Quando ancor nel torpore della notte
ti risvegli al mio fianco e mi ti accosti
vogliosa delle nostre tenerezze,
ti rivedo arrivare da lontano,
dimora di mie tante fantasie,
e di tanti monologhi inespressi.
Così corre a ritroso il pensier mio
ed è ancor come in te io naufragassi
come già fu la nostra prima notte
quando ammaliato e trepido sfioravo
le corde del tuo tacito mistero
cercandone l’arcana sinfonia
mentre tu rovistavi nel tuo scrigno
per mostrarmi i preziosi tuoi stupori.
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