capire, per sentirci amati
dobbiamo amare
per sentirci vivi, dobbiamo vivere
cosi, perché funzionino rapporti
che sparirebbero se raggi di sole non splendessero
nei riflessi di tante meravigliose tele
dipinte in pastelli sgargianti come opere
fondamentali, per bellezze senza tempo
illuminate dallo splendore
che inganna la notte sul mare
mentre navi fortunate, libere
sempre, in ogni momento
in ogni istante della loro esistenza
mitica
guardata, semplicemente
annodo lembi di cielo
mi trasformo in sogno
e vado a cercarti
Ho rubato pensieri per adornare
fogli con rami d’inchiostro,
tutte le parole che volevo dirti
si sono trasformate in stelle
I baci son diventati angeli
siedono sulle nuvole
a srotolare gomitoli
con sfumature di rosso e di viola
Scivolo tra terra e cielo,
mi confondo tra le nuvole,
una fontana guizza,
festosamente singhiozza
colori di luce dalla tavolozza.
Gli alberi sono in festa
con i loro colori e profumi
per inebriare l’amore,
scaglie di luce sul tuo viso.
Chi mai può salutare fraternamente un nero vaso
incontrato per caso
indicava spaesato
l'altro pianeta.
Con estrema disinvoltura fanno la ruota
e come attirano adulti e piccini
tutti ad osservarli rimanendo immobili
senza fare un solo passo
Incantati dall'esibizione straordinaria
piena di tinte vivaci, mentre girano su se stessi
continuano ad attirare
ed è come sognare, ad occhi aperti
vedendoli ballare. Danzatrici al primo esordio
un pò impacciate ma genuine sospirano
non si vantano, guardate in tutto il loro splendore
in sguardi profondi. Seguono movimenti liberi
vivere naturalmente
al suo posto è ogni lettino,
dal bar l'odor del cappuccino,
sta arrivando anche il bagnino.
Qualche signore di mezza età sulla sdraio,
una mamma con asciugamani più di un paio,
ci si accomoda nell'ombrellone assegnato,
ci si toglie la maglia ancora assonnato.
Le chiavi dell' auto nascoste nella borsa,
i bambini in acqua corron di corsa,
raccolgono già le prime conchiglie,
di rigor entreran nella bacheca delle meraviglie.
Ogni anno e' sempre tutto uguale,
si ripete implacabile il solito rituale,
ma di fondo c' è un' triste verità,
che leggi amareggiato nella carta d'identita'.
non so più che dire
il tempo passa e tu non cambi
purtroppo bisogna accogliere
ciò che ci viene, anche se brutto
La vita è fatta di momenti dolorosi
spesso ci avvolgono
Prendiamo quello che ci offre
vivendo finché si può
la terra molto calda
fra mura circondate dal vento
in questo insensibile universo
nell'abisso di un vuoto profondissimo
che non conosce ragione
Accettare tutto, sempre, altrimenti guai
Lecco le mie pene
Lingua scivola nel fondo di un bicchiere
E tu chi sei?
Arrivi sempre con la pioggia
Hai sorrisi per me?
Ché non è vero
che un caffè ti salva la giornata
È l’amore…è l’amore!
- Quale amore…? -
Lui dice che sono tutta la sua vita
e così mi tiene prigioniero il cuore
Non ho voglia di pensare
Solo…
Consegnami le chiavi
dei giardini di Babilonia,
la mezzaluna d’oro
e… un altro bicchiere.
uno che scrive tantissimo senza mai fermarsi
e stesso argomento unico e deciso
che rammenta il presente o il passato
con l'amaro in bocca, dall'interno arriva
pulsando, forte battiti accelerati si fan sentire
i lettori è probabile che sentono il cuore in fermento
ma lancia un messaggio chiaro ad essi
sbalorditi se non commentano, limitandosi a leggere
pensando, mentre li attira incuriosendoli molto, nelle pieghe
degli occhi profondi
Scrivere tanto anche senza commenti significa proprio sentirne davvero il bisogno
un campanello compagnia le fa,
le passo vicino come a scrutarla,
ma lei mi guarda e non mi parla.
Voce non le ha donato la natura,
solo il rumore di apertura e chiusura,
ma l'animo è di chi la sua maniglia toccava,
che un pò nei lineamenti mi somigliava.
Ora non disegna più archi di circonferenza,
di movimento arcuato è rimasta senza,
sotto di essa qualche volantino silente,
che non porta una data proprio recente.
Eppure su quell'uscio trovavo accoglienza,
sempre gradita era la mia presenza,
Il suo fruscio ritorna alla mente,
quando venivo accolto come un presidente.