In sogno m’appare quel lungo viaggio
fatto all’interno del tuo caldo grembo,
cosciente ero d’ogni cosa tu pensavi,
gioivo con te d’una emozione che provavi.
Mi trovavo con te a dividere il tuo coraggio,
vivendo sol nascosto nel tuo piccolo lembo.
Ogni tuo riso nel cuor mio echeggiar sentivi,
con ogni tuo pianto, di tristezza l’occhi miei coprivi.
Bella e irripetibile esperienza feci da nascituro,
mentre da neonato poi vidi un mondo ben più duro.
Nell’ultimi attimi di gestazion tua desideravo
nascere in fretta, perché così potevo
vedere in viso l’Angelo che per cotanto tempo a sé mi tenne,
legato stretto teneramente, mentre facevo le nanne.
Piansi allor silenziosamente e calci ti davo,
ma non per farti male, sol per dirti che c’ero e già t’amavo;
dal tuo corpo nutrivo le mie membra continuamente,
per crescer forte e sano, lo leggevo nella tua mente.
O Madre mia adorata e dolce protettrice,
il ricordo è quasi nullo, ma il sogno me lo dice
che tu fosti quell’Angelo, unico, insostituibile
e che la Vita tua dedicasti per un evento sì auspicabile
per la nascita d’una creatura tanto desiderata,
che d’abbracciar col tuo sorriso non ti sei mai stancata.
Ringraziarti ora io intensamente voglio,
scrivendo qualche verso su questo tenero foglio!
fatto all’interno del tuo caldo grembo,
cosciente ero d’ogni cosa tu pensavi,
gioivo con te d’una emozione che provavi.
Mi trovavo con te a dividere il tuo coraggio,
vivendo sol nascosto nel tuo piccolo lembo.
Ogni tuo riso nel cuor mio echeggiar sentivi,
con ogni tuo pianto, di tristezza l’occhi miei coprivi.
Bella e irripetibile esperienza feci da nascituro,
mentre da neonato poi vidi un mondo ben più duro.
Nell’ultimi attimi di gestazion tua desideravo
nascere in fretta, perché così potevo
vedere in viso l’Angelo che per cotanto tempo a sé mi tenne,
legato stretto teneramente, mentre facevo le nanne.
Piansi allor silenziosamente e calci ti davo,
ma non per farti male, sol per dirti che c’ero e già t’amavo;
dal tuo corpo nutrivo le mie membra continuamente,
per crescer forte e sano, lo leggevo nella tua mente.
O Madre mia adorata e dolce protettrice,
il ricordo è quasi nullo, ma il sogno me lo dice
che tu fosti quell’Angelo, unico, insostituibile
e che la Vita tua dedicasti per un evento sì auspicabile
per la nascita d’una creatura tanto desiderata,
che d’abbracciar col tuo sorriso non ti sei mai stancata.
Ringraziarti ora io intensamente voglio,
scrivendo qualche verso su questo tenero foglio!
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