Le coreografie del tempo
ricamano i cateti lunari
d’un tramonto d’ottobre.
Fragili matite di luce nuda
scaldano questo cielo d’autunno,
arpe di dolce malinconia
disegnano un tappeto di foglie
fra comignoli di nebbia
e panchine solitarie.
Urla nell’aria
il profumo di una melagrana,
le zucche s’accoccolano
fra gli aratri stanchi,
declina un riccio di castagna
fra spiccioli di fieno,
piange un vento leggero
a consolarmi l’anima.