Specchi scuciti,
rottami d’anima
sul ciglio degli abissi,
girasole piegato dal vento
tu sei
e fragile t’inurbi
fra scorze di cuore malconce
ed il pensier s’arroca d’eclissi
in queste solitudini d’aurore.
Bocca d’interminabile tempesta,
come malinconia d’autunno
dipingesti crepe e cicatrici
e straziasti gli afoni
acquerelli dei giorni
graffiando fumo d’immaginazioni.
Farfalla incarcerata
tu sei
ma voli nell’azzurro della sera
in questo avvelenato firmamento
alluvionato da polvere di stella.
rottami d’anima
sul ciglio degli abissi,
girasole piegato dal vento
tu sei
e fragile t’inurbi
fra scorze di cuore malconce
ed il pensier s’arroca d’eclissi
in queste solitudini d’aurore.
Bocca d’interminabile tempesta,
come malinconia d’autunno
dipingesti crepe e cicatrici
e straziasti gli afoni
acquerelli dei giorni
graffiando fumo d’immaginazioni.
Farfalla incarcerata
tu sei
ma voli nell’azzurro della sera
in questo avvelenato firmamento
alluvionato da polvere di stella.
Commenti
nonostante quello, tanto ha donato al mondo autentico e profondo della POESIA!
GRAZIE a LEI, e a TE, ROSA dai VENTI dell'anima tua così poetici...così arricchenti...
Lieta Domenica, Valentina.
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