E' notte
l'officina del poeta
in silenzio
l'aureo martello
il verso
tratteggia.
La città
dorme.
L'urbo
natale
si riposa.
Intanto
incastonato
nella poesia
imberbe
si declina
il saggio:
che uscendo
nei boschi
sotto pendi
di biancospini
trova declivi
di rose
e maturi
i ciclamini.
Con una grappa
di viole corregge
il poeta
che nulla sa
mentre in cielo
la luna armeggia
conoscenza
e pietas.
Calda la notte
settembrina
e silente
un torvo riposa
s'è accesa una luce
si sveglia;
si spegne.
Intanto
sulle aeree corde
il nubile
per malattia
rischiara
gli strumenti
dell'officio
che del mattino fan:
checché Serena
accomoda il cuscino
ed il vegliardo
in cantina
saggia
il novello vino.
l'officina del poeta
in silenzio
l'aureo martello
il verso
tratteggia.
La città
dorme.
L'urbo
natale
si riposa.
Intanto
incastonato
nella poesia
imberbe
si declina
il saggio:
che uscendo
nei boschi
sotto pendi
di biancospini
trova declivi
di rose
e maturi
i ciclamini.
Con una grappa
di viole corregge
il poeta
che nulla sa
mentre in cielo
la luna armeggia
conoscenza
e pietas.
Calda la notte
settembrina
e silente
un torvo riposa
s'è accesa una luce
si sveglia;
si spegne.
Intanto
sulle aeree corde
il nubile
per malattia
rischiara
gli strumenti
dell'officio
che del mattino fan:
checché Serena
accomoda il cuscino
ed il vegliardo
in cantina
saggia
il novello vino.