- Lo stesso che disegnò la poesia -
Infatti augusta beltade
se fontana vivace e poesia
sorgente che ristora e da pace.
Si tratta della storia di una donna, Pero, che allatta segretamente il padre, Cimone, dopo che lui è stato incarcerato e condannato a morte di fame per aver rubato una pagnotta di pane durante il regno di Luigi XIV in Francia.
Lei viene scoperta da un secondino, ma il suo atto di generosità impressiona i funzionari responsabili che concedono la libertà al padre, ed è rappresentato come un grande atto di pietà.
Questo pezzo di storia mette a fuoco quanto sia profonda la compassione di una donna nella nostra vita quotidiana che spesso gli uomini tendono a trascurare.
Bernardino Mei (1612 - 1676).
Figlia mia nulla mi manchi
Che persino la tua misericordia
Nella più acerba miseria
Mi piangi...
E son quelle lacrime figlia
che mi fanno vivere
che donano pietà al vecchio canuto
figlio di suo padre - stanco
e padre di quelle lacrime di cui son figlio:
ed altro a dir potrò ma non son stanco
d'esserti padre in ogni momento in cui
affranta piangi e mi nutri nella canizia
si come quel Cimone, che son'io che canto:
come quel Cimone la cua figlia amò
e per cui ogni altro sussurro
di pietà - ed urlo di misericordia
si va vanità ed è quello il ricordo
di quella figlia mai avuta e di quel vate
che mi fece sordo ma non di voi figlie e figli
che mi nutrite di pietà germogliata al sole
di quel latteo virgineo candore.
attraversa l'orizzonte
a est, verso il Mare.
Un cielo dopo l'altro
disegna il nuovo mattino,
sopra i tetti delle case,
sopra tutte le cose
e le chiome degli alberi.
Arranca tra le nubi il Sole,
dipingendo d'aurora
il volo degli uccelli
e il volo di un aereo
che, di scìa in scìa,
lentamente scompare.
Il lavoro del poeta è quello di incidere
con la tastiera leggerissime parole
per dare pace ai cuori che ora non hanno
- o forse per il futuro, dove ci sarà bisogno
di ricordo di qualcosa di diverso dalle bombe.
Il compito del poeta è quindi quello di raccontare
ma con un modo tutto suo e personale
che rapisce dalla realtà quando è negativa
e restituisce nel reale la gioia.
Oh mondo largo e vasto:
quale centro è il tuo?
Ora, dove sono io?
C'è un qualcosa di incredibile in tutto questo:
volete una prova che il mondo non è mai stato migliore?
Non ne ho alcuna. Saranno i mondi dello spazio colonizzati?
Non conosce bene la scienza, invece sono convinto
che la parola condivisa al momento opportuno
trasformi e dia gioia, sia essa medicina,
un qualcosa di così unico che non sembra
nemmeno il tacere qualcosa di abbastanza per spiegarla.
Molto tardo il meriggio
Dai fuochi antichi
S'accende il mezzadro
Ringraziamo Demetriade
L'amore ladro che sagace
È sera, o tarda sera.
E del canto del giorno
Che va l'aria a rallegrar
Ed è tutto intorno un gaudio soffuso
Alla bella casa a rallegrar