Nessun batter d’ali sulle foglie
non ci sono più foglie sugli alberi
non ci sono alberi in questo flagello.
Tutto silenzio di muri spenti
muto bruciore del dolore
per una crepa e cento e mille dove
si inabissarono e non potei
vedere nessun percorso loro
(migliaia i miei fratelli andati: sabbie
nel tremendo baluginio)
e ora mi circonda solo polvere
insana polvere, luttuosa distesa
‒ fosse stato mare e non devastazione ‒
perciò nel dolore io annego
sotto visioni di bellezza
accartocciate. Esisto
senza più motivo.
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