“Deus sive natura” (Spinoza). L'essere della natura ci sfida con i suoi enigmi ma la natura dell’essere è l’unico e ultimo mistero.

Dire “enigma” non è dire “mistero”: 
l’enigma ha razionale soluzione,

una sola esaustiva spiegazione
ove ben applicato fu il pensiero,

e se la soluzione non arriva
ci dice la ragion che questa c’è,
quand’anche il pensier vada alla deriva
e non possa approdare a quel perché.

Ma il mistero è ciò che non ha accesso,
non si risolve ma talor rivela
in qualche del pensier imo recesso
parte di sé al chiaror d’una candela

ove più che ragione, religione
azione rischiarante può giocare,
di cui l’anima ha solo percezione
che in campo oscuro par baluginare.

Ma il mistero ha confini indefiniti,
difficil è a parole raccontare
ove i pensieri brancolan smarriti,
un mar ove inquietante è naufragare.

Sfuggente ad ogni nostra dimensione
quell’Essere che forse è il solo Dio,
mistero senza alcuna soluzione
mistero in solitudine dell’Io.
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Profilo Autore: Sisifo Gioioso  

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Commenti  

ioffa
+1 # ioffa 23-07-2025 13:17
Mi piace cercare di risolvere enigmi, scanso i misteri, che riguardino esser divini o meno: già fatico a capire la realtà, oltre essa evito di spingermi! Belle quartine, in metro e rime :-)
Sisifo Gioioso
+1 # Sisifo Gioioso 23-07-2025 23:05
Anch'io amo gli enigmi, scientifici e perfino quelli strettamente "enigmistici". Qui ho solo cercato di tenere distinto, e a non confonderlo, ciò che è mistero. In una iniziale stesura avevo nominato nei misteri anche l'amore, ma poi ho preferito evitare melensaggini e ho circoscritto il dicorso al grande mistero dell'universo, l'Essere, la Natura, intesa come identità stessa dell'essere. Da lì a Dio il passo è breve, spinozianamente , ma quel dio è inconciliabile con quello che ci hanno insegnato, da piccoli, a catechismo. Se l'essere della natura è comunque fisico e i suoi fenomeni sono studiabili, la natura dell'essere sarà sempre comunque mistero metafisico.
Oudeis
# Oudeis 23-07-2025 15:59
"Vivere è comprendere che non si può comprendere". (F. Pessoa)
Oudeis
+1 # Oudeis 23-07-2025 16:03
Affermi di essere ateo, ma confermi quanto scrissi anni fa, cioè che solo negli atei si trova un barlume dell'Essere, invece quanti sacerdoti ho conosciuto, quanti insegnanti di religione, suore, frati e catechisti e ho trovato solo contegno pragmatico, cupidigia di denaro, nel migliore dei casi, dogmatismo.
Oudeis
# Oudeis 23-07-2025 16:21
L'universo è solo enigmi e stigmi.
Sisifo Gioioso
+2 # Sisifo Gioioso 23-07-2025 23:23
Grazie Oudeis per le tue tre osservazioni. Non commento la prima e l'ultima, in quanto troppo a carattere aforismatico, e comunque condivisibili appieno.
Mi ha invece colpito la tua seconda osservazione, in quanto, pure da ateo, mi sento molto più vicino al mistero dell'essere, e molto più rispettoso, di tanti che si riempiono la bocca di un dio fatto a nostra immagine e somiglianza al quale affidare i conti finali dei nostri comportamenti. Uno strumento minaccioso (o consolatorio) al servizio di chi vorrebbe controllare non solo le persone fisiche e i loro comportamenti, ma anche il loro stesso pensiero e il loro modo di sentire.
Oudeis
+1 # Oudeis 23-07-2025 23:46
Tempo fa, Sisifo Gioioso, scrissi una riflessione sugli atei intesi come quasi credenti in cui tentavo di dimostrare, sebbene in modo un po' paradossale, che i miscredenti sono più vicini a Dio dei devoti. Se lo trovo, lo inserisco come commento. Veramente poi molti "credenti" palesano una concezione quanto mai rozza e dozzinale dell'Essere supremo.
Sisifo Gioioso
+1 # Sisifo Gioioso 24-07-2025 11:04
Io ho cominciato a "dubitare" quasi subito dopo cresima e prima comunione, che allora si facevano distanziate di una settimana. Ho avuto fasi alterne e sono approdato all'ateismo con l'ultimo anno di liceo.
Invidio chi crede davvero. È una fortuna che aiuta a vivere. Ma alla fine è prevalsa in me una visione storicistica e, prima ancora, psicobiologica delle religioni.
Sul tema ho scritto molti testi "poetici", pubblicati anche qui. Quello forse più tosto, anche se solo indirettamente religioso, è "Contingenza della nostra identità".
Lilith50
+2 # Lilith50 24-07-2025 06:58
“Mistero della fede” , come dice il sacerdote ad un certo punto durante la funzione. O si crede o non si crede. Non c’è una spiegazione. L’atto di fede è avulso dalla ragione. Non sono una bigotta religiosa ma queste sono le mie reminiscenze legate all’indottrinam ento del Catechismo. Dopo aver lasciato l’Azione Cattolica, è andato tutto meravigliosamen te meglio. Un saluto
Oudeis
+1 # Oudeis 24-07-2025 07:42
Ci credo. Infatti, se vuoi perdere del tutto un orizzonte ulteriore, bisogna affiliarsi ad una chiesa o confraternita.
Sisifo Gioioso
+1 # Sisifo Gioioso 24-07-2025 12:07
Grazie per essere intervenuta Lilith. Come ho scritto a Oudeis, invidio chi crede. E non ripeto il resto che ho scritto.
Condivido il tuo approccio: o si crede o no, senza spiegazione, mistero della fede. Ma c'è anche un mistero della non-fede, anch'esso coi suoi tormenti.
Ma ciò che non sopporto è lo stupore, l'incredulità, quasi il fastidio, se non l'implicita condanna, di molti credenti nei confronti degli atei o anche solo degli scettici. Quasi fossimo degli eretici o, quanto meno, degli amorali predisposti all'immoralità. Ho avuto pessimi e non credibili esempi di ministri di ogni culto, d'ogni ordine e grado e di ogni epoca.
Ma la mia non è una rivalsa. E non è neppure un "no perché no". Credo che chi crede debba fare un ulteriore passo indietro (o avanti, secondo i punti di vista) e scrollarsi di dosso ogni motivazione storica o rivelatoria per attingere solo al Mistero, della fede e della non-fede.
Non discuto la "religio" nel senso latino del termine, anch'io ho la mia. Sostengo il fatto che le tre religioni monoteistiche ("abramitiche") , indipendentemen te da come sono nate, sono tutte diventate, subito o molto dopo, strumento di potere, di oppressione, di sopraffazione e infine di soppressione del libero pensiero.
Oudeis
+1 # Oudeis 24-07-2025 14:44
Sisifo gioioso, sottoscrivo il tuo commento. Aggiungo che molti credenti hanno un atteggiamento intollerante anche nei confronti di chi si pone delle domande. Anche Gozzano scrive che il destino delle religioni è quello di diventare nell'arco di poco tempo idolatria. Senza dubbio poi una religione è instrumentum regni. Come te, invidio le persone che hanno fede (poche), ma anche gli atei poiché io sono in un punto di Lagrange, una specie di miscredente che crede. In questo periodo mi sta sorprendendo la notizia secondo cui molti musulmani si starebbero convertendo al Cristianesimo, sì, ma a quale delle centinaia denominazioni esistenti, perché se aderiscono al cattolicesimo, passano da un credo discutibile ad un altro discutibile, senza che le altre... Va be', ho divagato. Spesso divago per non pensare ai soliti crucci. In fondo, non mi interessa discutere di qualcosa che non c'è.
Lilith50
# Lilith50 25-07-2025 13:11
Le religioni controllano le masse ma tranquilli , le macchinazioni umane cesseranno con l’avvento di un demiurgo intelligente e artificiale. Addio libero arbitrio.
Sisifo Gioioso
# Sisifo Gioioso 25-07-2025 14:04
Potrebbe essere la salvezza dell'umanità, o di quel che ne resta, sempre che sia stata programmata per preservare l'uomo da sé stesso.

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