di stracci e di diamanti son fatte le mie vesti
false pulzelle di Orléans gravitano intorno
dov'è, cos'è, questo chiacchiericcio di vecchie comari?
Il pungiglione del topo mi conquista la coscienza
vado per strade amiche
chiedendo qualche soldo per sfamarmi
un boccale di buon vino, un arrosto, un sorso di pace
in cambio delle mie giullarate da vecchia megera!
Allontanate i bambini
questo spettacolo non è per loro
è per quelli che adorano serpenti e faine
è per quelli che pisciano controvento
quando passa un chierico vagante.
E' l' ombra del futuro che s' indossava il capotto
per assomigliare a quella agrodolce, intoccabile foto.
E' da lontano che cercava di guardarsi
a quello "specchio", ma si ritrovava senza forze e vecchia,
riguardando meglio pareva che il tempo si fosse fermato
e fu sorpresa con un brivido di gioventu' fra i ricordi ritrovato.
Almeno ritrovarsi aveva sperato, se non poteva far
piu' cio' che aveva immaginato.
...E come quel immagine di se' la fece trasalire
si abbraccio' un po' triste, perche' quel unico sogno
che la faceva sentir meglio stava per finire.
E l' ombra del futuro si ritrovo' nel letto
sola a dirsi con gocce di cristallo agli occhi:
" eh si il tempo non te ne accorgi e vola".
La malinconia si fece sempre piu' presente
e rimase a guardare nella mente
l' incredibile sogno che pareva accaduto realmente.
il tenue
popolare ballo
l'alba lenta sale
intorno
le piante
sussultano a maggio.
Buongiorno.
Parola che apre il cuore
dolce cammino che risveglia il sol
e poi asciuga lacrime
ricordando di guardare avanti.
Una domenica di pasqua
sui colli avanza
e il buon sorriso salva
la spiaggia ed il mare
profondissima Atlantide
dove si celano i segreti
dove si siedono i Re.
Nel vento della vita
Col volto nascosto da mille elmi
Siamo energia.
Quando metà di noi segue il sentimento
E l’altra metà ascolta la razionalità
Con gli opposti contrapposti
Ha inizio una lotta interiore,
Un conflitto con noi stessi
È in agguato nel nostro essere
E nessun antidoto può fermare questa guerra.
Il silenzio
Custode della saggezza segreta
La conoscenza della realtà della vita
Insegna alla gente
E fa emergere i sogni.
Tutti noi
Viviamo di pane, d’amore e di sogni,
Nei regni del sentimento
I sogni per il futuro
Sono le sorgenti che alimentano la vita
Sono raggi d’argento
Dispensatori di luce
Semi della magia interiore
Nel nostro essere in continuo divenire.
Quando anziché fonderci coi sogni
Con una forza infuocata che si bagna nel Fuoco
E risplende nei nostri occhi
Li perdiamo per mancanza di speranza
O li stracciamo senza senso nella loro gestazione
Rinunciamo a noi stessi
E ai frutti di una vita,
La ruota del Cosmo gira
Ma nella nostra esistenza tutto rimane uguale.
L’aria si mischia col male,
Finiamo in un labirinto senza uscita
Cosparso di stalattiti di Fuoco
E stalagmiti di ghiaccio …
E col passar del tempo
la nostra energia svanisce.
In un sonno profondo
Ebbi una visione.
L’aurora si schiudeva intorno alla Terra
Il mio corpo non respirava più
Ma la mia anima
Come un seme che germoglia
Rispuntava poco più in la
Nel pieno del suo splendore.
Coperta da un velo d’argento
Come una scintilla vivente,
Con il volto del Dio Zeus,
Due occhi di stelle
E le braccia al cielo
Emergeva dalle onde del mare
Tra le fiamme celesti.
Illuminata da gocce di pioggia d’oro
Dalla testa ai piedi
Danzava sulle acque marine
E su un fiume di spade
Forgiate con i sette metalli.
Dove poteva arrivare
Immersa in quella solitudine silenziosa?
Non voleva a lungo errare attorno al globo
Il tempo era maturo,
Si congiunse con l’Universo …
E si dissolse …
Una volta risorse e due volte morì.
Non avrebbe più assunto un nuovo ruolo nei mondi
Non avrebbe fatto parte del futuro
E dei nuovi cicli.
Tutto si evolve
Questa storia anche se può sembrare triste
È il segreto dell’amore.
Tutto il giorno salmeggia...
La rana nel rio calmo
che ci vuole bene bene
Il tempo al meriggio
migliora e calmo
dal lontano remigio
il Nunzio all’ora santa
in prece ora sta.
Del calmo odor dei fiori
inumiditi dalla pioggia
il buon merlo or ora
buon cibo cerca
pei pulcini che chiaman papà.
Il Nunzio che saluta
quello che verrà
prospetta e spera e beato sta.
Ed ora in casa chi studia
ed ora il lento lavorio
ed ora il canto del ciliegio
tutta la natura come muta sta.
Sembra il favor dei destini
che il filosofo saggio dispiega
- il merlo si stacca dai ciclamini
sopra la torre del nunzio va.
Così la canizie di chi sa racconta
il bel posto e la vita del contado
tutto disparato
c’è chi resta c’è poi chi va.
Ed il romito asilo
che antico e un po’ incerto
si va dispiegando certo
per quel che sarà.
Trascinato nel deserto della solitudine
il modo di scomparire a tentoni cercavi.
Ecco nell'oasi della disperazione
una gazzella a offrire conforto.
Anche lei è alla ricerca d'amore
ciò che ha non le basta, vuole di più,
desidera ciò che non ha mai avuto.
Eccitazione proibita serpeggia
pulsano vene, batte forte il cuore
desideri insoddisfatti reclamano
gusto dolce del tradimento è...
Ora e subito da soddisfare.
Non più deserto, oasi d'amore,
trasgredire solo importa seppur
fango venga scagliato altrove
da una gazzella smarrita.
Ma...
Tutto presto finisce
se non si trova
l'oggetto del vero desiderio
e...quanto più sarà desiderato
più impietoso sarà lo smacco.
E poi...
Come bolla di sapone svanisce
un leggero soffio e puff...
Intanto dall'altra parte del mondo
un bisonte nero ignavo sbuffa,
sbuffa annoiato nel suo talamo.
tra la terra secca
dal sole riarso
e quel l'adombra
con le acque tiepide
del mio negro ricordo.
Ed è il tempo
una variabile impazzita
come quel rivo
taglia e aguzze le pietre
così le mie pieghe
tra le mani che scrivono...
di quei vaghi ricordi,
che fanno altrettanti loro simili
- ricordi -
ed è vanità questo ricordo
ed il tutto l'accompagna
ed è - di sera - un desiderio di stelle.
Il Fuoco mi sta divorando
Sento troppe fiamme nel mio essere
Sto soffocando nel nero fumo
Di un fuoco immenso
Che brucia nell’acqua bollente.
Qualcosa mi sta avvolgendo
Guardo il mio corpo seminudo nello specchio
E vedo che brilla di un rosso acceso…
È sangue
Che fuoriesce dai pori della mia pelle,
Mi bagna tutto
E ricopre i miei occhi
Offuscando la vista sul mondo
E il soffio di vita che trasmettono.
Onore a voi
Grandiosa Dea e grandioso Dio
Voi che volate
Con i vostri occhi sacri
E le vostre lucenti spade
Per tutti i giorni della mia esistenza
Guidatemi nel separare il Fuoco dal Fuoco
Oh Dei, forze che siete in me
Spezzate il giogo
Appeso al mio collo
Fate fuggire gli spiriti seguaci di Bestia
Che lacerano i mondi
Gettano ombre
E pesano su ogni anima quaggiù
Allontanateli dalla mia testa che brucia
E dalle piaghe aperte nel mio cuore
E gettateli nel Chaos
Nello spazio vuoto senza vita
E sotto i mari più profondi.
Con forti grida da questa Terra
Pronuncio gli incantesimi ai raggi del Sole
E alla luce della Luna
Ad un tratto sento
Una voce che arriva dalle stelle
Che mi scuote la mente e il cuore
E mi riapre gli occhi
Pulendoli dal sangue.
Steso su una nube
Volo sulle acque
Unisco la luce al buio
E quando agli occhi miei
Il buio è luce
E la luce è buio
Arrivo in una landa
Dove c’è l’aratro d’oro
Che semina Energia Vitale, pace interiore e giustizia
La gioia è così immensa
Che mi pare di toccare le stelle.
che meridiana confusa tace
e non ancor sollievi di più
gentil cura che reca in dono pace
non esser diverso da sua statura
che vuolsì nobilitar umana face
invero non entrar in loco oscuro
se vuoi consiglio dalla luce
Ancor non sperar in cosa triste
ma al cor allieva solievo
e piacevol tempo e liste
che breve vita per l'evo
ed è sogno a cui seguir piste
a cui seguir vino che bevo
Quanto ti trattano male: diventi
più forte ...
Non è la gentilezza qualcosa
di non necessario, essa è fondativi
ma quando cerchi la beatitudine
segui il Cristo sulla Croce
che come lui accompagno l'ore
in cui venturi sereno il fuoco amico
della conoscenza ambivi,
arcano gimno-sofista,
e tra alambicchi e sospiri
meditavi sulla veridicità del testo
e sul sapore dei Whisky
così nella sera il villaggio sereno
tace e candidamente ammira
sul suo fuoco d'occaso l'antipode
dove l'alba fiammante sdecliva
par tutto nuovo e forse sereno
come quel dì materno in cui
la prece si mutò in rossore
e di quel calor pieno
che la speranza avidamente
trattiene - feroce.
Così l'alba sveglia le membra
e la speranza incoraggia lo spirito
sono forse giorni di pace
poiché v'è saggezza
grazie a seguir di Dio il consiglio.
Gloria agli Dei
In quest’inno di rigenerazione
Apritevi Fuoco, Acqua, Terra, Aria, Energia Vitale
Tutto è in me
Cammino tra voi, glorioso Dio e gloriosa Dea.
Gloria a voi energie supreme
Gloria a voi Dei fonti delle mie forze
A voi che nulla vi ha preceduti
Gloria a Madre Terra nostra nutrice
Gloria ad Eros, la passione dei sensi,
il principio creatore di tutto
Senza di voi nulla potrebbe esistere e divenire
Non vi sarebbe luce
Ne pietra filosofale ne elisir di lunga vita
Gloria a voi che date tutto e non ricevete nulla.
Oh essenze immutabili
Invisibili ai miei sensi
Voi che andate oltre ciò che i miei occhi riescono a vedere
E le mie orecchie riescono a sentire
Voi che avete tutte le forme
E tutte le forze esistenti
Re e regina dei cieli
Della Terra
Dei corpi celesti …
E del vuoto universo
Dei del giorno e della notte
Dei dagli innumerevoli nomi
Che avete incoronato il Drago della saggezza e della conoscenza
Tra le mille colonne dei templi
E le lunghe fila di torri
Appaiono le vostre statue che si innalzano verso il cielo
Voi possessori delle innumerevoli forze che risiedono in me
Voi che siete nel mio corpo,
Nel mio spirito
E in tutti gli esseri
Voi che siete nelle terre abitate e disabitate
Voi che siete dove nasce la Luna e tramonta il Sole
Voi che siete dove nasce il Sole e tramonta la Luna
Voi che siete in questo mondo e negli altri mondi
Non vi è nulla che sia privo del vostro essere.
Benedette siano le vostre energie …
L’ambizione di Zeus
L’intelligenza di Athena
La creatività di Efesto
E le mille altre vostre energie
Sono la nostra vittoria
Trasformano gli uni negli altri
La realtà del pensiero
Nella realtà del mondo fisico
E sconfiggono le ombre
Son come semi che germogliano o rimangono chiusi
È la differenza tra chi crea e chi non crea
Al fine di realizzare se stesso
Tra chi sale verso l’Olimpo
Ottenendo la vittoria
E chi
Nelle ore più buie
In mezzo ad un vento turbinante cosparso di frecce
Sprofonderà alle porte degli inferi
Berrà sangue
Che scende in un arcana pioggia
E sarà arso dal Fuoco.
Oh Dei dalla luce viva e penetrante
Il divenire è trasformazione
Moriamo e rinasciamo in ogni istante
Perché ogni istante ci trasforma.
Oh Dio e Dea
Che io possa risorgere ancora
Superando me stesso
Nel mio cammino su questa Terra
Facendo crescere le vostre forze in me
Morto e risorto innumerevoli volte.
Gennaio non da niente e non chiede niente
Febbraio il primo Sole
Slitta il calendario
Madre Terra girerà
E Marzo verrà.
Nella campagna a Oriente
La soglia è superata
In un bel quadro si presenta
Tante son le novità
È l’inizio del ciclo
È il momento che porta
A una raffica di eventi
Una corsa contro il tempo
Che da via libera…
Alla primavera.
Presso la grande fonte
Le ninfee son rinate
Sui rami dei salici
Si schiudono le gemme,
Attorno ai loro tronchi
Le fate tenendosi per mano
Danzano in circolo cantando
E al loro canto
Padre Sole torna incalzante a contemplare.
Partono nuovamente i balli
E i concerti degli elementi
Che si scontrano e si uniscono
Nel vigore che da tanto tempo
Tutti gli esseri aspettavano.
A disdire il freddo inverno
Migliaia di fiori hanno invaso i campi
Boccioli freschi
Tra la notte e il giorno si schiudono
E lassù per aria
Settemila uccelli sono in volo.
Il Drago Di Fuoco dentro a un fosso
Sputa fiamme a più non posso
Volando in alto
Incontra il Drago D’aria, quello Di Terra e quello d’Acqua,
Assieme solcano ad arte il cielo
Sul sentiero positivo
Al loro passaggio
Migliaia di narcisi sbocciano dirompenti
E il cielo cambia colore
Divenendo di un azzurro vivo.
“Buongiorno a voi figli della Terra,
L’inverno che ha messo tutti a dura prova è passato
O presto passerà,
La nostra energia vi doniamo
E tutto il resto vien da voi.”
Gli sciamani in maschera
Insegnano a chi li vuol sentire
Le virtù delle erbe curative
E l’appello al rispetto del tutto
La rosa dei venti gira
Sento una brezza attraversarmi
Guardo oltre l’orizzonte
E intravedo il mio futuro.
È primavera. splende
il sol gentil e piante
abbelliscono l'ante
di quei nido augel...
quei voli felici
del pensier destreggiano
i venti; raccontano
storie poesia fedel...
satolli: salutano
un umile agnello
accolgono il bello
lontani lupi crudel ...
basta una stagione
per essere contenti
vele a muover i venti
e cenere di candel...