Nulla mai fu più erotico dell'incontro tra Eros e Psiche
Demone d’Eros che sei mio custode,
brama d’aver conoscenza carnale
di donna amata, mio spirto animale
che un’anima ricerca e si corrode
non potendo in suo volto contemplare
quell’idolo enigmatico ch’è Psiche,
che vo sfiorando in fantasie impudiche
sirene che mi fanno naufragare,
ché insidie sono i nostri conversari,
gli ingannevoli racconti dell’Io
ch’eludono, tra menzogna ed oblio,
del vissuto gli autentici scenari.
Nel mito Psiche t’amò fiduciosa
accettando di non veder tuo volto
per voler superiore, gretto e stolto,
finché le fu fatal l’esser curiosa.
Ma il mio mito è l’opposto del narrato:
a te fu il volto di Psiche precluso
e del sol corpo il mistero dischiuso,
sicché amavi restando inappagato
finché tu non vedesti sue sembianze
nella notte accendendo una lanterna,
così ti condannasti a noia eterna
ché Psiche avea finito le sue danze.
Anch’io pria che il rovello mi distrugga
vorrei vedere nella notte oscura,
quel volto che m’attira e mi spaura,
ma pur volendolo spero mi sfugga.
brama d’aver conoscenza carnale
di donna amata, mio spirto animale
che un’anima ricerca e si corrode
non potendo in suo volto contemplare
quell’idolo enigmatico ch’è Psiche,
che vo sfiorando in fantasie impudiche
sirene che mi fanno naufragare,
ché insidie sono i nostri conversari,
gli ingannevoli racconti dell’Io
ch’eludono, tra menzogna ed oblio,
del vissuto gli autentici scenari.
Nel mito Psiche t’amò fiduciosa
accettando di non veder tuo volto
per voler superiore, gretto e stolto,
finché le fu fatal l’esser curiosa.
Ma il mio mito è l’opposto del narrato:
a te fu il volto di Psiche precluso
e del sol corpo il mistero dischiuso,
sicché amavi restando inappagato
finché tu non vedesti sue sembianze
nella notte accendendo una lanterna,
così ti condannasti a noia eterna
ché Psiche avea finito le sue danze.
Anch’io pria che il rovello mi distrugga
vorrei vedere nella notte oscura,
quel volto che m’attira e mi spaura,
ma pur volendolo spero mi sfugga.
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