Folle cuore che danza

su sinfonie argentate. 

I corpi fan presenza

tra i pensieri smarriti.

È stolto il gioco cieco

che guida nella notte

la pelle dentro al fuoco. 

Le stelle son distratte. 

Si vince la sconfitta,

medaglia d'or placata,

di un'anima imperfetta

che sanguina, ferita.

La mente guarda e tace,

distante da quel luogo,

l'amore senza voce

traballa dentro al rogo.

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Profilo Autore: MArTe  

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Odierna rielaborazione della mia prima poesia, scritta il secondo anno delle scuole superiori. Molte forzature, non solo metriche e stilistiche, rispetto alla versione giovanile che riporto di seguito.

Come il sole saresti tu per me,
che mi porta nell’anima il calore
e pur come la luna guardo te
che di notte mi porta il suo chiarore.

Se conto il tempo mio come stagioni
esser non può che un marzo pazzerello
questa mia primavera ove ti poni,
sicché, pur bello, meglio aver l’ombrello.

Saresti pure quel vento profondo,
quello stesso che sua Tindari mite
cercato avea poeta vagabondo (*)
che di Saffo tradusse “Ad Afrodite”.

Però purtroppo ancor non ti conosco
ma so che in qualche luogo già ci sei,
e ti cerco qual ninfa del mio bosco,
del quartier ragazzina o dei licei

tra quelle per cui nutro simpatia
che potrebbero l’anima rapirmi.
Ma s’avessi a svelar l’anima mia
ti immagino ritrarti e poi sfuggirmi.

(*): S. Quasimodo: “Vento a Tindari” (Acque e Terre, 1930) e “Ad Afrodite” (Lirici Greci,1940)


Come sei tu per me (versione giovanile)

Tu sei per me come il sole
che mi porta calore nell’anima.
Tu sei per me come la luna
che rischiara le mie tenebre.
Tu sei il tempo misurato in stagioni,
e in questa nostra primavera
oggi è solo marzo pazzerello
che pure s’è bello prendi l’ombrello.

Tu sei un vento profondo che mi cerca,
come quello che a Tindari mite
(*)
ha cercato il poeta ch’è il mio mito.

In realtà non ti conosco ancora
ma so che da qualche parte ci sei
e ti cerco tra i volti conosciuti
chiedendomi qual vorrei fossi tu,
ma mentre immagino di star per baciarti
ti vedo arrossire e scappar via.

(*): Vento a Tindari (S. Quasimodo), nota ex post

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Profilo Autore: Sisifo Gioioso  

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scende in silenzio
d'una carezza lieve
a tratti bisbiglia
intorno coprendo d'ovatta

poi a passi felpati
ammanta
nei fiocchi a treccia
elegante
la dama bianca

ed è neve
che viene per noi
mai vecchi
sempre bambini

mentre corri ancora
ansimando a scuola
borsa di cartone
sfondata
matita e gomma
un quaderno sporco
per strada

come eravamo contenti
noi compagni
solo d'un pupazzo
scopa in mano
carota al naso

e come vorrei tornare
alla vecchia stufa a legna
ai dispetti tra banchi
anche finire dietro la lavagna

ma veniva giù
tanta neve
che era una bellezza
noi in piedi
al cinema d'essai

stretti d'un brivido
per sempre
io e te




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Profilo Autore: puerlongaevus  

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Appassiti i ricordi ingialliti e persi 
come fiori secchi
dalle esanime rughe 
tra pagine antiche di certi libri 
colmi di polverio in controluce 
come un omertoso velo di malinconia 
in un angolo dell'anima, 
non saranno più letti dal mio cuore, 
sospeso il loro riposo riposto 
nella libreria del passato 
tra i versi degli antichi amori 
sottolineati dalle vivide emozioni 
ormai svanite ma non i loro olezzi. 
Chino il mio sguardo in tumulto 
alla luce delle onde d'arpa stonata 
nei miei giorni sulle fauci 
degli echi di imprevisti riflessi 
nel labirinto del vuoto frenetico 
che apre la porta a rinvenire 
il fuoco spento nel camino 
dalla flautata voce nelle urla 
della tessuta ragnatela a incatenarmi 
nel sotterfugio della rassegnazione 
dalle lacrime di perle a lasciarmi 
rimuginare nel baratro di interrogativi 
che come spade trafiggono forte 
il cuore fragile alle sue trasparenze. 
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Profilo Autore: Laura Lapietra  

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Allegra puledra di giumenta pasciuta 

Bionda di crine forzi la leva su mule e bardotti 

Tumulto di carne e ombrosi piaceri 

Rantoli e sabbia in intimi umori 

Ludico amore eunuco e felice 

Cantasti le odi di fine stagione 

Di pozze e di salti rigonfi e non sazi 

Adesso che giunta al pascolo vecchio 

Dagli occhi ti sgorga l’antico ruscello 

La gioia e l’amore dal cuore salito 

Chissà dov’è andato a trovare riposo. 

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Profilo Autore: Vitigno  

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In volo sulla città abbracciati:

puoi vedere la casa rossa, la chiesa

al confine con l’orizzonte e l’aria

di pioggia. Poi l’orologio astrale

da fermi, c’è da aspettare in coda

il ritorno dell’onda di piena dell’amore.

E la scrittura in punta di penna dei fiati

in sincrono, la curva di fuoco e la discesa

agli inferi del peccato: è millenaria

la storia degli amanti dell’aurora boreale,

che il cielo regga o che poi esploda

poco importa, se cambia di nuovo colore.

 

E se vedi la cintura d’Orione nella stanza

viola, è perché la sentenza delle stelle

è scritta su coltri disfatte, ogni piega,

ogni ondulazione della stoffa è un indizio.

C’è poi la trama del romanzo a legarci

alle sponde del letto di redenzione:

scrivimi fermo posta, firmerò per quietanza

ogni verso appeso alle lune gemelle

del talento e poi cercherò una strega

di scuola egizia per celebrare lo sposalizio

nelle acque rosa confetto. Dimmi che amarci

è questo: un canto stonato di liberazione.

 

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Profilo Autore: blow87  

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Fiore d'amore è il tuo tocco 
sulle mie labbra sconcertate
quando doni i tuoi baci 
timidi nella loro innocenza,
sono primule colorate
che si aprono dolcemente 
in tutte le stagioni del cuore.
Fiore d'amore è il tuo silenzio 
colmo di note melodiose 
quando penetri i miei occhi 
nell'emozione che vibra nell'anima,
sono carezze di seta
che abbracciano i miei desideri. 
Fiore d'amore è il nostro tempo 
intrecciato nel destino che ci unisce,
una benedizione da coltivare 
ad ogni battito di cuore senza fine.
Oh mio fiore d'amore,
lascia che la nostra essenza
si percepisca per sempre
fino all'ultimo del nostro respiro pregno di felicità.
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Profilo Autore: Laura Lapietra  

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Ti sto pensando da qua , 

la meraviglia mentre ti penso

è come  cadere su una nuvola soffice che del cielo è la più armoniosa e

fa davvero strano provare a comprenderla 

sa di talco mentolato mentre cambia forma, sa di casa . 

Senza mi sentirei  sperduta ,mio  pensiero ,mio destino,

l’incastro perfetto che Dio mi ha donato.

Io parlo dei punti , degli esclamativi, del cerchio perfetto , 

parlo del vento impetuoso che sempre soffia , 

parlo delle acque tranquille di un lago che rasserena e dona conforto ,

parlo del tempo che ho scritto , che ho conservato 

che ho speso ,mai  perso . 

Parlo dei fiori petali di parole semplici che mai ho scordato 

parlo di te che sei la ragione per la quale ancora questo mio cuore sente e colora di battiti 

la mia vita  .

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Profilo Autore: Caterina Morabito*   Socia sostenitrice del Club Poetico dal 14-03-2014

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Sai cosa vorrei
quest'anno,
per il mio compleanno?
Vederti almeno un'altra volta ancora,
anche un incontro fugace, 
basterebbe per ora.

Se mi dirai di sì
ti porterò dove vorrai.
A passeggere in riva al mare
o ovunque desidererai. 
A ballare sotto la pioggia,
anche se sarà il diluvio universale
o il più brutto temporale.
A guardare il cielo stellato
o a correre nei campi a perdifiato.
Ti porterò dove brilla il sole,
sopra ogni avversità
ad abbracciare l'immensità.

Stavolta però nell'incontrarci nuovamente,
non mi importerà di ciò che pensa le gente.
A costo di apparire inappropriato
ti dirò tutto ciò che penso,
fino a finire il fiato.

Supererò ogni timidezza,
scalfendo la freddezza
del mio pragmatismo crudele
che imprigiona il mio cuore
in rigidissime catene.

Perché se lo vorrai
mi farai il più bel pensiero,
poiché quando mi eri accanto
era un vero e proprio incanto:
tenevo nel palmo di una mano
l'universo intero e ogni suo arcano.
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Profilo Autore: Antonio  

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A volte la vita è un'opera maestra
nelle tenebre della solitudine, 
dove sul palcoscenico 
si resta a interpretare solo 
quella scia di stelle cadenti 
in quel dolore delle sconfitte 
che graffiano l'anima senza unguento. 
Un attore inesperto, 
che non saprà mai mentire 
alla platea assente ai suoi lamenti. 
A volte, si resta nascosti per scelta,
tra le lacrime che gridano in silenzio 
negli angoli del mondo interiore, 
senza parole che confortano 
perché non si possiede più la forza 
per guardare spiragli di luce 
a scaldare il cuore, nel coraggio 
che bussa alla porta della coscienza 
ad accendere nuovi sogni da modellare sulla pelle della vita. 
A volte, anche spogli e scalzi, 
bisogna raccogliersi a pezzi 
nel corso del tempo per guardarsi 
allo specchio del destino 
e sussurrarsi con amore
"Ce la farò, più forte di prima" 
anche se mai nessuno potrà capire, 
anche se mai nessuno potrà sentire, 
ma sei solo tu, sei solo tu soltanto
a doverti salvare dal fango del buio.
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Profilo Autore: Laura Lapietra  

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Quel suono, simile a una carezza

che ritorna, è il mare e la conchiglia

nel cielo di luglio sembra l'astronave

della memoria nel subbuglio

figlio della bellezza. È da un miglio

che è tutto intatto, pietre, vie,

balconi, finestre, squarci di luce,

vetri delle case: si chiama pace,

si scrive attesa, cento cronologie

dell'attimo di un bacio. Sul foglio

un miscuglio di colori, il cespuglio

sagomato a regola d'arte, la trave

storta sopra il letto ci somiglia:

è il fato che soffia come brezza.

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Profilo Autore: blow87  

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Sul papiro delle stagioni,  
falsamente sbiadito ormai
è il colore del rimpianto
in frammenti  di quei papaveri sparsi 
di lacca di robbia, dispersi, 
come le tue morbide labbra d'amore 
accese di brio sulla proda malachite, 
quando parlavi silenzi 
nel sorriso ingenuo che ti distingueva 
immensa nel diluvio della natura,  
come gemma di bimba selvatica, 
accarezzata dolcemente 
dallo sguardo indaco del cielo 
nel fato fecondo alla nostra passione.
Giuro, col nero della rabbia 
sul bianco dei fantasmi dubbi, 
che la penna della circospezione 
dal bugiardo colore nell'anima 
ne traccia una fine nell'ultima lacrima, 
che per te severo verserò!
Ripenserò, incredulo a questa nota,
dimentico dei tristi nugoli 
che tingono i miei occhi soffocati 
dalla tua trasparente assenza, 
nella lente del sottobosco 
del mio canceroso presente, 
a cucirmi sulla pelle valanghe 
nelle piaghe di convinzioni
originate su misura, 
per coartare la gente a credere 
che dal subisso di interrogativi 
senza posa che rifiati 
la pallida mia serenità,
sian ormai pugni di mosche 
nel sibilo della rassegnazione,  
che come spinato filo avvolge il fiato 
che come bandoneon intono, 
aerofono ad ancia libera, 
imperniato sul rudimentale fondale 
del mio crudo amore per te, 
senza più ali che lasciano vivere 
percezioni d'emozioni nel cuore
a scolpirmi  il vuoto che resta,
dopo averti mandata via per inganno
nella malinconia
del tempo che mi resta.
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Profilo Autore: Laura Lapietra  

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Sette rose rosa, la sposa

sorride al sole dell'aurora,

c’è la meteora nel cielo

di marzo, anche un raggio

di luce nei capelli e la mimosa

tra le mani: l'uomo implora

il perdono, negli occhi un  velo

di malinconia,  è ostaggio

degli errori del passato.

È il senso dell’amore,: si perde

si vince come da destino,

ma resta l'impronta,

il colore di quando è nato,

la speranza in verde,

il rosso passione, il fortino

del cuore intatto, la conta

dei sogni. E ad ogni ricordo

un tuffo all'anima: chiedimi

la luna del tramonto, il conto

dei nostri baci e l’onda

del mare a dicembre. Mordo

le labbra e attendo: cedimi

i tuoi venti di libeccio, i cento

dubbi, una stella vagabonda. 

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Profilo Autore: blow87  

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D'improvviso il sole si tinge di grigio,
cadono copiose gocce di pioggia, lacrime di malinconia soffocata
sul mare crespo della realtà oscura,
frantumando onde di verità
sugli scogli di quelle parole
spine che turbano l'amicizia,
un faro luminoso colpito e abbattuto
dal missile della rivalità in amore,
il colorato veliero dalle mani amiche
nelle avventure di un tempo, affonda,
inghiottito nel ventre della discordia.
Si disperde inesorabile nell'oblio,
la tenera fragranza dell'amicizia
per un traditore bacio d'uomo,
che come ape in preda
alla fame della passione che travolge
gusta il miele dei vari fiori
nello stesso giardino, senza mistero.
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Profilo Autore: Laura Lapietra  

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Solo con tanto amore 
la gioia raggiunge il cuore, 
solo con tanta forza
dentro la gioia abbraccia 
il tempo.
Ci immergiamo in un oasi 
di pace dove il cammino 
è  leale ,dove i cuori si stringono
mentre il cielo azzurro
felice ci guarda ,mentre 
bimbi si stringono forte 
senza paure e timori.
Incamminarsi in un oasi 
di incredibile bellezza 
con occhi di luce riflessa 
insieme mentre il tempo
resta .
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Profilo Autore: Rita Angelini  

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