Mi vidi volar, com’angelo che sopra l’immenso sale,
planar, volteggiar, fiero com’aquila reale.
Mi sentii libero de’ pensieri d’ogni giorno
e desiderar di vivere quel viaggio, senza ritorno.
D’un tratto l’improvviso sussulto, un vuoto e una caduta
sentii e il mio cor in gola per la ripida discesa,
vidi la Terra tanto piccola, subito poi cresciuta:
angosciai di finir rovinosamente sull’ampia distesa!
Fu sogno, tanto bello, rivelatosi oltremodo spaventoso,
che sol la mente avea dentro sé creato!
Fece sì che al mio risveglio, parecchio affannoso
nel letto ondulante, mi ritrovai disorientato.
Un sospiro di sollievo tirai e il mio cor sentii risollevato!
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