Trafitta umanità, terra addolorata,
solo ecchimosi lacerocontuse sfregiano
il cuoio del mio petroso volto: indignazione,
null’altro denominatore al mio tempo.
Nel vuoto aggrappato, un livido spettro
urla, fauci digrignate, lingua mozza:
tutto qui per l’ispirazione?
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S’aggrovigliano nell’immoto indugio
segni e parole: nella vuota attesa
repentine schioccano le vedette
del cuore, stemperano le balbuzie
nel fulgido baleno.
Punge il turchese nell’algido cielo
Cavalli indaco
corrono nella mia notte,
nei miei sogni infranti
galoppano
spiagge di sabbia azzurra
raccontano
Stanotte ti porterò nel cuore,
domani dipingerò il tuo amore
tra le parole delle mie poesie…
ruberò dal cielo una stella
e la userò per scrivere il tuo nome..
chiederò agli angeli
Come fiori
sbocciano anime pure
in cerca d'amori interiori
scacciano dal cuore le paure
Vagando disperate come bambine
sposano la vita
in cerca d'un sogno senza fine
ma non sanno che ormai è finita
Mi fermano chiedendomi pace interiore
ma il mio spirito è maledetto