Con riferimento al “Teorema” di Marco Ferradini, rispondo al suo amico che gli andava blaterando che basterebbe lasciare aperta la porta del cuore per vedere che qualcuna è già in cerca di … di me? Metrica strana, ogni strofa consta di quinario, senario e ottonario che si ripetono con rime abCabC.


Solo illusione!
Senza parlar curdo
ora ti sto preparando
dimostrazione
(si dà per assurdo)
che non mi stanno cercando:

sono ingombrante,
non son trasparente,
è facile rintracciarmi,
pur se distante
fortunatamente
potrebbe lei contattarmi

Se non avviene
che riesca a trovarmi,
chiuder possiamo la porta:
lei non ci tiene,
non prova a cercarmi
ché di me non se ne importa.

E poi del resto
ci son pretendenti
decisamente migliori
nel suo contesto,
maschioni splendenti
senza debiti e dolori.

Solo una stolta
può volere me
e con le stolte ho già dato!
Quindi stavolta
fuggo quel cliché
e tengo l’uscio serrato.


25/09/2024


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Profilo Autore: ioffa  

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Commenti  

Sisifo Gioioso
+1 # Sisifo Gioioso 19-10-2024 21:28
Sempre interessanti e sempre riuscite le tue novità metriche. Le studi prima o ti ci adatti a seconda di come parti con la prima strofa? (come capita a me, soprattutto con lo schema delle rime).
Sui contenuti, credo che tu ti sottovaluti, o sopravvaluti, dipende dai punti di vista. Ma ho già toccato questo tema con te.
ioffa
# ioffa 19-10-2024 21:37
Mah, solitamente mentre penso che vorrei scrivere una data cosa, immagino anche con quale metrica esporla e di solito poi costruisco il testo seguendo la metrica scelta; se mi viene faticoso scrivere la prima strofa nel metro immaginato, allora rianalizzo quello che ho scritto e cambio metro scegliendone uno che si adatti bene, a quel punto il resto dello scarabocchio deve rispettare quella metrica, a costo di fermarmi un quarto d'ora su un solo verso maledetto! Molto raramente mi è capitato di decidere di cambiare la metrica dopo aver già scritto una strofa. Comunque di base prima penso a cosa vorrei dire perché qualcosa che mi è appena capitato o che ho appena letto mi ha ispirato (o un pensiero, una telefonata, un film) e subito dopo, a concetti chiari ma prima di cominciare a scrivere, cerco di pensare a quale forma ci vedo più vicina in quel momento.

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