La vita là dev’essere felice, solo perché non è la mia. (F. Pessoa)
Finalmente alla guida dell’auto,
un po’ di minuti rilassato,
lontano da me, dal delirio incauto,
mentre costeggio un altro isolato.
Ora sfilano platani e aiuole,
poi ville con portici e giardini
dove scherza coi raggi il sole,
tra iris e fresche voci di bambini.
Ora m’inoltro nella campagna:
meandri di colli e bionde messi,
siepi che limpida la rugiada bagna.
S’inchinano al vento i cipressi.
Oltre verdeggiano selve sui monti,
pendici sparse di nuvole rosa,
cieli profondi, infiniti orizzonti…
Solo la vita valesse qualcosa!
Infine di una donna mi ferisce
lo sguardo: piange infelice, sola,
- mai come me – Tristemente finisce
il bel viaggio. Un groviglio in gola,
poiché col suo cuore pulsa il mio.
In quella pena acerba mi addentro,
io che vorrei essere tutti, non io.
Così con l’usata angoscia mi sventro.
27 settembre 2025 0-38
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Commenti
Perchè davanti a siffatta Bellezza pensieri così bui affollano la tua mente?
Buona serata!
Caterina