(monologo civile da palco, tono crescente, dolente, lucido)
(Luci basse. Silenzio. Poi la voce, ferma, incredula.)
Siamo ancora umani?
Non riesco a trovare le parole.
Non esistono termini abbastanza forti, abbastanza veri,
per dire quanto sia sconcertante... terrificante...
ciò che sta accadendo.
Bambini abbandonati in casa,
per strada,
nei bidoni dell'immondizia,
fra le macerie.
Morti di stenti.
Morte d’inedia.
Morti fra l'indifferenza generale.
Uomini con la pelle diversa dalla nostra,
già condannati a essere poveri:
uccisi davanti da uomini bianchi,
privi di credo, di umanità.
Uomini di nazionalità diverse,
che si odiano per diletto.
Sarà la perdita totale di valori.
Sarà un governo assente,
che ha strappato via ogni punto di riferimento.
Sarà la mancanza di lavoro.
O la carenza di danaro.
Sarà che non si fanno più figli —
perché non ci sono i mezzi per crescerli,
né aiuti, né reti, né mani tese.
Sarà quel che sarà...
Ma una sola cosa è certa:
siamo diventati asociali,
anaffettivi,
privi di umanità
e di empatia.
Si uccide.
Si uccide per potere.
Si uccide per il colore della pelle.
Si uccide per prendere ciò che è dell’altro.
Si uccide... per divertimento.
Si uccide per noia.
Si uccide per vendetta.
Si uccidono i bambini,
impedendomi loro
di diventare uomini.
Si uccidono le donne,
perché non vogliono essere sottomesse.
Si uccide per il gusto di uccidere.
Come in una giungla.
I predatori non si nascondono più.
Uccidono.
Sbranano.
Soggiogano.
Nel mare nero che ci circonda,
troppi pesci piccoli,
divorati da squali,
soccombono.
(Pausa. Voce che si spezza ma non cede.)
Cosa siamo diventati?
Dove stiamo andando?
Cosa stiamo combinando?
Stiamo distruggendo il mondo che ci ospita.
Un mondo stanco, che ci guarda
e forse ci aspetta —
al varco.
E se provassimo a essere meno egoisti?
Meno egocentrici?
Un po' più... umani?
E se provassimo a ripararla,
questa barca rotta,
che a furia di scossoni
si sta schiantando alla deriva?
Perché in fondo
siamo esseri umani.
O forse... l’abbiamo dimenticato?
Ci stiamo avviando verso l'autodistruzione.
La fine dell’umanità.
La fine della solidarietà.
La fine dell'amore.
La fine del mondo.
Lanciamo bombe sugli altri.
Ma sono bombe che ci colpiscono dentro.
Prima o poi esploderemo.
Verremo ingoiati dalla terra.
E tutto finirà
con un solo, enorme, fragoroso
BOOM.
FINE
(Luci basse. Silenzio. Poi la voce, ferma, incredula.)
Siamo ancora umani?
Non riesco a trovare le parole.
Non esistono termini abbastanza forti, abbastanza veri,
per dire quanto sia sconcertante... terrificante...
ciò che sta accadendo.
Bambini abbandonati in casa,
per strada,
nei bidoni dell'immondizia,
fra le macerie.
Morti di stenti.
Morte d’inedia.
Morti fra l'indifferenza generale.
Uomini con la pelle diversa dalla nostra,
già condannati a essere poveri:
uccisi davanti da uomini bianchi,
privi di credo, di umanità.
Uomini di nazionalità diverse,
che si odiano per diletto.
Sarà la perdita totale di valori.
Sarà un governo assente,
che ha strappato via ogni punto di riferimento.
Sarà la mancanza di lavoro.
O la carenza di danaro.
Sarà che non si fanno più figli —
perché non ci sono i mezzi per crescerli,
né aiuti, né reti, né mani tese.
Sarà quel che sarà...
Ma una sola cosa è certa:
siamo diventati asociali,
anaffettivi,
privi di umanità
e di empatia.
Si uccide.
Si uccide per potere.
Si uccide per il colore della pelle.
Si uccide per prendere ciò che è dell’altro.
Si uccide... per divertimento.
Si uccide per noia.
Si uccide per vendetta.
Si uccidono i bambini,
impedendomi loro
di diventare uomini.
Si uccidono le donne,
perché non vogliono essere sottomesse.
Si uccide per il gusto di uccidere.
Come in una giungla.
I predatori non si nascondono più.
Uccidono.
Sbranano.
Soggiogano.
Nel mare nero che ci circonda,
troppi pesci piccoli,
divorati da squali,
soccombono.
(Pausa. Voce che si spezza ma non cede.)
Cosa siamo diventati?
Dove stiamo andando?
Cosa stiamo combinando?
Stiamo distruggendo il mondo che ci ospita.
Un mondo stanco, che ci guarda
e forse ci aspetta —
al varco.
E se provassimo a essere meno egoisti?
Meno egocentrici?
Un po' più... umani?
E se provassimo a ripararla,
questa barca rotta,
che a furia di scossoni
si sta schiantando alla deriva?
Perché in fondo
siamo esseri umani.
O forse... l’abbiamo dimenticato?
Ci stiamo avviando verso l'autodistruzione.
La fine dell’umanità.
La fine della solidarietà.
La fine dell'amore.
La fine del mondo.
Lanciamo bombe sugli altri.
Ma sono bombe che ci colpiscono dentro.
Prima o poi esploderemo.
Verremo ingoiati dalla terra.
E tutto finirà
con un solo, enorme, fragoroso
BOOM.
FINE

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