In questi giorni mi è capitato di guardare dei video interessanti di filosofia ma, ad un certo punto, tra le ricerche di google ce n'era uno che descriveva le perversioni romane praticate sulle schiave. Credo che la perversione sessuale sia fin troppo umana. Ci sono cose che si possono sperimentare con il consenso reciproco, senza farsi male, così da conservare quell'incanto citato nel testo. "Tra le lenzuola nere" e "La dilatazione delle dita" sono tra i versi che mi piacciono di più.
Wow, bravissima. La scrissi, infatti, dopo aver letto “Il freddo e il crudele”, un saggio sul sadomasochismo del filosofo francese Gilles Deleuze. Per il quale, tra l'altro, non si tratta affatto di perversioni. Bacino bacino.
Commenti