Piccola e tremante ti vidi il giorno
che bussasti alla mia casa.
Coi capelli tuoi arruffati
i piedi scalzi e infreddoliti,
mi tendevi la manina
ed in bocca: un'amara filastrocca.
<<Ti prego signora, ti prego!
Fai la carità a una poverella
di fame e di freddo sto morendo.
Dai qualcosa a chi non ha fortuna
e la tua, più grande diventerà>>.
Povera, tenera bambina!
Non è molto che sei nata
ma già fuori sei dal gioco.
I tuoi occhi azzurro mare
non ti possono aiutare.
Io ti diedi un eurino
di mia figlia, un abitino
ed un paio di scarpine.
Poi ti diedi un biscottino
e richiusi la mia porta.
L'indomani ch'ero uscita,
ti rividi in una strada.
Eri scalza e infreddolita.
Ti guardava una signora
a cui tendevi la manina
e di nuovo avevi in bocca
la tua amara filastrocca.
che bussasti alla mia casa.
Coi capelli tuoi arruffati
i piedi scalzi e infreddoliti,
mi tendevi la manina
ed in bocca: un'amara filastrocca.
<<Ti prego signora, ti prego!
Fai la carità a una poverella
di fame e di freddo sto morendo.
Dai qualcosa a chi non ha fortuna
e la tua, più grande diventerà>>.
Povera, tenera bambina!
Non è molto che sei nata
ma già fuori sei dal gioco.
I tuoi occhi azzurro mare
non ti possono aiutare.
Io ti diedi un eurino
di mia figlia, un abitino
ed un paio di scarpine.
Poi ti diedi un biscottino
e richiusi la mia porta.
L'indomani ch'ero uscita,
ti rividi in una strada.
Eri scalza e infreddolita.
Ti guardava una signora
a cui tendevi la manina
e di nuovo avevi in bocca
la tua amara filastrocca.
Commenti
Ciao
per bisogno. Ricordi che si trascineranno nella vita. Un caro saluto Ibla!
Bruttissimo vedere chi ha bisogno di tutto, ma bello aiutare senza remore.
Complimenti Ibla.
Con questa poesia, intendevo chiedere perdono a tutti quei bambini, costretti a chiedere l'elemosina. A cui noi con un'ipocrita carità diamo aiuto;
senza minimamente vergognarci di guardarli negli occhi, mentre partecipiamo alla loro condanna.
Evvaiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii!
Carla