È l’ora del tramonto per la brava gente,
che si ritrova il cuore colmo
dalle briciole sparse delle piccole cose,
mostrando persino l’anima
per riportare a casa un po’ d’amore
per tutto il santo giorno,
ha messo su tutte le buone intenzioni
che possiede negli ingranaggi,
per rivestirsi di felicità
prima di poter abbracciare il cuore
di chi aspetta a casa!!
Ad ogni angolo del cielo c’è il volto,
dell’indimenticabile creatura,
delicata per tutto il giorno
sistema sorrisi e emozioni,
per attrarre con cuore sincero,
l’amico assetato d’amore
che desidera trovare il sorriso,
la più dolce sorpresa,
per addolcire le braccia appesantite!!
in giro per l'Italia con il caro pieno,
arriva poi il venerdì agognato,
a casa finalmente si è ritirato.
Atteso da tutti sull'uscio della porta,
sente già il profumo di una fumante torta,
c'è sempre qualcosa da festeggiare,
quando il papà torna da lavorare.
La festa finisce molto in fretta,
i bambini vanno veloci in cameretta,
per l'indomani si son già organizzati,
di trolley i lor palmi son già armati.
Con il camper si va via il sabato mattina,
verso una località mai vista prima,
il camionista dal casello è ancor atteso,
il biglietto prenderà con braccio proteso.
Si penserà a una barzelletta malsana,
un camionista in camper il fine settimana,
ma qualcuno per l'amor della famiglia,
ad ogni suo desiderio non batte ciglia.

La vita sembra un sogno
ti affacci dalla luna
e poi non ci sei più.
E voli via lontano
veloce più del vento
d’un tratto ti ricordi che sei qui
soltanto per un momento
il tempo di toccare con le mani
il sole e poi le stelle
e non basta quel sorriso dentro il pianto
a cambiare questa vita
come pioggia o dopo un temporale
si disperde nell’immensità del cielo.
La tua storia
tra le mani di un bambino
che saliva su quel treno
lo portava lontano
veloce come il vento
non bastava il suo sorriso dentro un pianto.
E la vita come un sogno svaniva
come un fiume che finiva in fondo al mare.
continuamente prece
le salmodie di Davide
C'è qualcosa
di profondamente mistico
nella poesia: come divino
e mirto e l'irto colle della conoscenza
un ispessirsi d'istanti attesi
qualcosa di profondamente attento:
una precisione nelle parole e nel suono
un preciso rifugio dei suoi studi
un'attenta indagine di ciò che è Verità.
C'è qualcosa nel nunzio
- è sera - che mentre prega la poesia
rende partecipi tutti gli uomini
di un tesoro preziosissimo
e attenti uomini: il tempo è breve
e veloce passa il letto del dolore
più a lungo perdura l'eternità.
Buon martedì 31 maggio 2022 a voi e famiglia,
amici, amiche, familiari, parenti e conoscenti
vicini e lontani,
reali e virtuali!
Che la fine di maggio sia anche
la fine delle nostre sofferenze,
dei nostri dubbi, delle nostre paure,
di tutto quello che ci ha angosciati!
Non abbandoniamo i nostri progetti,
l’amore per la famiglia,
la fede in Dio,
la speranza di un futuro migliore!
Se qualcosa ci turba,
ci fa soffrire e va storto,
non bestemmiamo,
non lasciamo che ci crolli il mondo addosso!
Non diamo la colpa a chi non c’entra niente,
a chi invece di noi voleva altra gente,
più capace, più ragionevole,
più cristiana, meno serpente!
Fermiamoci e ragioniamo, in questi casi,
plachiamo la nostra ira,
quietiamo la nostra anima,
disarmiamo il nostro spirito ribelle!
Domani arriva giugno da noi amato,
ci porterà al mare, finalmente,
soltanto gioia e tanto divertimento,
un messaggio di speranza: buona vita a tutti!
osservandol bene è un piccolo ragnetto,
appar in pena come in una piscina vuota,
cercando l'uscita inutilmente ruota.
Ad un tratto la sua strategia è cambiata,
comincia pian piano la sua arrampicata,
appar determinato ad arrivare in cima,
ma scivola e si ritrova dov'era prima.
Riprova la scalata sempre più perplesso,
ma il risultato è sempre lo stesso,
il suo sforzo è purtroppo vano,
decido allor di andar sul divano.
Improvvisamente prendo una decisione,
sarò la sua Provvidenza in questa occasione,
lo faccio salire a bordo del mio dito,
sembra che mi guardi assai stupito.
Con un gesto semplice e banale,
lo poso sulla finestra a bordo davanzale,
un miracolo per lui quanto accaduto,
per un attimo il suo Dio mi son creduto!
ed è dolce il sì cortese che chiama
spinge fuori dal contesto un uovo
e azzurra la processione che ama
ed è ancora fiaccola verace ed emozione
quel dolce sì cortese che tanto piglia
e rende dei due uno in un soleone
che tramuta il mondo - lo tien in briglia
sembra perspicace e quell'intimo Sole
rende agli uomini calor e pace
un sì cortese che giace
come un canto suonato dal balcone
un favor è l'amore una amicizia con un fiore
un guardar le stelle mentre si tace
senso di responsabilità
Qualcosa anche per il figlio
Giovinezza e candore pace
Ti ho incontrata dentro la tua scatola
di plastica
eri irretita dalla tua semplice
paura
nessun sogno nascosto a cui
far spiccare il volo per uscire
da un vuoto senza memoria
nessuna parola pronunciata
mangiata sul nascere
e poi inghiottita dal timore
di un dissenso
insolitamente ti strinsi
fino a farti sparire dentro di me
ti porterò fuori da questa grigia cortina
ti restituirò la libertà
dell’immaginazione
per plasmare la tua speranza.
ho il mio posto nel metrò,
s'aprono le porte ed entra una signora,
dice di non aver una fissa dimora.
Trasandato appare il suo aspetto,
ha un pezzo di cartone al suo cospetto,
sopra c'è scritto che un lavoro non ha,
e tre figli sono a casa con il malato papà.
Si muove sul treno mezza claudicante,
inizia l'azione da operosa mendicante,
la gente con gli occhi sul telefonino,
sembra ignorare quel suo destino.
D'improvviso un ragazzo sulla ventina,
dalla tasca prende qualche monetina,
la da' alla sventurata come ad un'amica,
lei si congeda con un 'Che Dio ti benedica!'.
Ripone le monete nel suo marsupio nero,
la somma al suo interno rimarrà un mistero,
scende dal treno alla successiva stazione ,
lasciando al ventenne la sua benedizione.
Sono pronte le valigie
scarne, come il tuo cliché
Documenti falsi
ridondanti austerità
che presto si apriranno al vero
alle tue bassezze
- torbidi resoconti
L’ennesimo volo
senza neve a marzo
senza angeli e tempeste
o libero arbitrio
Senza nome, senza tetto, senza volto
Senza un pezzo di terra
che ti accolga le ossa
- senza
L’errore maggiore del genere umano
è vivere di casualità la causalità.
Destri e sinistri sempre in causa
spesso a concorso, mai per caso.
Privilegi, dati per scontati
d’orchi e oligarchi
e colpe da scontare
riposte in una pelle, in periferia
in altro parallelo … meridiano
in diverse tradizioni
in una linea di confine
in una lingua che fa male
ché alla media, non si adegua.
E non può essere
sempre colpa delle fate!
Anche se fati girano
come vogliono e dopo nove mesi
non a caso, giunge pargolo
- il fatino appunto -
È l’occhio che tradisce
d’indifferenza e sufficienza
osserva in superficie
mentre è risaputo
per risolvere i problemi
serva pescar d’occhiata
il jolly, che sempre aiuta
serve andare a fondo
… oltre la parvenza.
- Maldestra speranza
inutile l’attesa
se diventa generale! -