Avvolgerò i tuoi detriti,
sconvolgendoli con le mia acque irabonde.
Avrai foce nel mio io.
Sarò per te risciacquo di zucchero e sale.
Crogiolo di sapori,
nell'incrocio dei sensi.
Perdizione e rifugio.
Nella confluenza dei piaceri
annegherò le spume biancastre,
placandomi solo nelle maree
dominate dalla luna.
Risalirò le correnti e
nelle insenature dei tortuosi corsi
approderò,
lasciando che il tuo calore
bruci gli umidi legni
del mio vascello.
mi segna come fuoco
ed ovunque su di te.
delicato impeto la sfiorò.
Antro di sibilla fu per lui
la sua accattivante mente.
Incantato
come da voce di sirena
rimase intrappolato
in dolce rete
di ardore.
Eccitante brezza lo pervase…
si ritrovò in uno sguardo
profondo…vibrante.
Passione divampò
in un lampo
intrappolando il suo canto
e il desiderio di rivelare
la lunga attesa
di quel agognato istante.
Chiuso in sé
come elusivo sogno
in silenzio gli donò
il suo esser donna
stretta a lui
in muta morsa.
E fu così che mi ritrovai nel letto del miglior amico di mio fratello. Tutto quello che era successo la notte precedente non ne ho ricordo, l’unica cosa che mi è rimasta è il mal di testa. Cerco di alzarmi dal letto ma gira tutto, sembra che la terra abbia deciso di girare al contrario e più veloce del solito. Dopo dieci minuti, il mio corpo cerca di fare forza per alzare mentre la mia mente cerca di ricollegare la cronologia dei eventi, fallendo clamorosamente. Mi ricordo di Flavio che era passato a prendermi a casa per andare alla festa di Marta, la mia migliore amica, del nostro litigio per l’ennesima volta, di aver bevuto come non mai e poi buio totale.
< Driing > mi suona il cellulare, ed in quel momento scopro quant’è difficile coordinare il corpo quando sei sbronza.
- « Ehi Marta, come va? »
- « LUISA dove Cazzo sei finita? Ti ho chiamata tutta la notte. Dove sei? Va tutto bene? »
- « Non gridare, scema. »
- « Non gridare!!! Non ti sento da ieri sera, sei uscita dalla festa di nascosto, senza aver detto niente a nessuno, ubriaca. Ti ho fatto mille chiamate STRONZA. »
- « Mi sono appena svegliata ma non mi ricordo niente. »
- « Ti schiarisco io le idee. Ieri ti sei lasciato con Flavio! »
- « Cosa??!! »
- « E non ho finito, Flavio è andato via dalla festa e tu ti sei nascosta tra le braccia dei chupitos e dei vodka. »
- « Davvero! Spero di non averti causato problemi ».
- « La situazione è peggiorata quando per sbaglio hai mangiato un dei ‘muffin speciali’ di Giorgio. Sembravi una bambina al parco gioco.
- «Mi dispiace moltissimo »
- « Ma dove sei? »
« Non lo so. Ora che ci faccio caso questa non è la mia stanza. »
Do uno sguardo veloce e mi accorgo di essere nella stanza di Valerio, il miglior amico di mio fratello. Ma come sia finita lì non lo so. Alzando le lenzuola mi accorgo di non avere nulla addosso.
- « Cazzo, cazzo, cazzo! »
- « Che succede Lu?! »
- « Marta sono da Valerio, non ti preoccupare. Ora cerco di contattarlo. Ci sentiamo più tardi »
- « Va bene ma più tardi ci vediamo e parliamo. »
- « Certo, ora vado. »
Chiusa la chiamata cerco qualcosa da mettermi. Mi infilo una sua maglietta e mi dirigo in cucina. Non c’è nessuno in casa. Sul tavolo trovo la colazione ed un biglietto “Mangia qualcosa che tra un po’ torno, i tuoi vestiti sono nella asciugatrice quindi se vuoi puoi farti un bagno. La tua tovaglia è quella verde, appena torno ti spiego tutto.”
- < Luisa non dirmi che sei andata a letto con Valerio. Se il mio fratello lo scopre lo uccide e mi chiude in un convento per il resto della mia vita, o peggio. >
Dovete sapere che mio fratello Andrea è la persona più gelosa che io conosca, anche più di me. La prima volta che conobbe Flavio, gli fece un interrogatorio che duro 2 ore. Divenne iperprotettivo dopo la morte dei nostri genitori. Quando avevamo 10 anni i nostri genitori tornando da un viaggio di lavoro, furono travolti da un camion, l’autista aveva perso il controllo del veicolo. Dai controlli della polizia, l’autista risultava sotto effetto dell’alcool. Siamo andati a vivere con nostra zia Silvia, sorella gemella di nostra madre. Mio fratello non ha mai superato il trauma e crescendo il suo odio per l’alcool permane.
Dopo una bella doccia ed una buona colazione mi sento già meglio, sono passati già 2 ore ed ancora Valerio non è rientrato, forse sarebbe meglio andarmene a casa e parlarne con lui un'altra volta, anche perché se è successo qualcos’altro tra di no.
sulle mie nude membra
suadenti carezze.
Ogni tuo sospiro
giunge a proferir
bollenti tocchi.
Labbra fiammeggianti
si raccontano
in baci viziosi.
Gote arrossiscono
nello scorrere del tempo
tra ansimi palpitanti.
Amaranto ora è il cielo,
arso in esplosione
di inebrianti sensi.
si sfiorano nei sospiri
d’un intenso intreccio di menti
ed è subito amore.
Inebriate
in voluttuose movenze
catturano languidi silenzi
perse in sguardi che si parlano.
Vivono nel viversi…
Celate in aneliti fluttuanti
inaudite parole accarezzano
pensieri di vizioso intrigo.
Avide labbra assetate
a piccoli sorsi gustano
vogliosi umori.
Si sorseggiano insaziabili
di voglia che trasuda,
ormai non si controlla.
Traboccano i calici
di liquido desiderio
che spruzza irrefrenabile.
Insieme raggiungono
mondi incantati per poi
nell’estasi dei sensi
restare incatenate.
dolce germoglio
d'indaco ninfea
lentamente
fluttuante.
Nella deriva lasciva mi beo ardente,
vivace e tenera l'aria mi sospinge...
e le labbra..le tue labbra
incastonano un sorriso.
Ebbra di promesse attendo
la tua lingua
MORDERE
la
mia
pelle;
distesa tra il tuo amore
dal letto mi sospinge
il tuo
Gemito.
istanti intensi e fugaci
dove dai tuoi occhi cade
ogni inibizione,
e sul tuo volto si disegna
la perfetta espressione
del piacere.
Piacere
che arde nei nostri silenzi
complici i nostri sguardi
nel fuoco che cinge i nostri corpi,
labbra irruenti si incontrano
in voluttuoso bacio
incisi sono i sensi
di afrodisiaca fragranza.
il nostro elettrodomestico non può esser usato,
tu ti offri di lavare i piatti,
io di sostituire la lettiera ai gatti.
tu sei ammanettata al lavandino,
io sorseggio l'ultimo bicchier di vino,
vederti lì in piedi mi ammalia,
sei più bella di Miss Italia.
mi avvicino lento pede,
il tuo occhio non mi vede,
il profumo della tua tintura,
mi da ancora più inebriatura.
finalmente ti son vicino,
sento un certo languorino,
della flemma di Ambrogio ho ben poco,
mentre son già tutto un fuoco.
non mi basterà di certo un rocher,
prenderò per intero tutta te,
muovo intanto le sapiente mani,
su di te vagheggian come due caimani.
ti manca solo lo scolapasta,
ma non ce la fai a dirmi basta,
ad un tratto ti giri di scatto,
non resisti più al mio tatto.
sto per finire purtroppo l'inchiostro,
quello che accade più non mostro.
ma la cucina diventa un angolo di paradiso,
sullo scolapiatti vedrò riflesso spegnersi il tuo sorriso.
quando tutto si è ormai compiuto,
ad una riflessione son dovuto:
quello che scioglie le famiglie ,
credo sia proprio la lavastoviglie.
liberano i sensi
in gocce di fuoco
che ardono di passione.
Come spada affilata
la lingua tua incide il mio corpo
tracciando percorso d’amore.
Morbide labbra emanano calore
con pennellate sferzate
mentre s’infatua il seno.
E io m’arrendo
all’impeto del cuore
nel richiamo sanguigno
che incendia la carne.
giganti di lecci
denso aroma di pini
viaggia l’eco
dei nostri sospiri…
sussurri d’amore
che toccano
i nostri sensi.
Bacio a bacio
percorri il mio essere
tra bianche colline
fervente valle
tremanti fiumi.
Corri impetuoso
lungo torrenti di sangue
mormoranti lussuria
fino all’infuocato genitale
divenuto delizia
fino a precipitarti
in carnosi margini
fino a tuffarti
in cascata di piacere.