Nel silenzio della notte,
ti sento chiedere aiuto.
Ti apro la porta,
per farti stare al sicuro.
Hai il fiato corto
e tremi per la paura
che possa farti ancora male
chi ti ha vista scappare,
senza riuscire a fermarti.
Di certo,
non verrà a cercarti qui
chi pensavo fosse un amico
e che da me ti portò via.
Mi sembri un pulcino malato,
delusa e senza forze.
Io avrò cura di te,
ti proteggerò,
ma non ti terrò tra le braccia,
come una volta.
Domani,
sarò dove tu non sarai,
e tu dove vorrai.
Intanto, resta con me,
fino al tempo che ti basta,
per seguire la tua libertà.