In totale tre terzine di endecasillabi a rima dantesca tra la seconda e la terza terzina una stanza di quattro versi, sempre endecasillabi.
Mio padre voleva scrivere poesie
mia zia mi insegnò a cantare
lottai contro le mille ipocrisie...
Iniziai un dì di fronte al mare;
cantai giovanil tra aspri monti;
salmodiavo l'Eros che più che fare...
Tu mi ascolti e allòr ti prenda
quello spirito soave pièn d'amore
- che infante volle fuoco e ammenda -
che è quello di quel mistico fiore.
Costruisce allòr d'ingenio fronti
a muover cortese un caldo invito:
scolpire gli estremi orizzonti.
Mio padre voleva scrivere poesie
mia zia mi insegnò a cantare
lottai contro le mille ipocrisie...
Iniziai un dì di fronte al mare;
cantai giovanil tra aspri monti;
salmodiavo l'Eros che più che fare...
Tu mi ascolti e allòr ti prenda
quello spirito soave pièn d'amore
- che infante volle fuoco e ammenda -
che è quello di quel mistico fiore.
Costruisce allòr d'ingenio fronti
a muover cortese un caldo invito:
scolpire gli estremi orizzonti.
Commenti
Un grande piacere leggere poesie come queste.
I miei sentiti complimenti .