In questa Santa Notte
non sono pronta stavolta
a respirare canti di festa.
Come le luci i battiti del cuore
rimbalzano a intermittenza
fra i Natali passati e il presente.
Scrivo nella mia camera
al sol chiarore d’una candela
con mano stanca che stringe
ciò che di te mi resta.
Oro, incenso e mirra
portano su cammelli i tre Re
al dolce Bambin Gesù.
Tormento, furia e lacrime
nascondo con fatica in seno
da quando manchi tu.
E mentre nuovi sogni
cercano di accendersi come stelle
una fioca voce nasce
su labbra tremolanti intonando
melodia d’un Bianco Natale.
La mano ora è ferma,
le labbra ben serrate,
vita e voce sono comparse
su foglio adesso pieno.
Il nero inchiostro ha dato
libertà d’esistere
a sentimenti di rinascita.
In fondo stavolta, forse,
sono pronta a rivivere
il Natale nel suo infinito.
non sono pronta stavolta
a respirare canti di festa.
Come le luci i battiti del cuore
rimbalzano a intermittenza
fra i Natali passati e il presente.
Scrivo nella mia camera
al sol chiarore d’una candela
con mano stanca che stringe
ciò che di te mi resta.
Oro, incenso e mirra
portano su cammelli i tre Re
al dolce Bambin Gesù.
Tormento, furia e lacrime
nascondo con fatica in seno
da quando manchi tu.
E mentre nuovi sogni
cercano di accendersi come stelle
una fioca voce nasce
su labbra tremolanti intonando
melodia d’un Bianco Natale.
La mano ora è ferma,
le labbra ben serrate,
vita e voce sono comparse
su foglio adesso pieno.
Il nero inchiostro ha dato
libertà d’esistere
a sentimenti di rinascita.
In fondo stavolta, forse,
sono pronta a rivivere
il Natale nel suo infinito.
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