Immature pagine senza scrittura né carattere. Povere immagini prive di contenuti e lusinghiere, mi indicano diverse vie da percorrere. Con badili e ruspe, divelgo lo strato di terra che separa due diverse realtà. Senza alternativa, scendo tutti i gradini che mi conducono giù in fondo, oltre la materialità terrena. Osservo affascinata un domani indefinito, che si mostra maledettamente attraente. Le mie vesti impacciate desiderano rimanere incollate al corpo. Si attorcigliano, si contraggono, ma poi, sconfitte, scivolano miseramente rassegnate su un anonimo pavimento di un insignificante motel. I miei lunghissimi capelli si adattano a divenire fragili abiti che lasciano intravedere seni ancora turgidi e curve sinuose. Emozioni contrastanti si alternano, nella vana ricerca di una saggia risposta, che stenta a palesarsi. Smorfie di dolore si susseguono sul mio volto, mentre si compie un incontro qualsiasi con un tizio qualunque. Mani nodose e vogliose perlustrano in maniera lasciva parti nascoste del mio corpo. Misteri svelati e intimità scoperte. Sento spingere ed affannare dentro di me, mentre un corpo senza nome, dalle miserrime parvenze umane, consuma un ingordo banchetto, in sintonia con la propria solitudine. Il tutto si conclude e una figura indefinita, senza anima né faccia, paga e va via. Un'improvvisa nausea mi pervade, mentre un sapore di mandorle andate a male mi amareggia la cavità orale. Si è concluso il primo di tanti squallidi e fortuiti incontri. Mentre la mia mente rammenta arcobaleni, aurore e ridenti cascate, lo specchio impietoso mostra un corpo venduto e null'altro. Attorno a me tutto tace ed io rimango in compagnia dei miei spettri e della mia incolmabile solitudine.



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Profilo Autore: Giovanna Balsamo  

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Commenti  

Sir Morris*
+1 # Sir Morris* 26-06-2016 16:45
Piccolo capolavoro, Giovanna! Molto, molto ben stilata! :-)
Rocco Michele LETTINI
+1 # Rocco Michele LETTINI 27-06-2016 10:03
RACCONTO VESTITO DI POESIA DEI SENTIMENTI.
LA MIA LODE E LA MIA LIETA SETTIMANA.
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