Forse sto per fare una.. beh, avete capito, non fatemi dire parolacce: sono una signora! Proprio quella li, che in Sicilia dicono… e in tutte le altre parti un sol suono ha, quello di una ca… volata! Beh, forse si, sarà così: ma non voglio più pensarci. E’ un po’ di giorni che già mi frulla questa idea, e posso dirvi che se mi frulla… la farò: se poi voglio dire… dico. Sarò io a parlare, solo io che dico: parlerò assumendomi le responsabilità del… caso. E che tutto vada bene, Amen!...
Parlerò di lei perché la sento. No, non che io le telefoni, questo no, ma la percepisco, ogni giorno. Dividiamo, o meglio condividiamo, la stessa sedia, beh, volevo dire passione, per dire che stiamo, entrambe,… si, insomma avete capito, no!?... Con lei è come stare su una sdraio a due passi dall’acqua, in riva la mare, a darsi un’occhiata d’intesa e qualche sorriso di assenso o dissenso, ogni tanto.
Ed è bello così proprio per questo: un’intesa silenziosa. Godiamo così!...
Passa tutto di lei, come attraverso uno specchio: basta un click. Mi soffermo, tante volte, a pensarla: io la vedo. E più penso, più l’immagino, più mi viene di vederla… in un ritratto.
Una signora d’altri tempi, certo un po’ anche per gli anni, ma più per la mia sfrenata fantasia che, seppur tal sfrenata è, vuol dire che, infondo, qualcosa vagamente di lei mi porta in altri tempi. Sarà il suo fare materno, tenero, a tratti protettivo, per niente sdolcinato, anzi, in certuni casi, energico. Sarà quel che non so che, che non saprei dire ma io sento che è una persona… vera. E poi sa tanto di poesia!...
Ed è lei, Vera, colei che immagino come in un quadro fantasioso.
Alta, magra e una gran classe; una donna elegante, dallo sguardo dolce, profondo, dato da due occhi azzurri come il suo mare che spiccano sui lineamenti fini, delicati del viso incorniciato dal bianco dei capelli, sempre ben pettinati. Poi mi giro, la rivedo in un’immagine in cui legge: occhiali, il libro tra le mani delicate e lo sguardo che sbircia dalla finestra… A volte mi viene di pensarla come la nonna dei fumetti: occhialini sul nasino, proprio quello di una bambina, e un sorriso fra il tenero ed affettuoso. Giusto quello di una nonnina! Tutto questo senza offesa, si capisce, anzi. Pure io ambisco a quell’immagine, e già ne acquisto quando leggo, ai miei nipoti, qualche poesia. Un po’ vanitosa io però, perché gli occhiali li scelgo colorati, imperlati e brillantati, cosicchè cancellino un po’ di.. anni all’atto d’inforcarli… Vanità di femmina!...
Lei è limpida, certo non le manda a dire: diretta, spontanea; un tantino come me, o meglio, io come lei. Arrogante, polemica, potrebbe sentenziare qualcuno. Ma no, non è l’arroganza prepotente che ti mangia e ti zittisce. E’, piuttosto, quel dire enfatico, dato da una carica emotiva e caratteriale, di fronte alla vita, a discorsi ed argomenti, a volte angosce e situazioni. Pronta, sempre, al confronto, momento di crescita e di scambio. E’ tutto un dire, non c’è che dire! E vuol proprio tanto dire, commentare!...
… Eppure in lei c’è poesia! Tanto amore si respira accanto a lei. Quanta voglia di cambiamenti, quanta speranza, tenacia, quanta voglia d’insistere. Perché in verità vi dico che lei è una persona VIVA! Mi ricorda tanto una vecchia zia: zia Maria, centenaria. Beh, non era proprio una mia zia, ma di amici fraterni. Ma tutti la chiamavano così per rispetto ed affetto, allora avevo preso l’abitudine di chiamarla anch’io così: ad un certo punto avevo cominciato a sentirla “mia”. Ci passavo pomeriggi interi con lei a parlare, ad imparare dalla sua saggezza, dalla sua vecchiaia, che non è una malattia! Lei mi ha dato più di chiunque altro, mi trasmetteva forza, una voglia di vita esagerata. E, se la vecchiaia fosse stata una malattia, beh, avrei voluto, molto volentieri, che m’infettasse!... Evidentemente, zia Maria era fatta della stessa pasta di Vera.: forgiata dalla scuola aspra della vita. Un tipino niente male: tosta ma amorevole, una grande fede, giusta e tenera. Per dirla in una battuta, mi sembra quasi un “copia e incolla”.
Eh, ma mi frulla un’altra idea. Si, mi dico che, prima o poi, andrò nella sua bella terra: tanto lì ci sono due amici. Lo farò, Vera, magari passerò da te, solo il tempo di un abbraccio.
Come dici? Devo brigarmi!... Ma va là, abbiamo tutto il tempo che vogliamo. E poi, scusa, tu lo sai, prima o poi ci rivedremo, comunque. Mi raccomando: porta un po’ della tua poesia. Come?... si, hai ragione questo scritto potrebbe assumere il tono di una lettera. Eh, lo so cara, qualcuno penserà che voglio rubare la scena. Pensa te in quanti lo vogliono, a questo mondo, e lo fanno in mille modi. Eccome se lo fanno!
Ma qui comando io, faccio quello che mi pare: questo è spazio mio, solo mio, faccio come voglio!
… E continuo e faccio!... Signora mia cara, non è una sviolinata: che motivo avrei? Non ti conosco, non puoi lasciarmi i tuoi beni, quelli terreni perché di quelli spirituali…. Di soldi manco a parlarne!...
E’ solo che m’ispiri un affetto prepotente, un grande amore: quello che mi ha nutrito fin da bambina. La mamma, la nonna, persino i cari vicini di casa e gli amici del mio papà. Ma erano altri tempi! Tempi dell’amicizia vera, del buon vicinato, dell’altruismo, della serenità d’animo. Ecco io con te respiro di quel tempo: quando guardavo, con gli occhi da bambina, le signore anziane. Oggi immagino te con i miei occhi di allora e sogno.
… Alta, magra, i capelli bianchi, due occhi chiari dolci, profondi, veri. Tutta vestita di pizzi e merletti, colletti con bianchi ricami e rouches. Una dolce, bella nonnina che si appoggia al bastone nel suo andare fiero ed elegante. Una signora d’altri tempi!...
Questo il mio ritratto di Vera e…. sa tanto di Poesia!
Parlerò di lei perché la sento. No, non che io le telefoni, questo no, ma la percepisco, ogni giorno. Dividiamo, o meglio condividiamo, la stessa sedia, beh, volevo dire passione, per dire che stiamo, entrambe,… si, insomma avete capito, no!?... Con lei è come stare su una sdraio a due passi dall’acqua, in riva la mare, a darsi un’occhiata d’intesa e qualche sorriso di assenso o dissenso, ogni tanto.
Ed è bello così proprio per questo: un’intesa silenziosa. Godiamo così!...
Passa tutto di lei, come attraverso uno specchio: basta un click. Mi soffermo, tante volte, a pensarla: io la vedo. E più penso, più l’immagino, più mi viene di vederla… in un ritratto.
Una signora d’altri tempi, certo un po’ anche per gli anni, ma più per la mia sfrenata fantasia che, seppur tal sfrenata è, vuol dire che, infondo, qualcosa vagamente di lei mi porta in altri tempi. Sarà il suo fare materno, tenero, a tratti protettivo, per niente sdolcinato, anzi, in certuni casi, energico. Sarà quel che non so che, che non saprei dire ma io sento che è una persona… vera. E poi sa tanto di poesia!...
Ed è lei, Vera, colei che immagino come in un quadro fantasioso.
Alta, magra e una gran classe; una donna elegante, dallo sguardo dolce, profondo, dato da due occhi azzurri come il suo mare che spiccano sui lineamenti fini, delicati del viso incorniciato dal bianco dei capelli, sempre ben pettinati. Poi mi giro, la rivedo in un’immagine in cui legge: occhiali, il libro tra le mani delicate e lo sguardo che sbircia dalla finestra… A volte mi viene di pensarla come la nonna dei fumetti: occhialini sul nasino, proprio quello di una bambina, e un sorriso fra il tenero ed affettuoso. Giusto quello di una nonnina! Tutto questo senza offesa, si capisce, anzi. Pure io ambisco a quell’immagine, e già ne acquisto quando leggo, ai miei nipoti, qualche poesia. Un po’ vanitosa io però, perché gli occhiali li scelgo colorati, imperlati e brillantati, cosicchè cancellino un po’ di.. anni all’atto d’inforcarli… Vanità di femmina!...
Lei è limpida, certo non le manda a dire: diretta, spontanea; un tantino come me, o meglio, io come lei. Arrogante, polemica, potrebbe sentenziare qualcuno. Ma no, non è l’arroganza prepotente che ti mangia e ti zittisce. E’, piuttosto, quel dire enfatico, dato da una carica emotiva e caratteriale, di fronte alla vita, a discorsi ed argomenti, a volte angosce e situazioni. Pronta, sempre, al confronto, momento di crescita e di scambio. E’ tutto un dire, non c’è che dire! E vuol proprio tanto dire, commentare!...
… Eppure in lei c’è poesia! Tanto amore si respira accanto a lei. Quanta voglia di cambiamenti, quanta speranza, tenacia, quanta voglia d’insistere. Perché in verità vi dico che lei è una persona VIVA! Mi ricorda tanto una vecchia zia: zia Maria, centenaria. Beh, non era proprio una mia zia, ma di amici fraterni. Ma tutti la chiamavano così per rispetto ed affetto, allora avevo preso l’abitudine di chiamarla anch’io così: ad un certo punto avevo cominciato a sentirla “mia”. Ci passavo pomeriggi interi con lei a parlare, ad imparare dalla sua saggezza, dalla sua vecchiaia, che non è una malattia! Lei mi ha dato più di chiunque altro, mi trasmetteva forza, una voglia di vita esagerata. E, se la vecchiaia fosse stata una malattia, beh, avrei voluto, molto volentieri, che m’infettasse!... Evidentemente, zia Maria era fatta della stessa pasta di Vera.: forgiata dalla scuola aspra della vita. Un tipino niente male: tosta ma amorevole, una grande fede, giusta e tenera. Per dirla in una battuta, mi sembra quasi un “copia e incolla”.
Eh, ma mi frulla un’altra idea. Si, mi dico che, prima o poi, andrò nella sua bella terra: tanto lì ci sono due amici. Lo farò, Vera, magari passerò da te, solo il tempo di un abbraccio.
Come dici? Devo brigarmi!... Ma va là, abbiamo tutto il tempo che vogliamo. E poi, scusa, tu lo sai, prima o poi ci rivedremo, comunque. Mi raccomando: porta un po’ della tua poesia. Come?... si, hai ragione questo scritto potrebbe assumere il tono di una lettera. Eh, lo so cara, qualcuno penserà che voglio rubare la scena. Pensa te in quanti lo vogliono, a questo mondo, e lo fanno in mille modi. Eccome se lo fanno!
Ma qui comando io, faccio quello che mi pare: questo è spazio mio, solo mio, faccio come voglio!
… E continuo e faccio!... Signora mia cara, non è una sviolinata: che motivo avrei? Non ti conosco, non puoi lasciarmi i tuoi beni, quelli terreni perché di quelli spirituali…. Di soldi manco a parlarne!...
E’ solo che m’ispiri un affetto prepotente, un grande amore: quello che mi ha nutrito fin da bambina. La mamma, la nonna, persino i cari vicini di casa e gli amici del mio papà. Ma erano altri tempi! Tempi dell’amicizia vera, del buon vicinato, dell’altruismo, della serenità d’animo. Ecco io con te respiro di quel tempo: quando guardavo, con gli occhi da bambina, le signore anziane. Oggi immagino te con i miei occhi di allora e sogno.
… Alta, magra, i capelli bianchi, due occhi chiari dolci, profondi, veri. Tutta vestita di pizzi e merletti, colletti con bianchi ricami e rouches. Una dolce, bella nonnina che si appoggia al bastone nel suo andare fiero ed elegante. Una signora d’altri tempi!...
Questo il mio ritratto di Vera e…. sa tanto di Poesia!
Commenti
A...poi!
Meravigliosa Giò.
uN BACIO
VERA E' L'AMICIZIA PERSONIFICATA.. . LA VITA CHE SI ILLUMINA... UN'AUREA SEQUELA DI SIMPATIA...
I MIEI ELOGI E LE MIE LODI PER TE GIO' E PER LA NOSTRA ADORATA MAMMA ACQUISITA...
SERENA SERATA
Dunque: il fisico, no, non lo hai indovinato. Sono bassina, certamente non magra, diciamo nella media, gli occhi sono verdi, i capelli, beh, non era difficile indovinare, anche perché mai li avrei tinti, nemmeno a 20 anni. Di occhialini, nemmeno parlare, mi riderei addosso...L’ele ganza?... Mi piace la bellezza semplice e armonica, mai vistosa, ma…con i tempi che corrono, e la mia attuale situazione, mi va bene tutto, e caso mai non mi andasse, penserei solo a vedere serenamente, ma proprio in tutto, non solo nel vestire, come realizzare il meno peggio.
Con il carattere, ci sei andata vicino: diciamo che sono un rustico alla napoletana: dolce e salata insieme. Ma tutto si può facilmente ricavare da come scrivo, sono sempre molto diretta, tranne in casi veramente e doverosamente speciali, diciamo specialissimi.
QUALUNQUE cosa, comunque, avessi scritto, GRAZIE, Giò, del tuo affetto, del volermi essere vicina. Questo l’ho sentito PROFONDAMENTE. Sempre lo sento anche negli Altri. Questo è DAVVERO un SITO DIVERSO, anzi non è un sito, tanto meno virtuale. E’ AMORE vissuto e vero..
In un abbraccio, Grazie ancora.
Vera
Un GRAZIE specialissimo a Vera che mi ha voluto così lungamente commentare.
Un abbraccio forte, VERA, e che questa nosra amicizia qui continui ancora ed ancora tanto.
Ciao a tutti... ^.^