Il passato, a volte,
segna il corso del futuro,
così come la morte
ci insegna quanto il mondo è stato duro.
Il grande attaccamento a lei,
che con amor mi mise al mondo,
lo rammento, ancor oggi, a tutto tondo:
dalle chiamate, numerose, che ci facemmo
ai viaggi che da lei mi condussero
senza misurarne il tempo.
Le risate, le lacrime di gioia,
tolsero dalle nostre vite la parola “noia”
L’età, si sa, purtroppo comanda,
fino al punto che quei momenti gai
smettessero senza più risa e lai,
sottostando al destino che aldilà ci manda.
Da quell’istante, oramai senza ritorno,
mi lasciò al mondo solo con un ricordo.
Di lei rammento ogni cosa, ogni valore
che con disinteresse e con amor m’infuse:
di ogni consiglio feci tesoro,
come d’ogni ricetta col pomodoro.
Quando per lei la sua vita terrena fu finita,
a me che trattengo la sua morte nel cor
m’aiutò con la sua lontananza
a vedere roseo il futur della vita,
mantenendo per il doman la speranza
che nulla e nessun possa ostacolar
ogni mio intento e desiderio
perché la morte, nell’impossibilità d’ogni rimedio,
non potrà levar la gioia della vita,
naturalmente, fino a quando questa,
irrimediabilmente non sia finita.