Acquitrino di colori
fu quel solitario ramo fiorito,
radice d’orizzonte d’un petalo di luce,
coriandolo di borotalco abbottonato
dalle foglie d’una costellazione inebriato.
S’incurvava dolcemente alla luna
come uno scialle increspato d’elegante marea,
specchio di cotone alla mia finestra abbandonato.
La sua ombra scarmigliata d’oro e d’argento
sillabava farina di nuvole spettinata,
screziava campanule diamantate
ricamate fra gli interstizi del cielo della sera
ed una goccia di polline d’improvviso lacrimò
e fu vestale di nebbia di ruggine aranciata.
fu quel solitario ramo fiorito,
radice d’orizzonte d’un petalo di luce,
coriandolo di borotalco abbottonato
dalle foglie d’una costellazione inebriato.
S’incurvava dolcemente alla luna
come uno scialle increspato d’elegante marea,
specchio di cotone alla mia finestra abbandonato.
La sua ombra scarmigliata d’oro e d’argento
sillabava farina di nuvole spettinata,
screziava campanule diamantate
ricamate fra gli interstizi del cielo della sera
ed una goccia di polline d’improvviso lacrimò
e fu vestale di nebbia di ruggine aranciata.
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SERENA DOMENICA.
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