ci cerchiamo, ci ritroviamo
ci raccontiamo, ci viviamo
occhi negli occhi
lontano da tutto
all'oscuro di tutti.
Ci respiriamo,
nascosti dalle ombre
che circolano
nelle nostre vite.
Sospiri di cuori
che ancora s'amano,
sussurri di anime
che ancora si sfiorano,
tocchi d'amore di mani
che ancora s'intrecciano.
Fatal destino il nostro
che ci tiene distanti
ma uniti in sguardi
che spogliano i nostri animi.
Lui, lei ancora
per ora nel nostro presente
ma già ombre che pian piano
cancelliamo, svaniscono,
come fantasmi scompaiono
dalle nostre vite
la mia, la tua, che diventeranno
ben presto una, la nostra...
Nè più lui, nè più lei tra noi
e ricominceremo a respirarci
continueremo a sospirarci
in lunghi attimi di felice vita
non più nell'ombra,
ma in piena luce.
“Chissà se cessando di fumare io sarei divenuto l'uomo ideale e forte che m'aspettavo? Forse fu tale dubbio che mi legò al mio vizio perché è un modo comodo di vivere quello di credersi grande di una grandezza latente.”
(Italo Svevo)
Quando la morte
mi salverà dall’amore
non ne sarà più niente
di quel ragazzo disorientato
che vagava nei torbidi abissi
della decomposizione
irreversibile
della noia.
Quando
gli
effetti
opprimenti
dell’angoscia
esistenziale
avranno
liberato
la mia
milza
dal marcio
dei sogni dimenticati,
non ci sarà nulla di nuovo.
Nulla di dissonante
si aggirerà più
per la casa,
nulla di abrasivo
si riverserà ancora
sulla concretezza della carta.
Sono stato un fiume in viaggio,
la ventunesima forma del Tai Chi,
una corrente in prossimità del vuoto.
Sono stato spontaneamente coloratissimo,
un pensiero nato per affrontare il vento
e quelle sensazione dalle quali
è impossibile fuggire.
È stato delizioso,
bellissimo, favoloso.
Ma domani sarò un fumo denso
che come il tempo non ritornerà mai più.
“Il tempo, per me, non è quella cosa impensabile che non s’arresta mai. Da me, solo da me, ritorna.”
(Italo Svevo)
mi bruci nel petto,
stordendomi
ondeggio nel letto
tra spasmi
di profondo fervore
e impetuoso ardore.
Succulento sapore
che sa di pazzia
in una notte di magia
tra finto pudore
e insolente amore.
Allucinati i miei sensi
voluttuoso mi travolgi
nel possederci
in onde incoerenti
di suoni
coinvolgenti e forti.
Sogni paradossali
impregnati del tuo sapore
riportano la mente mia
in notti autunnali.
Corpi incandescenti
urlanti in preda
a folle esplosione
passione delirante
placata nell'incantato
petto del mio amante.
Non è sogno, né inganno
ma infuocato desiderio
vissuto tra lenzuola odorose
di voglie lussuriose.
Prima, arrivi in sella ad un cavallo bianco,
sistemi come sempre il cielo a modo tuo,
mi accendi ad una ad una lune e stelle.
Poi? Che cosa mi combini, poi?
Mi levi il dolce sonno dei ricordi,
depenni a brutto muso nostalgie,
nell’antro chiudi gli echi dei vent'anni,
mi metti il calendario sotto gli occhi,
la mente mia fai correre agli impegni,
il primo appuntamento è importante,
per ricordarmi che domani arriva…
Dimmi, cos’è che vuoi veramente?
Che un mago strabiliante io diventi
o faccia finta di non avere gli anni?
O, addirittura, che rinasca oggi?
D’accordo, vedrò di darmi un gran da fare
già subito, sorbito il mio caffè bollente,
e via, lungo affrettate strade di città
a ricontare banconote e fare i conti.
D’accordo, vedrò d’immergermi con cura
in questa realtà che non convince,
spianare tutta la fatica che mi attende
per stare al gioco e rendermi attuale.
Tranquilla! Prometto che ti obbedirò
buttando in fossa fino all’ultimo ricordo,
raschiando il cuore di antiche tenerezze,
tuffandomi domani nell’oggi senza indugi.
Ti giuro, allora, che passata l’alba
mi vestirò a puntino con l’abito più nuovo
ma adesso… sposta l’imbecille ombra
poiché le ore in cui ti voglio assente
son poche e tutte io desidero sfruttarle
e non spiarmi se ancora mi farò tentare
dal solito viaggio nel mio tempo andato,
dal battibecco dei suoni e dei colori.
Mamma speciale
Delicato profumo
nell'aria si diffonde.
Pianta aggrappata
alla metallica grata
ha intrecciato i suoi rami
verso la luce del sole.
Tra le foglie bagnate
spuntano ridenti
rossi boccioli,
sensibili ai cuori.
Raccolgo la rosa
più fresca
e più bella
e la dono, con amore,
ad una
“Mamma stupenda”...
T’aspetto
come terra
ch’aspetta
il seme.
Col tuo essere
nutrimento per me
fai scorrere
fervente linfa
lungo il mio
carnoso campo.
Come arbusto salgo
oltre il mio esser donna
verso raggi di luce,
gli occhi tuoi,
sentieri erbosi
ove nascono
arsi cespugli
di afrodisiaco Goji.
In subbuglio
il mio cuore
aspetta
lo sbocciare
d’un fiore
e l’ape
a raccoglier
il suo nettare
tra le sue rosse ali.
camminano in gruppo ignare dell'astrazione, le chitarre distorte
da quando in suv si può montare in sette
verso la gita al lago con papino,
i simulacri di svago,noie,paranoia
caldera fredda di un vulcano, fumo negli occhi.
Nell'evoluzione a catena gli anelli precedenti nati con la lima in bocca,
i pesci ruggine dei fondali vedono il cielo
solo in cattività, giorni interi in compagnia di sua maestà grigio o nero
o perlomeno a tentare un recupero
sul filo.
La rigenerazione causa disordini fra le phyla, specie in ambienti confinati
il soffocamento, l'estinzione delle fiamme
con schiuma,
la stessa sulle labbra del mare un Lunedì mattina.
Dolcemente
mi hai preso
per mano
e mi hai condotto
in punta di piedi
tra viali poetici,
delicatamente
tra vie di note
armoniose.
Magicamente
hai ascoltato
i miei silenzi
hai letto
i miei pensieri
con sguardi
intensi e
penetranti.
Mi manchi nonno.
Mi manchi ancora
come nel tempo che fu,
un tempo che
non tornerà più.
Miro il cielo
e sento
che tuttora
tra poesia e musica
la mia più
tenera lirica
sei tu.
Quel giorno si fermò il tempo.
Disegno sulla mente
come fosse un cartoncino bianco,
imprimendo emozioni
di memoria indelebile.
Incontrammo i nostri sguardi
incantati nel silenzio
per un momento.
In quella bancarella
dal tiro al bersaglio,
con gran sicurezza
puntasti e mi colpisti
dritto al cuore.
Attratti, continuammo
la nostra conoscenza
gustando le parole
come fossero zucchero filato.
M'incantava
quel tuo modo di fare,
quasi da prestigiatore
e come per magia
ci trovammo a tarda sera
a fare giochi d'amore,
tra fresche lenzuola di seta.
Sfacciato,
palpavi le mie forme
con dita leggere
come fossero vagoni,
salivi lentamente
su montagne russe.
Adrenalina, carica sensuale,
danza di desiderio
lasciati trasportare;
divento la tua "ballerina".
Tam tam di tamburi
palpitano i nostri cuori,
lo so!
Fremi di entrare
in quella misteriosa
casa degli specchi,
dove l’anima
si riflette e inconsciamente
esplode pathos,
caldo è il frutto
proibito d'amore.