Ancora una volta
Passeggio
Tra i rifiuti dell’alba
Con la nobiltà
Che si contraddistingue
Dall’enfasi
Di un giorno qualunque
Occhi scuri scrutano
Donne in maschera
Sorridere impietosamente
A schegge di vetro
Disseminate tristemente
Sull’asfalto fradicio
Che riflette il volto emaciato
Del sole ardente
Un bebop crescente
Accorda note eludendo
Le dolorose punte
Delle stelle mentre
Stringo le corde del mio basso
Per scivolare oltre
Le fattezze di un vecchio satiro
Che nella folla geme
A causa delle sue pene
Un passo
E poi un altro
Contando ogni bacio
Rubato al fato
Delle nuvole smarrite.