Reclusi in questo mondo ch’amavamo,
già non possiamo più fantasticare.
Noi prigionieri del nemico - l’uomo -
stiamo a guardare i suoi fumi neri.

Per lui siam la “banda degli illusi”.
Ci tiene ben legati menti e cuori
chiedendoci il diniego del potere
di ogni sogno che siamo avvezzi fare.

Ci porta ad ammirar tutti i suoi droni
schierati in pista per spiccare il volo
e poi spaccarlo assieme al nostro cielo.
È sangue sulle anime innocenti.

Se moriremo d’astrusa realtà,
son pronti i versi del declino umano.

Ma la speranza mira alla coscienza
di chi, tra tutti i nostri carcerieri,
ancora sente il suono di campane
potente più del suono di sirene.

Ne basta uno a scuotere l’andazzo.
Così fosse, la banda degli illusi
darebbe il via a marce di parole
e odi soppianterebbero gli odî.

Se vivremo d’universale pace,
son pronti i versi della gioia immensa.
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Profilo Autore: Aurelio Zucchi*   Sostenitore del Club Poetico dal 04-03-2020

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