Apristi le tue piccole mani ai miei vent’anni
e in punta di piedi cominciai il mio viaggio
partendo dalla trasparente sincerità dei tuoi occhi
fino a specchiarmi nel tuo cuore diamante.
Percorsi le linee del tuo corpo
come colline verdi di marzo
e quando fui stanco degli altri
cercai riparo nei rifugi della tua mente.
Amai la tua forte presenza,
mi emozionai quando toccasti le corde dell’anima,
gioii per le tue vittorie
e piansi per le tue sconfitte.
Come Terra Santa per un fedele,
come tuono dopo il lampo,
come madre per un bambino,
fosti il senso delle piccole e grandi cose.
E oggi è come ieri
e domani sarà come oggi,
come luna che cambia volto ma resta sempre tale
perché il mio è Amore…e mai Amore muore.
Commenti
La condivisione è un passo successivo ma non necessario...Se poi però il proprio personale "estraniarsi" piace anche anche agli altri, beh, non può far che piacere!