amico mio rispondi

per te sono assai inquieto

tu che nei pensieri sprofondi

per poi sentirti incompleto


ti assicuro sei un tipo tenace

di qualità ne hai a più non posso

nessuno spegnerà la tua brace

nè ti macchierà di rosso


la fissa per l'alcool e quella per lo svago

ti giuro, ti cambierò in meglio

attaccato ad un filo di spago

di giorno e di notte su di te veglio


tipi come te ne ho già conosciuti

tutti quanti persi per strada

ritrovatosi poveri e muti

camminano da soli su terra rasa
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Profilo Autore: Michael S.  

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Ti cerco nelle ombre
Del destino
Poche parole mi ricordano
Il tuo nome
Non ti ho mai chiesto
Di amarmi
E nemmeno di ascoltare
Le mie pene
Desideravo soltanto una voce
Che riecheggiasse
Nel mio cuore di rame.
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Profilo Autore: Francesco Gallina*   Sostenitore del Club Poetico dal 09-05-2024

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Ogni amico è una stella,

un’altalena in riva al mare

a cullare i regali del silenzio,

un apostrofo di vita

seduto ad abitarti il cuore.

Fra le passeggiate dei ricordi

ogni amico dipinge i tuoi giorni,

rammenda un diario di speranze,

raggomitola sogni senza confine,

scrive la tua felicità

impressa sulle porte del suo cuore.

Ogni amico si accoccola nell’anima

e come la perla più preziosa

di una invidiabile collana

stringe il tuo io e la tua storia

come il più bello dei tesori.

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Profilo Autore: rosa dei venti  

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Nei giorni senza testo

un amico disegna per te

il confine della luna,

raccoglie i fiori dell’anima

nei pomeriggi dei ricordi,

divide il suo sguardo

con la linea dei tuoi orizzonti.

Un amico ferisce la tristezza

con abbracci di parole,

racconta del vostro tempo

alle segreterie del cuore,

un amico

è il dono più prezioso

dell’intera eternità.

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Profilo Autore: rosa dei venti  

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Amico,

se con te condivido

questo diario di cielo

caduto sul nostro tempo

come petali di un girasole

a lacrimare al tramonto,

così colora pure

i miei giorni difficili,

quei lembi di vita solitari,

la malinconia di un abbraccio perduto.

Amico,

truffiamo insieme

il viale spoglio dei ricordi,

la tristezza di un respiro ferito

con una nevicata di sorrisi

a stringerci sull’uscio del cuore.

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Profilo Autore: rosa dei venti  

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C'è aria secca -
1.e4 - intanto i muri
grondano sudore

come nel sogno
più profondo e stanco
gli occhi si dischiudono

sul giorno,
affari e favori
amici e rumori

di ruote lontane:
macchinari che si allineano -
la partita prosegue.
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Profilo Autore: Fone  

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Si va peregrinando
sui più deserti campi
e niente più consola
né si mostra amor...
Sui boscosi colli
che questo paese
gelosamente
tien per sé,
ed i roseti
ed il fiume
ed le valli colme d'ulivi
noi ivi stiam
quando il cuor lieto sia,
quando la pace regnerà,
quando l'aurora si alzerà...

C'è qualcosa di grandioso
nella preghiera semplice
una guida nel vento
ho trovato esperienza.

L'autunno ed i suoi vessilli
avanzavano
l'amico venga vicino.
Il diavolo è entrato in vaticano -
lo fermano pie vecchiette col rosario.
Noi i zeologi con la loro fede:
ma in quel
tempio di luce
dove la Madonna
veglia
nei cuori degli uomini
lontani dalle superstizioni
delle idee,
delle ragioni,
delle vendette.
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Profilo Autore: Fone  

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Incontrarsi prima del domani ,
abbracciarsi prima del domani ,
accarezzarsi  prima del domani.
Incontrarsi in un sogno 
prima del domani,capire chi c'è  
e chi mente nella via ,
comprendere se sei utile
nella vita ,se quel momento 
magico farà  la differenza ,
capire se chi ti circonda 
dà  un senso al tuo domani  ,
se il sole continuerà  a riscaldarti .
Prima del domani dove l'aurora 
incontrerà  il mare dove la luce 
riscalda il cuore ❤️  con i 
bambini che felici si rincorrono 
tenendosi per mano senza
stancare il
nostro domani
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Profilo Autore: Rita Angelini  

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Quanti chilometri dividono un'amicizia 
vedono nelle notti buie la stessa luna
allora non sono così lontani
sentono la stessa musica
I loro cuori battono allo stesso ritmo 
e danzano nei loro sogni 
Quanti chilometri delle loro voci percorrono 
di discorsi e sorrisi e quante volte dietro ad un telefono scende una lacrima nel silenzio di una voce 
E quanti chilometri sarebbe nel nostro cuore per tutta l'eternità
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Profilo Autore: Eleonora Carullo  

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Del ricordo è vago sogno
Quel che piace al mondo
Consumandomi ragiono
Di ciò ch'i' fui e di cio che sono.

Non c'è tempo che non sia
Breve e meriggiare è dolce
Ricordo di cui mi pascio
Con delle rime il suono.

Ma della giovinezza resta
Incrita voglia di viaggiare
Oltre le alpi e per tutto
Il litorale. Ave messo salutare.

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Profilo Autore: Fone  

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Era un pomeriggio di fine primavera,
il cielo terso, lucido come la cera.
Il sole caldo e basso all'orizzonte,
ci accarezzava la pelle,
ci sbatteva sulla fronte.


Le rondini disegnavano acrobazie,
garrendo, stridule, nel cielo di maggio,
il giorno sempre più lungo,
l'estate era vicina, non ci speravi più,
quasi come fosse un miraggio.


Eri ancora un ragazzino,
nell'assolato pomeriggio di primavera,
con gli amici di un tempo,
leggero, quando ancora la vita era priva di patimento.


Due tiri a un pallone,
e poi seduti lì, su quel marciapiede,
su un muretto diroccato,
a parlare del più e del meno,
a scherzare, a disegnare un futuro ameno.


Il pallone tenuto sotto a un braccio,
ogni tanto lo facevamo rimbalzare,
per ammazzare il tempo,
pensando già all'estate,
al mare e al sole...
ma poi sarebbero tornate le scuole.


Era l'ultimo pomeriggio tutti lì insieme,
tu non lo sapevi, non lo potevi sapere,
che da un giorno all'altro si cresce,
e niente é più come prima, nemmeno l'amicizia,
che muta, si fa sempre più schiva.


Alcuni di quegli amici, con i quali condividesti tutto,
non li avresti più parlati,
ma nemmeno quello sapevi,
che si sarebbero dileguati.
Scivolati via dalla tua vita, come quel pallone,
che rincorreste tutti insieme,
lungo quel vialone.
Quella ripida discesa, ripida come la vita,
che é una grande impresa.


La scuola stava finendo,
e tu eri ancora un ragazzino,
non vedevi l'ora che quel tempo meschino,
volasse via e ti facesse uomo.


Ma non sapevi che il tempo galantuomo,
sarebbe volato sì,
ma a tuo discapito,
ti sarebbe passato addosso,
come un treno in corsa, ti avrebbe divorato
come una voragine, un grande fosso.


Era l'ultimo pomeriggio a tirare calci ad un pallone,
non lo avreste più fatto,
lungo quel vialone,
l'anno dopo sareste stati già troppo grandi,
qualcuno con la ragazza,
qualcun altro andato via,
lontano dal paesino...
scorreva l'infanzia mia.
Se solo avessi saputo che era l'ultimo pomeriggio,
sarei stato fuori fino a tardi,
fino all'imbrunire,
avrei desiderato potesse non finire.
Li avrei abbracciati uno ad uno,
perché saremmo diventati quasi nemici,
e il vero motivo, beh... quello non lo sa nessuno.


È il tempo che ci ha calpestati,
resi grandi come desideravamo,
ma forse più sciocchi,
meno sinceri.
Ci ha diviso, sparso per il mondo,
ora sono grande,
E vorrei rivivere quel pomeriggio, anche per un solo secondo.
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Profilo Autore: Antonio  

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C'era un bruco che aveva paura delle farfalle
le pensava che volassero via
ma quando divenne farfalla
e vide quei bruchi
gli amo e disse: "Bugia"
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Profilo Autore: Fone  

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Aprile Donna mia
la natura
con dolci doglie
una esplosione di verde...
La madre
feconda e nutre
i cerbiatti e le raganelle...
All'improvviso il cacciatore
spara!
Bam! - Silenzio nel bosco, pianto!
Un fru fru di fuga fra le fronde,
si accascia il cinghiale.
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Profilo Autore: Fone  

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Il bello di noi
è che
ci lasciamo perdere
senza compromessi
ce ne andiamo e ci mandiamo al diavolo
o in Paradiso
con assoluta e simpatica libertà.

Il bello di noi
è che abbiamo sorrisi
per chi sta male, sempre
è che accogliamo
dentro di noi il bello e il buono
del mondo
per poi ridarlo
con la musica, con le parole
con tutta la voce
a chi magari ci disprezza
ma soprattutto a chi apprezza
la nostra spensierata allegria.

Il bello di noi
sta nelle nostre anime
quando sono raccolte
nella preghiera 
di quelli come noi.

Quelli come noi
sono condannati a cantare
le eterne emozioni
vestite di cuoio e di acciaio.
Ribelli si nasce
non si diventa.
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Profilo Autore: Laura Bocci  

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Guardo il cielo
E mi afferro ad un filo d'erba
Per non cascare
Nell'immensità dell'universo
Crescevo sotto l'infinito
Ed un turbinio di stelle
Accompagna la mia veglia
 Quando riguardavo la mia immagine
Sotto l'orsa a studiar le carte
Vedevo tutto diverso
Come se nel cielo
Il lento muover delle stelle
Avesse cambiato verso.
Così rimembro io
La perduta voce
Di quell'amore che volle
Lasciarmi solo
Ma più tremendo
Insieme con il corso
Del cielo trepidante
Ed il filo d'erba che mi sostiene
Cambia al variare della stagione.
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Profilo Autore: Fone  

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