Non più il clamore 
ne il riso sguaiato ,
ma un velo di tempo sul viso segnato .

La pacchiana siede sul muretto scrostato e il sole di sera ,
un ricordo velato . 

Nelle mani nodose che il tempo ha piegato , 
la lanceduzza ,
compagna fedele e discreta ,
custode di silenzi ,
di un'anima inquieta . 

Forse un amore lontano ,
un sorriso perduto,
un tempo di festa mai più riveduto . 

E in quel coccio lucido che riflette il tramonto ,
la pacchiana ritrova un suo 
antico racconto . 






" La pacchiana è il nome con cui viene identificata la donna che indossa l'abito tradizionale calabrese".

"La lanceduzza in terracotta, era un oggetto comune nelle cucine e sulle tavole calabresi ampiamente utilizzata come contenitore di vario tipo" . 
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Profilo Autore: Caterina Morabito*   Socia sostenitrice del Club Poetico dal 14-03-2014

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Commenti  

Oudeis
+1 # Oudeis 01-08-2025 10:55
Una lirica intima e raccolta, soffusa appena di una carezzevole malinconia.
Caterina Morabito*
+1 # Caterina Morabito* 01-08-2025 10:57
grazie

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