Seduta su un angolo di cuore
le vertebre sottili come lacrime di sale
mi travolge la bocca un acido inodore
alle mie spalle un' illusoria presenza ancestrale
ha nell'incavo degli occhi un vuoto siderale
un sorriso materno con la sua mano nella mia divora il mio corpo in un vortice di male ed vinge su di lui un controllo eterno.
L'eco del mio dolore si disperde nell'immensità dell'universo
in ogni grammo di nutrimento rifiutato
in ogni chilo perso
mi lascia senza fiato quest' esistenza sorda
ma tornerò a vivere
risorgendo sinuosa come un' onda .
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Profilo Autore: Arianna Mosconi  

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