A piedi nudi, smarriti e sconvolti,

in cima a carretti trainati da asini,

stipati in furgoncini ambulanti

bambini inermi tra nubi di mosche


piccoli indifesi tra urla e lacrime,

uccisi e mutilati, bimbi e neonati,

corpi decomposti sul ciglio stradale

e c’è chi ancora non batte ciglio


intrappolati in una rete di sofferenza,

infinito continuo stato di emergenza,

fugge per strada schivando proiettili

un bambino ferito tra ordigni bellici.

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Profilo Autore: Paolo Delladio*   Socio sostenitore del Club Poetico dal 12-05-2024

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A mandar i castighi
di Dio nelle terre
dove non ci sono gli ulivi
è opportuno che dove ci sono
gli abeti insieme agli ulivi
le querce e frassini d'alti fusti
ripeto lentamente i cipressi
insegnano la preghiera,
checché si preghi l'Onnipotente.

Mi hanno detto a CAstel di casio
ci sono gli ulivi ed i cipressi:
ed è vero, poiché i fiori primaverili
sono belli sebbene immaturi.

Come mele a dicembre
- diventiamo frassini...
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Profilo Autore: Fone  

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Siamo solo due atomi
velocissimi e rapidissi
che si dirigono al capo opposto
della disintegrazione

rapidi nell'universo
che sembriamo in pace
siamo come autori sconosciuti
ma che piacciono

E più veloci di prima
curvati dallo spazio
in traiettorie incurvate

come materia forma e sostanza
anch'esse racchiuse dentro una stanza
il cielo è blu e noi siamo tanto piccoli
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Profilo Autore: Fone  

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I bambini  sono puri come angeli,
i bambini sono l'amore
e sanno usare il cuore,
sono la gioia, il futuro e la speranza.
I bambini sono quelli cari a Gesù, 
sono come fiori
che sbocciano in tutto
il loro splendore.

Loro vanno amati
perché hanno bisogno d'amore. 


P.S: questa poesia è stata ispirata
dalla canzone " il mercato degli angeli".


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Profilo Autore: Alberto Berrone  

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Arriva al campo in solitaria,
con la sua piccola utilitaria,
borsa in spalla verso gli spogliatoi,
accolto da dirigenti come avvoltoi.

Tutti lo guardano con fare sospetto,
decreterà chissà un tiro dal dischetto,
lui saluta ignaro di cosa sia la truffa,
accolto nella sua stanza da odor di muffa.

Controlla le distinte in modo certosino,
assicurandosi della regolarità di ogni cartellino,
fa un giro in campo per verificarne le condizioni,
uno sguardo agli spalti ode le prime imprecazioni.

Lui è abituato a vari insulti,
pratica da tempo la tecnica degli indulti,
sa che è solo folle ignoranza,
di becera gente che si sfoga a oltranza.

Finalmente inizia la partita,
la tribuna di tifosi è gremita,
e arriva puntuale il consueto saluto:
'Arbitro sei proprio un cornuto!'.
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Profilo Autore: Stornello Meneghino  

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Bambino scusami se il mondo 
non è  come lo vorresti tu,
scusami se il dolore ha invaso 
il tuo  cuore ❤️ se la crudeltà 
dell'uomo ti ha pugnalato alle 
spalle,se tanta violenza ha 
colpito il tuo corpo.
Bambino scusami se nei tuoi
occhi non brilla più  l'amore,
se quella carezza non ti hanno 
più  donato,se nuvole ti girano 
sempre intorno. 
Scusami per questo mondo 
 così  crudele che ti ho regalato , .
per quella violenza che ti ha 
strappato alla vita senza darti 
tempo di comprendere. 
Scusami bambino se hai chiesto 
aiuto e il tuo eroe non è  venuto
a salvarti.
Ti chiedo perdono ,la pace senza 
ritorno .Le  giornate corrono di fretta 
l'odio non aspetta.
Bambino  scusami per  questo 
mondo così  martoriato ,il cuore ❤️ 
piange ,lacrime  bagnano i nostri 
visi l'odio continua ad essere infinito .



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Profilo Autore: Rita Angelini  

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Befana befana sei finalmente arrivata,
quanti bambini  farai  sorridere,
quanti bambini renderai  felici.
Che meraviglia il tuo arrivo 
sei buona  come un biscottino.
Befana così  vecchina mai stanca,
dolci e giocattoli in quantità 
hai lasciato nelle.case di ogni città 
Una magia che arriva sempre puntuale ,
grazie vecchina che arrivi dal cielo
e con la tua super scopina veloce 
arrivi in terra senza far rumore .
Grazie dolce vecchina per la tua 
generosità, i bimbi oggi gioiranno e
per un attimo per tanti di loro 
la tristezza via porterai .
Grazie vecchina al prossimo.anno ora
torna  nel cielo,dove le stelle ti culleranno
per un riposo meritato.
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Profilo Autore: Rita Angelini  

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Le nostre maestre.


Poesia significa maestra mia.
Con gioia, allegria e fantasia
si può creare ogni cosa che ci sia.
La felicità è quello che ci avete trasmesso
e così ogni cosa ci avete permesso.
Maestre un giorno ci rivedremo
e felicemente ci risaluteremo.

Maestre stravaganti.

Le maestre si affacciano dalle finestre
con tante minestre
e gli alunni le preparano
nelle palestre!
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Profilo Autore: cordaccia*   Sostenitore del Club Poetico dal 23-03-2023

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E’ un’altra volta Natale, 
la terra impazzita oramai 
popolata da mostri e automi 
che s’incrociano urtandosi 
volti lividi emaciati. 
.

Umanità feroce che s’uccide 
senza più speranza, senza una prece. 
E’ Natale, nascerà un bambino 
dove nascerà ? 
.

Tra il fango e la guerra 
o in una calda culla? 
Umanità senza bontà 
s’è smarrita tra sfavillii di luci e falsi Dei. 
In cielo brilla la Cometa 
tutt’attorno il manto gelato copre il silenzio. 
.

E’ nato un bambino sui marciapiedi 
altri camminano senza speranza 
lento il passo e il volto scavato. 
Chiedono amore, a chi lo sa dare , 
infanzia negata. 
.

E’ Natale, s’addormentano i bambini 
chi nelle calde culle, chi per la strada 
chi con nel cuore nessuna ninna nanna. 
Quanta falsa compassione 
quanti sguardi di bimbi sorridono tristezza. 
.

E’ Natale, la Cometa brilla nel cielo di stelle 
bambini spingono grossi carri di sogni infranti 
scende il silenzio, 
si sente solo il battito dei loro cuori. 
Infanzia esclusa che piange dentro. 
Sofferenze di bambini 
questa notte illumineranno la cometa. 
.

Bambini che per una notte sognano un angelo vicino. 
.

E’ un’altra volta Natale!

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Profilo Autore: silvana1  

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Siamo nella burrasca.
Alle redine! Ajeje!
Non c'è tempo e non c'è modo
ormai sembra tutto perduto:
il mondo è come una navicella
lanciata con incredibile foga
attraverso il vento del pericolo
e sembra
ad ogn'altra onda
  che si spezzi
e rompa e mentre
rimbomba il tuono...:
ma tu Madonna del consiglio
sai come conviene conforto
all'indigere della nostra età.
E reca consiglio e conforto
la tua sublime Maestà.

Uomini di ieri sapevate
eppur ancor oggi è mistero
quel sacro consiglio che è figlio
della Storia, che è servir
questa Madonna con gran zelo.
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Profilo Autore: Fone  

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Fiori d'Acciaio fragili e inermi,

troppo piccoli per capire,

troppo grandi per dimenticare,

vagano smarriti su strade deserte,

feriti nel corpo, violati nell'anima,

strappati con rabbia dal grembo materno,

mandati nel baratro di un avito inferno.

Li senti piangere di un pianto lontano

nel silenzio assordante di coscienze silenti,

li vedi camminare tra bombe e macerie

in un mondo malato di odio e rancore.

Avanzano avvolti nel loro dolore,

sporchi nel viso e la morte nel cuore.

Aride gocce di calda rugiada

ne solcano lievi i petali rosa,

un candido alone di luce soffusa

ne ammanta gli steli, ridente e radiosa.

Sembrano angeli caduti dal cielo,

eroi senza gloria e senza valore

germogli iridati di una terra impietosa,

semi di speranza di un mondo migliore.

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Profilo Autore: Antonio Franzé  

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          Il bambino e la guerra

Il cielo non lasciava trasparire

la follia dell’uomo rosso. 

La piazza risplendeva di un bianco stanco

Stressato nella luce incerta

di un giorno incerto, di vite incerte

colombe, come rondini, in volo radente

vigliaccamente salvavano la loro libertà

bambini scivolavano sulle ali dell’innocenza.

All’improvviso botti e danze di luci

Andrei corri, vieni subito a casa

Papa lasciaci godere dei fuochi artificiali

Andrei non sono fuochi è la guerra

“papa, cos’è la guerra, un gioco?”

E’ una grossa fetta della follia dell’uomo

“papa, che cos’è la follia?”

Andrei sei troppo giovane, crescendo capirai.

Corri vieni immediatamente a casa

In fondo alla strada macchine d’acciaio

Avanzavano girando le teste alla ceca

Lanciando morte e distruzione, senza rispetto

Ospedali, chiese, scuole palazzi

Esplodono e bruciando cadono come birilli

Libertà, Misericordia, amore, tolleranza sono diventate, solo: parole, parole, parole

l’uomo normale assiste impotente

le lacrime non innaffiano giustizia.

Nonni, madri e bambini volano in cielo

cadendo senza paracadute, nelle fosse comuni.

Tutti i potenti, parlano, decidono, senza decidere

mettono note, come ai tempi di scuola

quando la campanella suona, tornano ai loro rifugi

mangiano e bevono, masticando libertà,

stressati si addormentano, ma al loro risveglio nulla è cambiato: “anzi”

Signore tu che hai sempre seminato pace e giustizia,

e sei la verità, fai qualcosa, ferma questa carneficina.

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Profilo Autore: Alido Ramacciani  

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Il poeta raffreddato
scambia rime a buon mercato
con il naso che gli cola
poi gli manca la parola!
Guarda verso i tetti bigi
dove stanno tanti mici
miaomiaomiao è tutto un coro
la mia casa è tutta d'oro !
Guarda verso il cielo blu
dove ci sei pure tu
come nuvoletta riccia
che di tutto pur s'impiccia
guarda verso prati e case
ma lo fa due volte al mese...
Sai, i poeti sono strani
volan come gli aeroplani.
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Profilo Autore: Laura Bocci  

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Alle sette della sera
Dopo recitata la preghiera
Quando il sonno vien da sé
Tu strilli senza un perché

La mamma ti bacia
La mamma ti culla
Mentre tu piangi per nulla

Le tue saranno gioie?
Son tristezze?
Ora son più gioie che tristezze
Senza alcune paranoie









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Profilo Autore: Marco  

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Ti ho preso il palmo

grande come una moneta

e mi hai guardato 

coi tuoi occhi ciechi,

mi sono chiesto

che mondo avrai di fronte a te?

sarai felice?

ti realizzerai?

ti accontenterai?

quanti viaggi farai?

quali posti vedrai?

Ora siamo uguali

non sappiamo nulla

tranne per una cosa 

che io so per certo,

che tu ancora non sai,

che prima o poi, ti innamorerai.


28/9/2021
benvenuto Pietro

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Profilo Autore: Mark  

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