Il sale dei tuoi baci,
i tuoi occhi neri contro il sole,
bruna, sincera, vera.
Capriccio giovanile,
poi inganno, sogno,
quindi delusione.
Calda come un soffio
di Malaga il Terral che brucia
e scuote.
Circe, sirena,
colorata odissea, conquista,
mare che si fa stretto
e non si può domare,
che si trasforma in oceano:
divinità pagana
che dal cielo si immerge
sempre più profonda.
Malaga, terra antica,
di bronzo ed acqua,
porta preclusa ai più
che lega i marinai a nuove acque.
Malaga di bronzo ed acqua
come la mia donna.
Malaga
ed i tuoi capelli scuri,
inferno, amplesso e condanna,
fino al rimpianto che si fa
burrasca.
Brividi al solo pensiero
che ritorna.
E dannazione.
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