Quartine di quinari a rime alterne.
Solito parco,
solita attesa
mentre m'imbarco
senza pretesa
nella scrittura
di cavolate
nella caldura
quasi d'estate
ch'oggi improvvisa
è qui scoppiata
troppo decisa
anzi spietata.
Nel mio maglione
sto già sudando
e, dannazione,
sta arroventando
la tastierina
del mio portatile
sulla panchina
per niente umbratile.
Giocan bambini
ch'oggi è vacanza…
sono vicini…
tu sei a distanza.
Resto seduto,
noia m'assale…
non ricevuto
nessun segnale:
manca risposta
al mio messaggio,
chiara batosta
se fossi saggio.
Ma attendo ancora
pien d'illusione,
ora per ora…
ché son coglione!
18/04/2025
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