Sonetto, endecasillabi canonici da recitarsi a maiore, quartine a rime incrociate e terzine a rime alternate nello schema ABBA ABBA CDC DCD.


 

«Tanto son tutti uguali» è il triste inizio
della cancellazione di speranze,
del mettersi sull’orlo al precipizio
e saltar giù nel mentre fan le danze

da cui per il terribile giudizio
si vuole lunghe prendere distanze
come se fosser solo un brutto vizio
e non un luogo in cui portare istanze

per migliorare questa società
dove qualcun s’abbuffa senza fondo
ed altri stan chiedendo carità,

dove una vita sfuma in un secondo
vittima d’una falsa libertà
e il populismo sbraita facondo.


23/07/2025


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Commenti  

Sisifo Gioioso
+1 # Sisifo Gioioso 24-07-2025 13:11
Quando ero giovane liceale tutto questo andava sotto il nome di "qualunquismo". Era relativamente fresco il ricodo di Guglielmo Giannini e del Fronte dell'Uomo Qualunque (di una ventina d'anni prima).
"Populismo" allora aveva un'accezione non negativa. Significava genericamente "essere per il popolo". Ma è una questione semantica. La realtà è la stessa: fregarsene e non assumere né posizione, né impegno. Il che, già allora, portava a confermare l'esistente.

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