Ho pranzato con il fumo di un tè.
Ho dormito sulle vesti di cui mi spoglio.
Ho dipinto il ritratto di due occhi senza viso.
Mi sono saziato dell’odore delle stagioni.
Mi sono dissetato con l’inconsistenza delle ragioni.
Ho osservato l’inchiostro di cui il pennino è intriso.
Ho sepolto nella terra le membra dell’orgoglio.
Ho raccolto dalle fronde i frutti dei perché.
Perché, ma purché siano mancanti.
Perché, la solitudine dei rimpianti.
Dormi. Dominio o domino dei sogni?
Dormi. Palpebre, farfalle sopra gli occhi.
Dormi. Mani, nubi appese a sussurrare.
Giorno, di fatiche il labirinto
Lascia posto al buio dolce
“ Scende sospirando una goccia di maestrale,
toccandomi una guancia chiede il mio pensiero;
sciolgo le catene e rendo a lui la libertà,
lasciando che scorra insieme al vento,
lasciando che si perda tra nastri e coppe di champagne,
bollicine danzanti che sollevano la mente da un anno in più sulla pelle
e aprono la porta a un anno ancora senza orme.
Pensiero che spazia sul tavolo imbandito,
accasciato negli spazi
spesso cerco una facciata
un confine senza dazi.
uno scorcio sull'esterno
parodia del sempiterno,
una fuga dalla quiete,
che prosciughi la mia sete.
sin da infante c'é l'istinto
di sbirciare arrampicato
L’ imputato si alzò.
Un cuore immobile restava
mostrando un’ impossibile fermezza,
affinchè dalla sue triste dolcezza
non trapelasse l’immenso amor che ancor provava.
Lungo i fianchi le mani tremanti,
lo sguardo a terra, cicatrici pulsanti;
in una stretta maglia di dolore,
si rincorrevan in fronte gocce di sudore..
se ho posato qualche sasso,
se ho mostrato qualche faccia,
era autunno che mi abbraccia,
era l'alto verso il basso.
era tratto, punto e adesso,
era maschera sottratta,
era spazio che si adatta.
fu e per questo sarà sempre,
fu la notte che fa luce,
S'è destato il torpore antico
della nuova età
trafitto inesorabile è il cuore
rovente bagliore di un giorno nuovo
s'è destato il chiarore di ieri
del nuovo domani
tra i sogni e la nostalgia
lieve scossa nelle vene
s'è placato il vento
nella fuliggine di un nuovo giorno