Tanto tempo fa una coppia di alieni decisero di girare il mondo. Insieme sono saliti al di sopra delle nuvole e incontrarono una turbolenza e la navicella spaziale perse il controllo. Da un finestrino della navicella cadde un medaglione magico che possedeva un grande potere e lo donava a chiunque lo indossasse.
Il medaglione presse vita e cadde dentro un bidone. Il bidone nel passato fu trattato molto male dagli umani.
Il bidone prese vita e decise di chiamarsi TARGOG. Lui decise di trattare gli umani come loro trattarono TARGOG però lui prendeva vita solo di notte. TARGOG non aveva le gambe quindi ogni sera stava fermo nella sua posizione finché non incontrò un ragazzino di nome TOM molto intelligente che costruì per lui un carro elettrico, in quel modo, ogni notte TARGOG uscì con il ragazzino a torturare gli umani. Il ragazzino TOM aveva come l’amico TARGOG brutte esperienze con i suoi simili. Il bidone TARGOG lo capì subito e allora decise di non fargli del male.
Loro si allearono e iniziarono a torturare gli umani, saccheggiarono e bruciarono case.
Dopo un po’ il ragazzino TOM non provò più soddisfazione nel torturare gli umani e allora decise di perdonarli e abbandonò TARGOG al suo destino.
Dopo un po’ di tempo TARGOG non riuscì più a saccheggiare le case o negozi perché le sue strategie erano pianificate dal ragazzino TOM.
Una notte TARGOG stanco e demoralizzato dal fatto che TOM l’avesse abbandonato e capendo che TOM era la “mente” della loro unione decise di provarci comunque, ma con scarsi risultati.
Una sera, al ritorno da una sua malefatta, incontrò un camion dell’immondizia che bagnò tutte le strade della città. Il bidone TARGOG era inseguito dalla polizia, in una curva andando molto veloce scivolò sulla strada e il poliziotto lo prese e lo portò in carcere e non riuscì più ad evadere.
Il ragazzino TOM, dispiaciuto, ogni tanto andava a trovarlo.
TARGOG visse per tanto tempo e ebbe modo di riflettere sul suo passato.
Gli umani vissero felice senza problemi e capirono i loro errori e da quel giorno trattarono bene i bidoni.
Lorenzo
Questo racconto è stato scritto da un mio alunno di scuola che ha tredici anni.
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