Il passato, a volte,

segna il corso del futuro,

così come la morte

ci insegna quanto il mondo è stato duro.

Il grande attaccamento a lei,

che con amor mi mise al mondo,

lo rammento, ancor oggi, a tutto tondo:

dalle chiamate, numerose, che ci facemmo

ai viaggi che da lei mi condussero

senza misurarne il tempo.

Le risate, le lacrime di gioia,

tolsero dalle nostre vite la parola “noia”

L’età, si sa, purtroppo comanda,

fino al punto che quei momenti gai

smettessero senza più risa e lai,

sottostando al destino che aldilà ci manda.

Da quell’istante, oramai senza ritorno,

mi lasciò al mondo solo con un ricordo.

Di lei rammento ogni cosa, ogni valore

che con disinteresse e con amor m’infuse:

di ogni consiglio feci tesoro,

come d’ogni ricetta col pomodoro.

Quando per lei la sua vita terrena fu finita,

a me che trattengo la sua morte nel cor

m’aiutò con la sua lontananza

a vedere roseo il futur della vita,

mantenendo per il doman la speranza

che nulla e nessun possa ostacolar

ogni mio intento e desiderio

perché la morte, nell’impossibilità d’ogni rimedio,

non potrà levar la gioia della vita,

naturalmente, fino a quando questa,

irrimediabilmente non sia finita.

Profilo Autore: Maurizio Vecchi  

Questo autore ha pubblicato 66 articoli. Per maggiori informazioni cliccare sul nome.

Collegati o registrati per lasciare un commento.

Questo sito utilizza cookie, anche di terze parti, per migliorare la tua esperienza e offrire servizi in linea con le tue preferenze. Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina o cliccando qualunque suo elemento acconsenti all'uso dei cookie.
Per maggiori informazioni sui cookie e per gestire le preferenze sui cookie (di prima e/o terza parte) si invitano gli utenti a visitare anche la piattaforma www.youronlinechoices.com. Si ricorda però che la disabilitazione dei cookie di navigazione o quelli funzionali può causare il malfunzionamento del Sito e/o limitare il servizio.