troppo spesso di incontrarci,
sei l’unica ragione per vivere
io devo impegnarmi a farmi spazio,
ma tu dovrai insegnarmi a convivere
con il tuo cuore!!
Stranezze improvvise,
improvviso acquazzone.
Piove fanghiglia
cuore sporco d'odio.
Non odiare,
osserva il sole
splende sempre,
non oscurarlo
col tuo astio.
Vivi ancora,
so che vivi
divertendoti con lei.
Ci sarà sempre una lei
non puoi stare solo,
la solitudine è dei perdenti
e tu non lo sei.
Vivi, vivi adesso,
domani, forse è tardi,
c'è sempre un altro giorno
per chi ama,
per chi odia
c'è solo oscurità.
Strappa quel velo di malinconia,
permetti al sole di scaldare
quel cuore freddo come i tuoi occhi
che fanno finta di non vedere.
Lascia che il mare e la brezza
ti facciano riprovare quei brividi
che pensi d'aver perduto,
lascia che la tua mente
ritrovi la felicità,
è accanto a te
afferrala al volo
sarai felice
e amato dall'amore.
nell’ora della calma stesa all’ombra
dovrai trovarti al porto dei vent'anni
al molo del tuo primo pesce all’amo.
Di fronte al tuo naviglio, quello rosso,
seduto sull’antica bitta nera,
vedrai un volto che ti è molto caro.
Verrà a svelarti un piccolo segreto.
Così parlò la mia amica fata
che si eclissò tra rare nubi in cielo
nell’alba tra i colori sempre nuovi.
Da sempre Delia appare e se ne va.
All’ora convenuta vidi Peppe,
gli occhi neri di tanti anni fa,
le mani resistenti ancora ai calli,
i piedi nudi per sentir la terra.
Ti dico come far tornar la voglia
di prendere la canna per pescare,
pretesto sano a cui tocca obbedire
per metterti al cospetto del tuo mare.
Ricordi quella volta quando insieme
venimmo qui per dare da mangiare
a spigole ritrose ad abboccare?
Eppur restammo fino a notte piena!
Un po’ ci conoscemmo meglio e poi
ci consegnammo all’introspezione.
Nel cuore mio rimbomba adesso l’eco:
“Eppur restammo fino a notte piena!”
Così parlò quel caro amico Peppe
e subito svanì rapidamente
tra i color cangianti di un tramonto
e quel riflesso in acqua fu un incanto.
Sono partito con una valigia di cartone,
macchiata di colla e quasi tutta graffiata,
dentro c’era un formaggio, una pagnotta,
una bottiglia di vino ed un’altra d’acqua.
L’ho presa soltanto per non mortificare
i genitori, non m’avrebbero fatto andare,
i loro occhi erano lucidi, pieni di lacrime,
con grande fatica mi son dovuto staccare.
La valigia era pesante e poco la reggevo,
per non scontentarli, altro non potevo fare,
mi sarebbe bastata solamente la chitarra,
comodamente a tracolla, niente pesava.
I veri bagagli li portavo in testa,
insieme a tanti sogni da realizzare,
l’ambizione, l’onore e la gloria,
erano mio bersaglio da non mancare.
Di tempo, da allora, tanto ne è passato
e tante sono state le cose realizzate,
la valigia di cartone ora è di vera pelle,
ma quella vecchia non l’ho mai buttata.
Ora però, bisogna tirare le somme,
sempre mi chiedo: soddisfatto o no?
Di sogni, quanti ne ho realizzati?
Chi s’accontenta gode, chi no, crepa!
Un anno fa
era tutto come adesso
le prime rose
iniziavano a sbocciare
il sole aspettava nascosto
quel tepore
per assopir le viole
ed il vento
addormentava le nuvole
per poi farle disperdere nel cielo.
Come un anno fa
piangevi di dolore
la tua più bella nuvola è sparita
lasciandoti da sola nella vita
lei con il vento s’è assopita
e con il sole s’è nascosta
in qualche angolo di cielo
a curar le tue ferite.
Come un anno fa
pareva tutto come adesso.
Questa è la vita.
sarà per quelle stelle,
una moltitudine di luci
sarà per qullo spicchio in solitudine
che ha volontà di riempirsi e di svuotarsi
sarà per il bello di chiudere le ventiquattro ore in una scatola
e di ascoltare il nulla
sarà per la sonnolenza di un battito di ciglia
a dissolvere lo scricchiolio di quella falena
che ai vetri turbina capriole
e poi scompare
a filare di seta la notte
a disperdere in un battito d'ali
il mondo .
Non sapevo cosa volesse dire ridere di cuore,
ero così entusiasta nel leggere il tuo cuore
con unico potere distribuire amore
senza sosta, riempirne ogni spazio
del mio cuore dove soltanto ieri
regnava l’assoluto silenzio!!
Hai tanto amore che controlla la mia tranquillità,
hai cancellato ogni attimo che faceva
soffrire semplicemente
con la dolcezza della tua voce
hai portato il mio cuore al parco
gentile con quegli occhi di cielo,
sei riuscita a farle abbassare i finestrini,
all’interno si parlava un’altra lingua,
neanche lui riusciva a distinguerne
le parole, se poi è rimasto un’ora
da solo a parlare con te,
sento sta cambiando idea, e ritornerà a casa!!
Fiori d'Acciaio fragili e inermi,
troppo piccoli per capire,
troppo grandi per dimenticare,
vagano smarriti su strade deserte,
feriti nel corpo, violati nell'anima,
strappati con rabbia dal grembo materno,
mandati nel baratro di un avito inferno.
Li senti piangere di un pianto lontano
nel silenzio assordante di coscienze silenti,
li vedi camminare tra bombe e macerie
in un mondo malato di odio e rancore.
Avanzano avvolti nel loro dolore,
sporchi nel viso e la morte nel cuore.
Aride gocce di calda rugiada
ne solcano lievi i petali rosa,
un candido alone di luce soffusa
ne ammanta gli steli, ridente e radiosa.
Sembrano angeli caduti dal cielo,
eroi senza gloria e senza valore
germogli iridati di una terra impietosa,
semi di speranza di un mondo migliore.
vanno ascoltate
con gli acuti del cuore,
per sprofondare
in quelle emozioni
che evocano chi
l'anima ti ha fatto toccare
il cielo stellato,
e chi il cuore
l'ha reso prigioniero
per legarlo a sé
affinché
non lo scordasse mai
nei fondali dell'incuranza!
Le note
di questo pettirosso
che sull'ali di primavere
sono lire e chitarre
dal popolo
in basso cantate
ma più canzoni e più alte
di quelle basse
sono le poesie
e son io che canto
alle Pleiadi
chiedendo:
Voi forse siete nuove?
In questa notte
che si è accompagnata
dal canto del pettirosso
in questa sera
ormai si sentono lontani
bramiti che si effondono
nel vento in gran numero;
odorano di schiuma e muschio.
I pargoli dell'asilo
corrono senza pensieri
nel vento in gran numero -
parole e cipressi
monti e freschezza.
E' la poesia il canto
che l'anima eleva.
Tu che sei vita della mia stessa vita,
e anima della mia stessa anima,
la meraviglia dei miei sogni,
la gioia celeste che non si riesce a contenere
l’alba deliziosa che coinvolge,
e che attraversa in beneficenza
un risveglio con tutta la strada davanti!!
Amami nel nome dell’amore,
per la gran fatica che abbraccio ogni giorno,
nell’uscire di casa, per trascorrere
una immensa giornata in mezzo alla tormenta,
e incontrando ad ogni angolo l’angoscia,
quando si sta così di un bene,
al calduccio, dal rosa dell’alba
fra le tue braccia, amami e spiegami,
come il cielo distribuisce i suoi doni!!
si muovon con casco e fare repentino,
un puzzle in ferro stan per realizzare,
tutto il palazzo dovran ristrutturare.
Ben coordinati collaborano tra loro,
rispettosi delle norme sul luogo di lavoro,
dan vita ad una geometrica impalcatura,
che nascande del palazzo ogni bruttura.
Dal tempo l'edificio è stato logorato,
l'alternarsi delle stagioni lo ha segnato,
ora il momento di un restyling è arrivato,
dalle terrazze i fiori hanno già levato.
Anch'io vorrei un ponteggio su di me innalzare,
che i segni del tempo potesse eliminare,
ma purtroppo questo possibil non è,
bisogna accontentarsi di quel che si è.
Mi sono innamorato perché mi piaci,
come sei, e mi interessa scoprire
la felicità che contieni nel cuore,
e vorrei che i miei figli nascessero da te,
ti adoro perché mi piaci come sei,
è troppo bello volerti bene,
e mi piacerebbe in particolare,
che anche il tuo amore sia rivolto a me!!
Mi sono innamorato di te,
ancora prima di incontrarti,
essere innamorato di te significa,
che giorno dopo giorno voglio scoprire,
tutte le cose che possono renderti felice,
ecco solo questo mi interessa,
la tua felicità, in modo che splenda al massimo
il tuo splendore, a me basterà
il necessario per saper comunicare
con il tuo cuore!!
Non voglio complicarmi la vita
in questioni che non mi appartengono.
Ho chiuso un capitolo della mia vita
in cui mi sono ritrovata per puro sbaglio.
Non voglio addossarmi colpe non mie
ognuno ha il suo libro già scritto
e non possiamo riscriverlo a modo nostro
cambiando il finale, dobbiamo adeguarci
continuando a sfogliarlo giorno per giorno.