Cosa ci fa
lì a terra un secchio di mimose?
A rattoppare un altro autunno
inciampato sui veli delle spose.

Con la tua testa perfetta
fra le sue cianfrusaglie insicure;
una spada sguainata che aspetta:
cavaliera delle sue paure.

Quante volte m'avrai fatto i contorni,
mi sembro il vuoto in una xerografia.
Sulla faccia si passa solo una volta,
non ci torni a tumefarla di malinconia.

Cosa ci fai appesa ovunque,
coccarda di feste piangenti?
Vorrei arrivare prima o poi al dunque
dove dunque diventi quel che prendi.

Ma quanto sono fotogenici e slavati
i musi rabbiosi degli slogan del canile?
Perlomeno si spoglia dei cenni colorati
-e tanto mi basta-
la donna girata in mezzo al pontile.
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Profilo Autore: Nicola Matteucci  

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