“S’è il precipitare nel nulla
e il cessar d’ogni sensazione
quasi come un sonno nel quale
nulla, manco un sogno si vede
gran guadagno allora è la morte”. (1)

Tanti i filosofi, pochi i poeti,
e quei pochi sfiorarono appena
ciò ch’è “nox perpetua una dormienda”, (2)
ma poeta fu il regista di scena
di quel bel tenebroso personaggio
già testimone e forse già presago
di morte sopraggiunta per amore,
inquietante vicenda che ancor oggi
affascina chi ha vissuto quegli anni
di trasgressione e di disillusione,
chi ha conosciuto affini smarrimenti
nell’acre sapor di un nulla moderno
che si colma d’improvvisa passione
e si affolla di demoni e fantasmi
d’un mistero amoroso tormentoso. (3)

Vano esorcismo lusingar la morte,
non ci sarà prima notte né quiete,
ma soltanto un nulla senza coscienza
che subentra alla coscienza del nulla,
svelamento da un velo inesistente
che possano gli occhi avere mai visto
che la mente possa avere compreso
neppure per un attimo soltanto.

(1) Platone, Apologia di Socrate
(2) Catullo, Carme 5 (Vivamis, mea Lesbia, atque amemus…)
(3) "La prima notte di quiete" (film del 1972), regia di Valerio Zurlini (1926-1982), protagonista Alain Delon (1935-2024)
1 1 1 1 1
clicca sulle stelle per valorizzare il testo
Profilo Autore: Sisifo Gioioso  

Questo autore ha pubblicato 12 articoli. Per maggiori informazioni cliccare sul nome.

Commenti  

ioffa
# ioffa 01-10-2024 20:48
Eh… che dire! Siamo ancora col Sisifo di qualche anno fa, a verso libero, ma con le tematiche già ben profonde! Cos'è la morte? Se ne sono occupati da sempre anche filosofi e poeti. La morte è liberazione? La morte è raggiungere una dimensione migliore? Vane illusioni. Oggi, grazie alla maggiore consapevolezza donata da razionalità e scienza, molti cominciano a rendersi conto che la morte non è nient'altro che il nulla che rimane quando la nostra coscienza si spegne, definitivamente e non solo per un coma passeggero dato da un'anestesia. Il cuore cessa di battere, ossigeno e zuccheri smettono di dare energia ai neuroni, l'elettrochimic a attiva del cervello termina, la coscienza svanisce e rimane il nulla, alla faccia delle illusioni di poeti e filosofi. Del film di Zurlini non so nulla, magari se lo trovo da qualche parte disponibile cercherò di guardarlo, anche se io sono più un sempliciotto da commediole divertenti e romantiche, però ogni tanto film impegnativi li guardo anch'io.
ioffa
# ioffa 03-10-2024 15:55
L'ho visto ieri sera… non è decisamente il mio genere, di solito per conciliarmi il sonno ho bisogno di tante risate e "e vissero tutti felici e contenti", ma… bel film, davvero.
Sisifo Gioioso
# Sisifo Gioioso 03-10-2024 19:59
Beh non è che io ami tormentarmi l'anima per poter conciliare il sonno. Certi film mi restano dentro, anche se non li rivedo, specie quelli ii cui protagonista potrei plausibilmente essere io.
Ma non amo le risate cinematografich e. Se mai, le commedie brillanti

Collegati o registrati per lasciare un commento.

Questo sito utilizza cookie, anche di terze parti, per migliorare la tua esperienza e offrire servizi in linea con le tue preferenze. Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina o cliccando qualunque suo elemento acconsenti all'uso dei cookie.
Per maggiori informazioni sui cookie e per gestire le preferenze sui cookie (di prima e/o terza parte) si invitano gli utenti a visitare anche la piattaforma www.youronlinechoices.com. Si ricorda però che la disabilitazione dei cookie di navigazione o quelli funzionali può causare il malfunzionamento del Sito e/o limitare il servizio.